Le novità dal mondo dei media

L’Agenda dell’Arte – dall’8 al 15 marzo

Petrov Vodkin, Bathing of a Red Horse | Photo © Foxtrot Films
 

Francesca Grego

08/03/2017

• AL CINEMA

Revolution – La nuova arte per un nuovo mondo. 14 e 15 marzo.

A cent’anni dalla Rivoluzione Russa, arriva nelle sale italiane l’atteso docufilm di Margy Kinmonth, pluripremiata autrice della BBC. Una full immersion negli eventi che cambiarono la storia del mondo, attraverso gli occhi degli artisti delle avanguardie russe. Rare immagini d’epoca, testimonianze dirette, commenti di esperti e artisti contemporanei si alternano nel raccontare con eccezionale accuratezza l’entusiasmo e la delusione, la temporanea sconfitta e la vittoria di fronte alla storia, di chi raccolse la sfida di rifondare da zero l’arte per una società completamente rinnovata. Kandinskij, Chagall, Malevič, ma anche le vicende collettive di Suprematisti, Raggisti, Costruttivisti, Cubo-Futuristi, in una coraggiosa opera corale.
 Speciale Revolution. L’arte ai tempi della rivoluzione in Russia
• IN TV

Jan Fabre/Hermitage.  Lunedì 13 marzo alle 20.15 su Sky Arte HD.

Una produzione originale Sky Arte dedicata alla mostra Knight of Despair. Warrior of Beauty progettata da Jan Fabre per le sale dell’Ermitage. Un originale intreccio fra il patrimonio storico del museo e la vena provocatoria dell’artista, regista teatrale e coreografo belga, che in Russia ha fatto molto rumore.  Immagini inedite e interviste ai protagonisti ricostruiscono le fasi della progettazione dell’evento e il dialogo innescato fra epoche, arti e stili diversi, per riscoprire infine i grandi pittori fiamminghi, legati alla storia dell’Ermitage fin dai tempi di Caterina II e primi modelli anche per uno sperimentatore come Fabre.

• IN LIBRERIA

Ridha Moumni. L’éveil d’une nation. Officina Libraria

Per celebrare i sessant’anni dall’indipendenza tunisina, si vola sull’altra sponda del Mediterraneo, verso l’epoca d’oro del paese arabo più vicino a noi (1831-1881). Ben 144 immagini a colori per scoprire un universo artistico ricco e raffinato, frutto dell’incontro fra influenze europee e ottomane. Ai numerosi dipinti che s’impongono all’attenzione, fanno corona preziosi mobili, disegni, manoscritti, costumi d’epoca e ceramiche, ma anche testi alla base del moderno stato tunisino, come il trattato sull’abolizione della schiavitù e il Dostour del 1861, la prima costituzione del mondo arabo. A cura di Ridha Moumni, primo storico dell’arte tunisino nell’Accademia di Francia di Roma, e da una mostra di successo a Palazzo Qsar es-Saïd di Tunisi, ultima residenza dei sovrani Bey.

 L’éveil d’une nation

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