Il 15 16 maggio 600 aperture in 300 città
La bellezza riparte da borghi e castelli: tornano le Giornate FAI di primavera
Castello di Sammezzano, Reggello (FI) | Foto: © Michele Squillantini | Courtesy FAI
Samantha De Martin
06/05/2021
Castelli, acquedotti, manieri rinascimentali, antichi tracciati che scivolano lungo vecchie ferrovie dismesse, palazzi solitamente inaccessibili ai visitatori.
Dal nord al sud della penisola le Giornate FAI - Fondo Ambiente Italiano - di primavera tornano a risvegliare l’arte nelle sue poliedriche forme, tra tesori poco noti e scrigni di storia da raccontare.
Sabato 15 e domenica 16 maggio 600 aperture in 300 città, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, inaugureranno la più grande festa di piazza dedicata al patrimonio culturale italiano.
Da Acireale a Torino, alcuni appuntamenti da non perdere
Coraggio, orgoglio, generosità saranno i concetti che tesseranno il fil rouge di questa edizione numero 29, il primo grande evento nazionale dedicato all’arte, organizzato dopo l’ultimo lockdown.
Alcune visite sono già sold out, come quella al Castello di Sammezzano di Reggello, caleidoscopico trionfo dell’architettura eclettica di stile orientalista, solitamente chiuso al pubblico. Altre offrono la possibilità di scoprire luoghi solitamente inaccessibili, come la Villa “Il Vascello”, a Roma, progettata nel Seicento dall'architettrice Plautilla Bricci, e dal 1985 sede del Grande Oriente d’Italia, la più antica istituzione massonica del Paese.
Sempre nella capitale gli iscritti alla Fondazione, e coloro che aderiranno al FAI in occasione della manifestazione, potranno godere di alcune aperture riservate, come l’accesso al cinquecentesco Palazzo Borromeo, progettato da Pirro Ligorio e, dal 1929, Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.
Restiamo nel Lazio dove, non lontano da Tivoli, una passeggiata nell’agro romano più autentico accompagnerà i partecipanti a Ponte Lupo, il “gigante dell’acqua” che segue un tratto monumentale dell’antico acquedotto Marcio.
A Torino si potrà visitare in anteprima l’Appartamento di Carlo Felice di Savoia a Palazzo Chiablese, rinnovato da Benedetto Alfieri e decorato da pittori, stuccatori ed ebanisti attivi a corte.
Se a Bologna, il cinquecentesco Palazzo Caprara spalanca le porte della Camera di Napoleone, che lo acquistò per la nipote Josephine di Leuchtenberg, Genova invita i partecipanti alle giornate FAI a scoprire il Castello Mackenzie, eclettico maniero cittadino in stile rinascimentale e neogotico costruito alla fine dell’Ottocento dall’architetto Gino Coppedè.
A Napoli, gli appassionati di archeologia potranno addentrarsi nel Parco archeologico del Pausilypon, raggiungibile percorrendo il traforo di epoca romana (Grotta di Seiano) dove si conservano i monumentali resti della villa romana di Vedio Pollione, che fu poi di Augusto.
Non mancano gli itinerari tra chiese e teatri. A Milano e Taranto al via alle visite a due chiese progettate da Gio Ponti: la Chiesa di San Francesco d'Assisi al Fopponino - che conserva la più grande pala d’altare del Novecento e otto trittici dipinti da Francesco Tabusso - e la Concattedrale Gran Madre di Dio, costruita tra il 1964 e il 1970 nel quartiere Borgo Nuovo.
In Lombardia, riflettori puntati sui teatri, con l’apertura a Milano del Museo Teatrale alla Scala, che permetterà l’accesso al Palco reale e al ridotto Toscanini.
Tra arte e natura: alcune idee per gli amanti del trekking
Le Giornate FAI di primavera costituiscono l’occasione per un'esperienza a tu per tu con la natura, con itinerari all’aperto alla scoperta di tanti borghi storici. Gli amanti della bicicletta potranno optare per percorsi di diversa lunghezza, tra gli alberi secolari del Parco del Castello di Aglié. Un trekking nel bosco consentirà invece di raggiungere la seicentesca Villa Volpara detta “Il Fodo” nell’entroterra di Lerici (SP). Oggi la villa è completamente diroccata, ma nel 1943-44 ospitò una tipografia clandestina del Comitato di Liberazione dei partigiani di La Spezia.
A Santa Maria del Cedro (Cosenza), il Parco archeologico di Laos e il Museo del Cedro raccontano la storia di questo frutto tipico del territorio, ricca di riferimenti alle tradizioni ebraiche. Ad Acireale (Catania) gli amanti della natura verranno accompagnati lungo la “Acigreenway”, una pista ciclopedonale realizzata recuperando un tratto di tracciato dismesso della ferrovia, all’interno della Riserva Naturale Orientata della “Timpa”, mentre a Latronico (Potenza) la visita alle Cascate termali sarà un’occasione per ammirare l'installazione permanente Earth Cinema, realizzata da Anish Kapoor.
"Anche le giornate di primavera del Fai dimostreranno che si può riaprire in sicurezza - ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel corso della conferenza stampa di presentazione della 29esima edizione delle Giornate Fai di primavera 2021 -. La cultura sarà il veicolo della ripresa italiana, non solo per il patrimonio culturale e storico che custodiamo. Sono convinto che la fase dell'uscita dall'emergenza e di rientro nella normalità sarà per l’Italia una sorta di grande nuovo Rinascimento”.
Come partecipare alle giornate FAI di primavera
È possibile partecipare alle Giornate FAI di Primavera esclusivamente effettuando la prenotazione sul sito ufficiale del FAI entro e non oltre la mezzanotte del giorno precedente la visita. Gli ingressi saranno disponibili fino all’esaurimento dei posti di ogni turno per garantire la sicurezza di tutti.
Dal 6 maggio è diponibile l’elenco completo dei beni aperti. Per le Regioni attualmente arancioni prenotazioni aperte da sabato 8 maggio in caso di passaggio in zona gialla.
Quest’anno il contributo minimo suggerito per prenotarsi e prendere parte alle Giornate FAI di Primavera è di 3 euro. Per chi lo volesse, sarà possibile sostenere ulteriormente la missione della Fondazione con contributi di importo maggiore oppure attraverso l’iscrizione annuale, online o in piazza in occasione dell’evento.
In questi giorni alle Giornate FAI di Primavera è stata conferita la Targa del Presidente della Repubblica. “Un riconoscimento - spiegano dal Fondo Ambiente Italiano - che dedichiamo alle Delegazioni, ai Gruppi e ai volontari che hanno reso possibili questi giorni di festa dedicati al patrimonio del Paese. Il riconoscimento del Presidente ci incoraggia a fare sempre meglio e a svolgere con sempre maggior efficacia il principio di sussidiarietà, sancito dalla Costituzione, che è alla base dell’agire quotidiano della Fondazione”.
Dal nord al sud della penisola le Giornate FAI - Fondo Ambiente Italiano - di primavera tornano a risvegliare l’arte nelle sue poliedriche forme, tra tesori poco noti e scrigni di storia da raccontare.
Sabato 15 e domenica 16 maggio 600 aperture in 300 città, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, inaugureranno la più grande festa di piazza dedicata al patrimonio culturale italiano.
Da Acireale a Torino, alcuni appuntamenti da non perdere
Coraggio, orgoglio, generosità saranno i concetti che tesseranno il fil rouge di questa edizione numero 29, il primo grande evento nazionale dedicato all’arte, organizzato dopo l’ultimo lockdown.
Alcune visite sono già sold out, come quella al Castello di Sammezzano di Reggello, caleidoscopico trionfo dell’architettura eclettica di stile orientalista, solitamente chiuso al pubblico. Altre offrono la possibilità di scoprire luoghi solitamente inaccessibili, come la Villa “Il Vascello”, a Roma, progettata nel Seicento dall'architettrice Plautilla Bricci, e dal 1985 sede del Grande Oriente d’Italia, la più antica istituzione massonica del Paese.
Sempre nella capitale gli iscritti alla Fondazione, e coloro che aderiranno al FAI in occasione della manifestazione, potranno godere di alcune aperture riservate, come l’accesso al cinquecentesco Palazzo Borromeo, progettato da Pirro Ligorio e, dal 1929, Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.
Restiamo nel Lazio dove, non lontano da Tivoli, una passeggiata nell’agro romano più autentico accompagnerà i partecipanti a Ponte Lupo, il “gigante dell’acqua” che segue un tratto monumentale dell’antico acquedotto Marcio.
A Torino si potrà visitare in anteprima l’Appartamento di Carlo Felice di Savoia a Palazzo Chiablese, rinnovato da Benedetto Alfieri e decorato da pittori, stuccatori ed ebanisti attivi a corte.
Se a Bologna, il cinquecentesco Palazzo Caprara spalanca le porte della Camera di Napoleone, che lo acquistò per la nipote Josephine di Leuchtenberg, Genova invita i partecipanti alle giornate FAI a scoprire il Castello Mackenzie, eclettico maniero cittadino in stile rinascimentale e neogotico costruito alla fine dell’Ottocento dall’architetto Gino Coppedè.
A Napoli, gli appassionati di archeologia potranno addentrarsi nel Parco archeologico del Pausilypon, raggiungibile percorrendo il traforo di epoca romana (Grotta di Seiano) dove si conservano i monumentali resti della villa romana di Vedio Pollione, che fu poi di Augusto.
Non mancano gli itinerari tra chiese e teatri. A Milano e Taranto al via alle visite a due chiese progettate da Gio Ponti: la Chiesa di San Francesco d'Assisi al Fopponino - che conserva la più grande pala d’altare del Novecento e otto trittici dipinti da Francesco Tabusso - e la Concattedrale Gran Madre di Dio, costruita tra il 1964 e il 1970 nel quartiere Borgo Nuovo.
In Lombardia, riflettori puntati sui teatri, con l’apertura a Milano del Museo Teatrale alla Scala, che permetterà l’accesso al Palco reale e al ridotto Toscanini.
Tra arte e natura: alcune idee per gli amanti del trekking
Le Giornate FAI di primavera costituiscono l’occasione per un'esperienza a tu per tu con la natura, con itinerari all’aperto alla scoperta di tanti borghi storici. Gli amanti della bicicletta potranno optare per percorsi di diversa lunghezza, tra gli alberi secolari del Parco del Castello di Aglié. Un trekking nel bosco consentirà invece di raggiungere la seicentesca Villa Volpara detta “Il Fodo” nell’entroterra di Lerici (SP). Oggi la villa è completamente diroccata, ma nel 1943-44 ospitò una tipografia clandestina del Comitato di Liberazione dei partigiani di La Spezia.
A Santa Maria del Cedro (Cosenza), il Parco archeologico di Laos e il Museo del Cedro raccontano la storia di questo frutto tipico del territorio, ricca di riferimenti alle tradizioni ebraiche. Ad Acireale (Catania) gli amanti della natura verranno accompagnati lungo la “Acigreenway”, una pista ciclopedonale realizzata recuperando un tratto di tracciato dismesso della ferrovia, all’interno della Riserva Naturale Orientata della “Timpa”, mentre a Latronico (Potenza) la visita alle Cascate termali sarà un’occasione per ammirare l'installazione permanente Earth Cinema, realizzata da Anish Kapoor.
"Anche le giornate di primavera del Fai dimostreranno che si può riaprire in sicurezza - ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel corso della conferenza stampa di presentazione della 29esima edizione delle Giornate Fai di primavera 2021 -. La cultura sarà il veicolo della ripresa italiana, non solo per il patrimonio culturale e storico che custodiamo. Sono convinto che la fase dell'uscita dall'emergenza e di rientro nella normalità sarà per l’Italia una sorta di grande nuovo Rinascimento”.
Come partecipare alle giornate FAI di primavera
È possibile partecipare alle Giornate FAI di Primavera esclusivamente effettuando la prenotazione sul sito ufficiale del FAI entro e non oltre la mezzanotte del giorno precedente la visita. Gli ingressi saranno disponibili fino all’esaurimento dei posti di ogni turno per garantire la sicurezza di tutti.
Dal 6 maggio è diponibile l’elenco completo dei beni aperti. Per le Regioni attualmente arancioni prenotazioni aperte da sabato 8 maggio in caso di passaggio in zona gialla.
Quest’anno il contributo minimo suggerito per prenotarsi e prendere parte alle Giornate FAI di Primavera è di 3 euro. Per chi lo volesse, sarà possibile sostenere ulteriormente la missione della Fondazione con contributi di importo maggiore oppure attraverso l’iscrizione annuale, online o in piazza in occasione dell’evento.
In questi giorni alle Giornate FAI di Primavera è stata conferita la Targa del Presidente della Repubblica. “Un riconoscimento - spiegano dal Fondo Ambiente Italiano - che dedichiamo alle Delegazioni, ai Gruppi e ai volontari che hanno reso possibili questi giorni di festa dedicati al patrimonio del Paese. Il riconoscimento del Presidente ci incoraggia a fare sempre meglio e a svolgere con sempre maggior efficacia il principio di sussidiarietà, sancito dalla Costituzione, che è alla base dell’agire quotidiano della Fondazione”.
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