La Sistina chiusa per lavori

Michelangelo Buonarroti, La Creazione di Adamo, 1511. Affresco, cm 280 x 570. Cappella Sistina, Musei Vaticani
 

18/04/2005

In questi giorni, nella celebre cappella Sistina vaticana, agli sguardi rivolti verso l’alto dei turisti di tutto il mondo, in contemplazione degli affreschi michelangioleschi, si sostituiscono gli sguardi e i pensieri, carichi di responsabilità, dei 115 cardinali chiamati al non facile compito di eleggere il prossimo Papa: 265/mo vescovo di Roma, Vicario di Cristo, Sommo Pontefice della Chiesa cattolica e patriarca di Occidente. La cappella Sistina è infatti il luogo delle votazioni dal 1492, sebbene ci siano state eccezioni, con 16 Conclavi tenuti fuori Roma e ben sette tenuti in Francia.

L’apprensione e l’interesse del mondo accompagnano la suggestiva processione dei cardinali elettori, che dalla cappella Paolina del Palazzo apostolico si dirigono verso la cappella vaticana. E’ solo possibile immaginare le atmosfere dense di solenne tensione, che anticipano il formale giuramento sul segreto del Conclave e l’intimazione dell’extra omnes, il fuori tutti, dopo il quale la guardia svizzera sigilla le porte della Sistina, lasciando soli i membri dell’assemblea.

Ed è forse questa intima solitudine uno dei tratti più profondi di collegamento tra il Conclave e la stupefacente raffigurazione michelangiolesca della cappella Paolina. Tra le oltre 300 immagini affrescate da Michelangelo nella volta, tra il 1508 al 1512 (per Papa Giulio II), monumentali figure di Apostoli, Profeti, Sibille e Progenitori di Cristo appaiono imponenti non solo per le dimensioni fisiche, che richiamano l’opera di Michelangelo scultore, ma soprattutto perchè isolate nel loro individuale, insondabile processo di contemplazione e intuizione.

Michelangelo raggiunse, nella sua opera, vette artistiche e speculative di complessità e suggestione estreme, ad esempio nella celeberrima scena della Creazione di Adamo, in cui il primo uomo e il suo Creatore si sfiorano, nel gesto di Dio che si protende per raggiungerlo. Lo sguardo dell’Onnipotente incontra quello di Adamo e dal dito puntato passa all’umanità la scintilla divina.

Circa venticinque anni più tardi rispetto al primo incarico, Michelangelo dipinse per Papa Paolo III Farnese il Giudizio Finale sulla parete dell’altare della Sistina. Anche in questo caso, l’imponenza dell’affresco, con Cristo al centro di un gigantesco vortice cosmico, pare accogliere perfettamente il clima solenne ed ecumenico del Conclave.

A livello logistico, in questa edizione dell’evento ecclesiale, il “recinto” in cui potranno circolare i “principi della Chiesa” comprenderà, oltre alla cappella Sistina, anche tutto lo spazio interno alle mura vaticane (tra cui la residenza di Santa Marta, voluta da Giovanni Paolo II). I cardinali quindi, pur nel rispetto della clausura, non saranno più letteralmente “sotto chiave”, come accadeva un tempo, quando venivano chiusi nel Palazzo Apostolico, murati con tavole di legno e finestre sigillate.

Per favorire i pellegrini, il Comune di Roma ha attivato una linea di bus (“Roma cristiana”), che raggiunge le maggiori Basiliche della capitale: partenza dalla stazione Termini ad ogni ora, dalle 9.00 alle 19.00.