Gauguin al Vittoriano

Fino al 19 marzo 2006
Museo di Santa Giulia di Brescia |
Tre tahitiani di Paul Gauguin
03/10/2007
Con 150 opere, provenienti dai maggiori musei del mondo, arriva a Roma per la prima volta il genio di Paul Gauguin. Dal 6 ottobre il Complesso del Vittoriano ospita oli, disegni, sculture e ceramiche che documenteranno il travagliato percorso umano ed artistico del grande Maestro, precursore dei più importanti movimenti pittorici del primo '900.
Intitolata Paul Gauguin. Artista di mito e sogno, la rassegna è stata curata dallo storico dell'arte americano Stephen Eisenman (università di Chicago), il quale, con la collaborazione di Richard Brettell, ha selezionato le opere allo scopo di evidenziare alcuni aspetti centrali della poetica di Gauguin.
In particolare il suo sognante vagheggiare l'Età dell'Oro, i richiami alla cultura e alla tradizione, le innovazioni del suo linguaggio pittorico unite a un esotismo colto ed eclettico.
E sebbene Roma non sia mai stata visitata dal grande artista, l'esposizione del Vittoriano sottolinea invece il suo profondo legame con la città eterna, emerso da una rilettura critica di dipinti e di materiali di archivio compiuta proprio da Eisenman. L'anelito ai miti del passato, le fascinazioni del presente primitivo, troverebbero, secondo il curatore della mostra, le loro radici nelle antiche vestigia di Roma, capitale di un impero sconfinato, i cui echi tornano ad ispirare Gauguin persino nelle atmosfere tropicali della Polinesia.
Lì il pittore, dopo l'avventura impressionista e l'elaborazione del sintetismo simbolico, era giunto alla ricerca di un paradiso perduto, di un mitico Eden, un luogo remoto sospeso nel tempo, in cui regna una pace perfetta e un'abbondanza felice. Colora quindi di tinte esotiche il suo già accentuato primitivismo, ma nel farlo ha in mente i versi del più grande poeta romano e trae dalle Bucoliche di Virgilio la tavolozza per raccontare, tra incanto, mistero e religiosità, la sua straordinaria Etàdell'Oro.
Il debito di Gauguin a Roma antica in mostra sarà illustrato attraverso opere provenienti dai più importanti musei internazionali, tra cui l'Ermitage di San Pietroburgo, la National Gallery of Art di Washington, la Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen, privilegiando gli anni di Tahiti e delle isole Marchesi, il periodo più amato e conosciuto del maestro francese.
Paul Gauguin. Artista di mito e sogno
Dal 6 ottobre
Roma, Complesso del Vittoriano
Info museovittoriano@tiscali.it
Intitolata Paul Gauguin. Artista di mito e sogno, la rassegna è stata curata dallo storico dell'arte americano Stephen Eisenman (università di Chicago), il quale, con la collaborazione di Richard Brettell, ha selezionato le opere allo scopo di evidenziare alcuni aspetti centrali della poetica di Gauguin.
In particolare il suo sognante vagheggiare l'Età dell'Oro, i richiami alla cultura e alla tradizione, le innovazioni del suo linguaggio pittorico unite a un esotismo colto ed eclettico.
E sebbene Roma non sia mai stata visitata dal grande artista, l'esposizione del Vittoriano sottolinea invece il suo profondo legame con la città eterna, emerso da una rilettura critica di dipinti e di materiali di archivio compiuta proprio da Eisenman. L'anelito ai miti del passato, le fascinazioni del presente primitivo, troverebbero, secondo il curatore della mostra, le loro radici nelle antiche vestigia di Roma, capitale di un impero sconfinato, i cui echi tornano ad ispirare Gauguin persino nelle atmosfere tropicali della Polinesia.
Lì il pittore, dopo l'avventura impressionista e l'elaborazione del sintetismo simbolico, era giunto alla ricerca di un paradiso perduto, di un mitico Eden, un luogo remoto sospeso nel tempo, in cui regna una pace perfetta e un'abbondanza felice. Colora quindi di tinte esotiche il suo già accentuato primitivismo, ma nel farlo ha in mente i versi del più grande poeta romano e trae dalle Bucoliche di Virgilio la tavolozza per raccontare, tra incanto, mistero e religiosità, la sua straordinaria Etàdell'Oro.
Il debito di Gauguin a Roma antica in mostra sarà illustrato attraverso opere provenienti dai più importanti musei internazionali, tra cui l'Ermitage di San Pietroburgo, la National Gallery of Art di Washington, la Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen, privilegiando gli anni di Tahiti e delle isole Marchesi, il periodo più amato e conosciuto del maestro francese.
Paul Gauguin. Artista di mito e sogno
Dal 6 ottobre
Roma, Complesso del Vittoriano
Info museovittoriano@tiscali.it
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | L’artista belga a Roma fino al 1° marzo
"Difendo la vulnerabilità di tutto ciò che è vivo". Parla Jan Fabre, in mostra alla Galleria Mucciaccia di Roma
-
Roma | Fino al 28 febbraio al Palazzo della Cancelleria
Giordania: alba del Cristianesimo. A Roma 90 reperti per un viaggio tra storia e fede
-
Roma | A Roma dal 6 febbraio al 23 marzo
Italia al lavoro. Ottant'anni di passione e creatività in mostra al Palaexpo
-
Il complesso del '500 a un passo dal Colosseo torna a essere fruibile
A Roma Villa Silvestri Rivaldi riapre i battenti
-
Parma | A Parma dall’8 febbraio al 18 maggio
Alla Pilotta una mostra ripercorre l'arte della legatura tra Quattro e Cinquecento
-
Rovigo | Dal 21 febbraio a Rovigo, Palazzo Roverella
Hammershøi, il maestro del silenzio, per la prima volta in Italia