MASCHERINI E LA SCULTURA DEL NOVECENTO

 

09/07/2007

Marcello Mascherini (1906-1983) e’ uno dei più interessanti scultori europei del Novecento e uno dei non molti italiani ad avere un mercato ed un collezionismo effettivamente internazionali. Il centenario della nascita ha offerto l’occasione per una fitta serie di manifestazioni celebrative che hanno riportato all’attenzione del pubblico un personaggio già molto amato eppure ancora da riscoprire in tanti suoi risvolti. La mostra voluta dal Museo Revoltella chiude un anno particolarmente intenso con una proposta un po’ diversa dalla consueta retrospettiva del centenario, in cui la vicenda di Mascherini offre anche lo spunto per una riflessione più ampia sulla scultura del Novecento. Dal 28 luglio al 14 ottobre, il “Salone degli Incanti”, il nuovo centro espositivo nato dal recupero della grande Pescheria centrale, ospiterà la mostra “Mascherini e la scultura europea del ‘900” in cui saranno presentate 113 opere, di cui 65 firmate da Mascherini e una cinquantina da autori di rilievo della scultura del secolo scorso. Le sue opere, in un arco di tempo che va dalla metà degli anni Venti all’inizio degli anni Settanta, verranno messe a confronto con un’ accurata selezione di pezzi di Max Klinger, Adolfo Wildt, Alfonso Canciani, Ivan Mestrovic, Arturo Martini, Marino Marini, Dino Basaldella, Umberto Baglioni, Marino Mazzacurati, Charles Despieau, Pericle Fazzini, Ossip Zadkine, Emilio Greco, Luciano Minguzzi, Reginald Butler, Lynn Chadwick, Kenneth Armitage. L’esposizione prevede, comunque, anche una sezione introduttiva di particolare interesse nella vicina sede del Museo Revoltella, dove i visitatori potranno immergersi nel clima culturale della Trieste di inizio ‘900, l’ambiente in cui è maturata la vocazione artistica di Mascherini, tra le opere degli scultori locali di poco precedenti o suoi contemporanei come Ruggero Rovan, Franco Asco, Giovanni Mayer, Carlo Hollan e Giovanni Marin, ma anche di grandi nomi come Leonardo Bistolfi.

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