Intervista a Federika Ponnetti

Opera di Federika Ponnetti
 

10/12/2002

Cosa pensi della attuale situazione dell’arte contemporanea italiana? F.P."Mi sembra che si cominci a dare più attenzione all’arte contemporanea, fino a poco tempo fa davvero non valorizzata adeguatamente. Di giovani talenti, scoperti e non, ce ne sono tanti! Basta poter dar loro la possibilità di tirar fuori ciò che di bello hanno da esprimere… il problema è che di arte è difficilissimo vivere, e quindi si inizia a fare altro per campare e pian piano, viste le difficoltà, si abbandonano i sogni e le passioni!…” Come si diventa artisti? F.P."Non so… forse un artista sente dentro di sé l’impeto creativo come un’esigenza, come una necessaria forma di espressione: ma in realtà tutti siamo un po’ artisti, anzi invito tutti a tirar fuori nella vita di tutti i giorni, come nel proprio lavoro, l’artista che è in ognuno di noi!” Quanto è lontano o difficile l’approccio al mercato dell’arte per un giovane artista? F.P."All’inizio anche solo capire che fare arte non è direttamente collegato al vendere è molto difficile. Talento a parte, ci vuole moltissima fortuna, forza, perseveranza, costanza e pazienza”. A cosa non rinunceresti mai... F.P."Alla mia coerenza, a fare ciò in cui credo, alla spontaneità e semplicità dei rapporti, ai miei affetti”. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? F.P."Riuscire a far diventare l’Arte la mia unica professione (… e fare “l’avvocato-artista” non per necessità, al fine di finanziare questa “costosa” passione, ma casomai per scelta.)”.