Il genio di Dürer ad Ancona

Particolare de "La Madonna della Scimmia" di Albrecht Dürer
 

07/04/2004

Nella splendida sede espositiva della Mole Vanvitelliana, Ancona ospita la mostra Albrecht Dürer 1471 – 1528, dal 9 aprile al 6 giugno 2004. Albrecht Dürer, genio della storia dell’arte di tutti i tempi, fu ponte ideale tra la scuola italiana e la sua rilettura nordica. L’artista generò una visione artistica unica, esempio impareggiabile dell’arte rinascimentale europea. Ad Ancona sono esposte tutte le opere più celebri del maestro. La produzione grafica fa da protagonista. I fogli incisi dell’artista suscitano ancora enorme stupore e ammirazione, in quanto ritenuti massima espressione di questa forma artistica, insieme a quelli di Rembrandt e Goya. Dürer, grande anche come pittore e disegnatore, deve infatti all’opera incisa la sua fama, legata anche ad innovazioni formali e tecniche. In mostra sono esposte oltre 100 opere, tra incisioni e xilografie, in gran parte di soggetto religioso, composte durante i soggiorni veneziani tra il 1494 e il 1507. In Italia il maestro sviluppò la sua abilità incisoria a contatto con l’opera di Bellini, Mantenga e Leonardo. Di quel periodo sono alcune celebri serie esposte in mostra: quelle dedicate alla Vita della Vergine (1502-1505), quelle della Piccola Passione Xilografica (1509-1511) e della Grande Passione Xilografica (1496-1499). Il messaggio religioso è reso in una versione più umana e popolare, differente da quella tardo gotica allora in uso. Le innovazioni, mediate dal modello italiano, destarono grande stupore in tutto il nord Europa. La “Grande Passione Xilografica” (1496-1499) fu pubblicata nel 1511 e sottende accurati studi sul corpo umano e sulla prospettiva, che generano un profondo impatto emotivo, dovuto al perfezionamento del disegno e del modellato. Il 1511 fu per l’artista un anno fondamentale, perché vide pubblicate tutte le quattro serie xilografiche (oltre le tre citate, anche l’Apocalisse). Un posto d’onore spetta al Grande Carro Trionfale di Massimiliano I, composto da otto fogli che compongono il carro trionfale trainato da sei coppie di cavalli. L’edizione definitiva dell’opera tenne conto delle modifiche volute dall’imperatore e della complessa simbologia dell’umanista Pirckheimer. Esposta anche La Melancolia, icona dell’arte di tutti i tempi. L’opera, considerata fondamentale per la nascita della pittura metafisica, è stata sempre al centro di ricerche che ne hanno indagato i complessi significati matematici, filosofici ed esoterici. Ugualmente famosa, l’opera il Cavaliere e la Morte, simbolo della caducità della vita e ispirazione perfino per Ingmar Bergman, in alcuni dei suoi film più celebrati. Albrecht Dürer 1471 – 1528 Mole Vanvitelliana, Ancona 9 aprile- 6 giugno 2004 Mostra a cura di Vincenzo Sanfo. Segreteria mostra: Arthemisia s.r.l., Pesaro, 0721 370956. Mail: cr@arthemisia.it Orari: tutti i giorni 16-20. Lun. chiuso. Prenotazioni: 071 2089153. Informazioni: Arthemisia, Pesaro tel 0271 370956, cr@arthemisia.it