Nelle sale italiane dal 3 al 5 ottobre
L'arte di Tiziano sbarca al cinema
Un fotogramma da Tiziano. L'impero del colore I Courtesy Nexo Digital
Francesca Grego
29/08/2022
Il contemporaneo Ludovico Ariosto lo citava già nell’Orlando Furioso, gli astronomi moderni gli hanno dedicato un cratere su Mercurio: genio del Rinascimento veneziano e non solo, Tiziano ha lasciato dietro di sé una lunga scia di meraviglia e influenzato artisti di ogni epoca, da Velàsquez a Manet. A quasi cinque secoli dalla sua morte, capolavori come Amor sacro e Amor profano, Danae, la Venere di Urbino sono icone conosciute in tutto il mondo. Ma chi era veramente il pittore cadorino? Un docufilm è pronto a raccontarlo in tutta la sua complessità, con contributi di creativi, studiosi, direttori di musei e con la partecipazione straordinaria di una star del contemporaneo come Jeff Koons.
Diretto da Laura Chiossone e Giulio Boato, scritto da Lucia Toso e Marco Panichella con la supervisione di Donato Dellavalle e prodotto da Sky, Kublai Film, Zetagroup, Gebrueder Beetz e Arte ZDF, Tiziano. L’impero del colore sarà nelle sale di tutta Italia dal 3 al 5 ottobre, primo appuntamento autunnale della rassegna “La Grande Arte al Cinema”. Immagini e testimonianze tratteggeranno il ritratto del geniale allievo di Giorgione tra conquiste artistiche e affetti, relazioni con i potenti e acerrime rivalità, ripercorrendo 88 anni di intuizioni e successi.
Tiziano Vecellio, Flora. Dal docufilm "Tiziano. L'impero del colore" I Courtesy Nexo Digital
“L’arte è più potente della natura”, era solito dire il maestro veneto, ricordato come “il più eccellente di quanti hanno dipinto”. Talento precocissimo, lasciato il Cadore per Venezia Tiziano diviene in pochi anni il pittore ufficiale della Serenissima e artista ricercato dalle più prestigiose corti europee. Da Ferrara a Urbino, da Mantova a Roma fino alla Spagna di Carlo V e di Filippo II, domina il suo secolo oscurando i contemporanei, innovativo nel creare un’opera quanto nel saperla vendere.
Un'immagine da "Tiziano. L'impero del colore" I Courtesy Nexo Digital
Il film ci invita a entrare nel vivo delle sue ricerche e dei legami con i grandi personaggi dell’epoca, illuminando anche la dimensione umana dell’artista: dall’affetto per la figlia Lavinia all’amicizia con il poeta Pietro Aretino, fino alla rivalità con il giovane collega Tintoretto e ai rapporti con mecenati come la marchesa di Mantova Isabella d’Este e l’imperatore Carlo V. Esperti come lo storico dell’arte Bernard Aikema, Sylvia Ferino-Pagden, già direttrice della pinacoteca del Kunsthistorisches Museum di Vienna, e Miguel Falomir, direttore del Museo Nacional del Prado a Madrid, accompagneranno gli spettatori in uno stimolante viaggio di ricerca, insieme a creativi come lo stilista Mario Cucinelli e Jeff Koons, folgorato dal gesto pittorico e dalla personalità di Tiziano.
Tiziano Vecellio, Amor sacro e Amor profano. Dal docufilm "Tiziano. L'impero del colore" I Courtesy Nexo Digital
Diretto da Laura Chiossone e Giulio Boato, scritto da Lucia Toso e Marco Panichella con la supervisione di Donato Dellavalle e prodotto da Sky, Kublai Film, Zetagroup, Gebrueder Beetz e Arte ZDF, Tiziano. L’impero del colore sarà nelle sale di tutta Italia dal 3 al 5 ottobre, primo appuntamento autunnale della rassegna “La Grande Arte al Cinema”. Immagini e testimonianze tratteggeranno il ritratto del geniale allievo di Giorgione tra conquiste artistiche e affetti, relazioni con i potenti e acerrime rivalità, ripercorrendo 88 anni di intuizioni e successi.
Tiziano Vecellio, Flora. Dal docufilm "Tiziano. L'impero del colore" I Courtesy Nexo Digital
“L’arte è più potente della natura”, era solito dire il maestro veneto, ricordato come “il più eccellente di quanti hanno dipinto”. Talento precocissimo, lasciato il Cadore per Venezia Tiziano diviene in pochi anni il pittore ufficiale della Serenissima e artista ricercato dalle più prestigiose corti europee. Da Ferrara a Urbino, da Mantova a Roma fino alla Spagna di Carlo V e di Filippo II, domina il suo secolo oscurando i contemporanei, innovativo nel creare un’opera quanto nel saperla vendere.
Un'immagine da "Tiziano. L'impero del colore" I Courtesy Nexo Digital
Il film ci invita a entrare nel vivo delle sue ricerche e dei legami con i grandi personaggi dell’epoca, illuminando anche la dimensione umana dell’artista: dall’affetto per la figlia Lavinia all’amicizia con il poeta Pietro Aretino, fino alla rivalità con il giovane collega Tintoretto e ai rapporti con mecenati come la marchesa di Mantova Isabella d’Este e l’imperatore Carlo V. Esperti come lo storico dell’arte Bernard Aikema, Sylvia Ferino-Pagden, già direttrice della pinacoteca del Kunsthistorisches Museum di Vienna, e Miguel Falomir, direttore del Museo Nacional del Prado a Madrid, accompagneranno gli spettatori in uno stimolante viaggio di ricerca, insieme a creativi come lo stilista Mario Cucinelli e Jeff Koons, folgorato dal gesto pittorico e dalla personalità di Tiziano.
Tiziano Vecellio, Amor sacro e Amor profano. Dal docufilm "Tiziano. L'impero del colore" I Courtesy Nexo Digital
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