La mostra fotografica
Scena tratta dal film di Rossellini
12/02/2007
A complemento della sezione multimediale, viene presentata per la prima volta al pubblico la più grande Mostra fotografica sulla sperimentazione audiovisiva enciclopedica di Roberto Rossellini.
La mostra raccoglie i lavori del fotografo Gianni Assenza da L'età del ferro a Il Messia e propone un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso le scoperte e le invenzioni, i laboratori di ricerca e le storie leggendarie dei protagonisti della tradizione umanistica classica; tutti quegli oggetti, cioè, che hanno costituito la materia privilegiata, di studio e di rappresentazione, dell'opera e della ricerca rosselliniana.
Si tratta della più grande esposizione di foto di scena e di set sul lavoro cinematografico di Rossellini. Essa costituisce inoltre un’occasione unica per scoprire una parte rilevante della produzione rosselliniana, meno nota al grande pubblico e tuttavia più cara all’autore stesso.
Il materiale esposto rappresenta anche una rilettura dei temi della tradizione umanistica lontana da quelle interpretazioni riduttive e divulgative che promettono un facile avvicinamento ai testi e sostituiscono l’illusione della conoscenza al desiderio stesso di continuare a conoscere.
Attraverso queste immagini, viceversa, il pubblico è invitato ad appassionarsi ai modelli narrativi e iconografici della classicità fonte d’ispirazione insostituibile per ogni grande autore. Infine la mostra costituisce un’opportunità per osservare da vicino Roberto Rossellini al lavoro sui set dei suoi film, insieme ai collaboratori e alle prese con le invenzioni tecnologiche e le soluzioni espressive che hanno caratterizzato il suo cinema.
Se la mostra è dedicata a Roberto Rossellini, essa costituisce anche indirettamente un omaggio al fotografo che ha saputo interpretare per oltre un decennio il pensiero più maturo di Rossellini sul cinema, inteso come strumento di conoscenza, formazione e narrazione multimediale. Le foto di Gianni Assenza infatti possono anche essere considerate come applicazioni rigorose e riuscite dell’idea rosselliniana di coniugare la scrittura narrativa e quella saggistica, il documento e l’invenzione, rendendo coinvolgenti le immagini documentarie, e scientifiche persino quelle totalmente immaginarie.
Attraverso le diverse sezioni del progetto, vengono accostati tra loro documenti letterari, visivi e audiovisivi che rappresentano:
il punto di vista di Rossellini: i suoi pensieri espressi direttamente in ogni forma mediale (saggi, interviste, annotazioni a libri, presentazioni televisive in saggi e interviste),
il punto di vista degli umanisti classici: i pensieri direttamente espressi dagli autori e studiosi umanisti del passato e del presente interlocutori di Roberto Rossellini; tali pensieri sono manifestati attraverso i loro progetti, saggi, disegni, bozzetti, nelle loro opere, per lo più letterarie, e nell'iconografia che le accompagna,
il punto di vista dei personaggi creati da Rossellini per rappresentare una sintesi tra il suo pensiero e quello degli autori classici suoi interlocutori indiretti; tali affinità sono espresse attraverso clip dai film, estratti da sceneggiature, foto di scena e di set.
La struttura dell’evento è quella di un labirinto conoscitivo che esplicita i legami tra le riflessioni di Rossellini e quelle dei suoi interlocutori ‘storici ’ sulla scienza, sull’arte e sulla didattica.
Una delle finalità dell’evento è quella di ricreare un ambiente di studio umanistico (tra ricerca e progettazione, tra arte e scienza, tra didattica e spettacolo) che per alcuni aspetti è contestualizzato nel Rinascimento di Leon Battista Alberti e per altri nella contemporaneità di Rossellini. In tale ambiente si vuole introdurre lo spettatore, allo stesso tempo, sia nel laboratorio di un umanista classico ideale, come Pascal, Cartesio, Agostino di Ippona, sia nel laboratorio di Rossellini stesso considerato come artista intermediale e come studioso interdisciplinare.
I fili che uniscono questi universi cronologicamente distanti tra loro sono i temi di ricerca artistica, scientifica e didattica che attraversano il tempo, le epoche, le discipline e che collegano il lavoro dei grandi umanisti a quello di un autore polivalente come Rossellini, che vuole esserne il continuatore, oltre che il cantore nel nostro tempo.
Lo stile è quello dell'accostamento ragionato e del collage multimediale tra documenti di diversa provenienza e tipologia. Sul piano visivo si vuole riprodurre la bacheca di appunti e studi preparatori di uno studioso umanista che sviluppa contemporaneamente più ricerche e progetti all’interno della sua opera.
L’ambiente si compone sia di documenti relativi alle ricerche, agli studi e alle letture di Roberto Rossellini (lettere, rubriche di appunti, biblioteca annotata), sia di documenti relativi alla progettazione e realizzazione dei suoi film (foto di scena, foto di set, foto promozionali, sceneggiature, copioni, soggetti, note di regia, bozzetti) sia, infine, di documenti testuali, esempi tratti dalla sua opera (immagini, filmati, musiche) che acquistano informatività ancora maggiore nel momento in cui vengono accostati, in base a criteri metodologici, a quelli di altri autori e studiosi.
Fa parte dell'evento anche una serie di proiezioni dedicata alle storie dei protagonisti della tradizione umanistica raccontate da Rossellini (Francesco giullare di Dio, Giovanna d'Arco al rogo, L'età di Cosimo de' Medici, L'esilio di Cosimo, Il potere di Cosimo, Leon Battista Alberti, Blaise Pascal, Cartesius, e altri...), dal 13 febbraio nella sala multimediale del museo, tutti i martedì. (Orari delle proiezioni 10,30-13,00 / 15,00-19,30. Repliche al sabato e alla domenica negli stessi orari).
Le potenzialità formative dei progetti di Roberto Rossellini presentati in questa iniziativa verranno sviluppate in alcuni incontri seminariali tenuti dai curatori insieme ad eminenti personalità dell'ambiente universitario, scientifico e artistico, italiano e internazionale. Ciascun tema, presentato attraverso la mostra fotografica e i sentieri esplorativi multimediali, sarà oggetto di lezioni spettacolo supportate sia da estratti audiovisivi dall’opera di Rossellini sia da programmi e documenti sull’opera di Rossellini.
Questo ciclo di incontri è organizzato in collaborazione con le Biblioteche di Roma anche per promuovere la fruizione degli innumerevoli testi letterari e audiovisivi che hanno composto la biblioteca ideale su cui si è formato e intorno a cui ha lavorato un umanista contemporaneo come Roberto Rossellini.
In ognuno degli incontri, in relazione al tema trattato, verrà presentata ai partecipanti, in anteprima, una parte dell’innovativo sistema polienciclopedico per lo studio della tradizione umanistica ideato da Roberto Rossellini e sviluppato dall’Istituto Metacultura in forma ipermediale. Dal primo marzo ogni giovedì dalle 16 alle 19,30.
Per informazioni: info@robertorossellini.it
La mostra raccoglie i lavori del fotografo Gianni Assenza da L'età del ferro a Il Messia e propone un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso le scoperte e le invenzioni, i laboratori di ricerca e le storie leggendarie dei protagonisti della tradizione umanistica classica; tutti quegli oggetti, cioè, che hanno costituito la materia privilegiata, di studio e di rappresentazione, dell'opera e della ricerca rosselliniana.
Si tratta della più grande esposizione di foto di scena e di set sul lavoro cinematografico di Rossellini. Essa costituisce inoltre un’occasione unica per scoprire una parte rilevante della produzione rosselliniana, meno nota al grande pubblico e tuttavia più cara all’autore stesso.
Il materiale esposto rappresenta anche una rilettura dei temi della tradizione umanistica lontana da quelle interpretazioni riduttive e divulgative che promettono un facile avvicinamento ai testi e sostituiscono l’illusione della conoscenza al desiderio stesso di continuare a conoscere.
Attraverso queste immagini, viceversa, il pubblico è invitato ad appassionarsi ai modelli narrativi e iconografici della classicità fonte d’ispirazione insostituibile per ogni grande autore. Infine la mostra costituisce un’opportunità per osservare da vicino Roberto Rossellini al lavoro sui set dei suoi film, insieme ai collaboratori e alle prese con le invenzioni tecnologiche e le soluzioni espressive che hanno caratterizzato il suo cinema.
Se la mostra è dedicata a Roberto Rossellini, essa costituisce anche indirettamente un omaggio al fotografo che ha saputo interpretare per oltre un decennio il pensiero più maturo di Rossellini sul cinema, inteso come strumento di conoscenza, formazione e narrazione multimediale. Le foto di Gianni Assenza infatti possono anche essere considerate come applicazioni rigorose e riuscite dell’idea rosselliniana di coniugare la scrittura narrativa e quella saggistica, il documento e l’invenzione, rendendo coinvolgenti le immagini documentarie, e scientifiche persino quelle totalmente immaginarie.
Attraverso le diverse sezioni del progetto, vengono accostati tra loro documenti letterari, visivi e audiovisivi che rappresentano:
il punto di vista di Rossellini: i suoi pensieri espressi direttamente in ogni forma mediale (saggi, interviste, annotazioni a libri, presentazioni televisive in saggi e interviste),
il punto di vista degli umanisti classici: i pensieri direttamente espressi dagli autori e studiosi umanisti del passato e del presente interlocutori di Roberto Rossellini; tali pensieri sono manifestati attraverso i loro progetti, saggi, disegni, bozzetti, nelle loro opere, per lo più letterarie, e nell'iconografia che le accompagna,
il punto di vista dei personaggi creati da Rossellini per rappresentare una sintesi tra il suo pensiero e quello degli autori classici suoi interlocutori indiretti; tali affinità sono espresse attraverso clip dai film, estratti da sceneggiature, foto di scena e di set.
La struttura dell’evento è quella di un labirinto conoscitivo che esplicita i legami tra le riflessioni di Rossellini e quelle dei suoi interlocutori ‘storici ’ sulla scienza, sull’arte e sulla didattica.
Una delle finalità dell’evento è quella di ricreare un ambiente di studio umanistico (tra ricerca e progettazione, tra arte e scienza, tra didattica e spettacolo) che per alcuni aspetti è contestualizzato nel Rinascimento di Leon Battista Alberti e per altri nella contemporaneità di Rossellini. In tale ambiente si vuole introdurre lo spettatore, allo stesso tempo, sia nel laboratorio di un umanista classico ideale, come Pascal, Cartesio, Agostino di Ippona, sia nel laboratorio di Rossellini stesso considerato come artista intermediale e come studioso interdisciplinare.
I fili che uniscono questi universi cronologicamente distanti tra loro sono i temi di ricerca artistica, scientifica e didattica che attraversano il tempo, le epoche, le discipline e che collegano il lavoro dei grandi umanisti a quello di un autore polivalente come Rossellini, che vuole esserne il continuatore, oltre che il cantore nel nostro tempo.
Lo stile è quello dell'accostamento ragionato e del collage multimediale tra documenti di diversa provenienza e tipologia. Sul piano visivo si vuole riprodurre la bacheca di appunti e studi preparatori di uno studioso umanista che sviluppa contemporaneamente più ricerche e progetti all’interno della sua opera.
L’ambiente si compone sia di documenti relativi alle ricerche, agli studi e alle letture di Roberto Rossellini (lettere, rubriche di appunti, biblioteca annotata), sia di documenti relativi alla progettazione e realizzazione dei suoi film (foto di scena, foto di set, foto promozionali, sceneggiature, copioni, soggetti, note di regia, bozzetti) sia, infine, di documenti testuali, esempi tratti dalla sua opera (immagini, filmati, musiche) che acquistano informatività ancora maggiore nel momento in cui vengono accostati, in base a criteri metodologici, a quelli di altri autori e studiosi.
Fa parte dell'evento anche una serie di proiezioni dedicata alle storie dei protagonisti della tradizione umanistica raccontate da Rossellini (Francesco giullare di Dio, Giovanna d'Arco al rogo, L'età di Cosimo de' Medici, L'esilio di Cosimo, Il potere di Cosimo, Leon Battista Alberti, Blaise Pascal, Cartesius, e altri...), dal 13 febbraio nella sala multimediale del museo, tutti i martedì. (Orari delle proiezioni 10,30-13,00 / 15,00-19,30. Repliche al sabato e alla domenica negli stessi orari).
Le potenzialità formative dei progetti di Roberto Rossellini presentati in questa iniziativa verranno sviluppate in alcuni incontri seminariali tenuti dai curatori insieme ad eminenti personalità dell'ambiente universitario, scientifico e artistico, italiano e internazionale. Ciascun tema, presentato attraverso la mostra fotografica e i sentieri esplorativi multimediali, sarà oggetto di lezioni spettacolo supportate sia da estratti audiovisivi dall’opera di Rossellini sia da programmi e documenti sull’opera di Rossellini.
Questo ciclo di incontri è organizzato in collaborazione con le Biblioteche di Roma anche per promuovere la fruizione degli innumerevoli testi letterari e audiovisivi che hanno composto la biblioteca ideale su cui si è formato e intorno a cui ha lavorato un umanista contemporaneo come Roberto Rossellini.
In ognuno degli incontri, in relazione al tema trattato, verrà presentata ai partecipanti, in anteprima, una parte dell’innovativo sistema polienciclopedico per lo studio della tradizione umanistica ideato da Roberto Rossellini e sviluppato dall’Istituto Metacultura in forma ipermediale. Dal primo marzo ogni giovedì dalle 16 alle 19,30.
Per informazioni: info@robertorossellini.it
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