Bruges 2019
Museo Gruuthuse: Pieter I Claeissens, De zeven wonderen van Brugge (Le sette meraviglie di Bruges), 1550 -1560 circa, Olio su tavola, Bruges, Collezione privata Musei di Bruges | © www.lukasweb.be Art in Flanders VZW | Foto: Hugo Maertens | Courtesy of VISITFLANDERS via Flickr
Nel 2019 la città di Bruges torna a mostrare al mondo il suo fascino secolare con una serie di imperdibili appuntamenti con le meraviglie racchiuse nel suo centro storico, dichiarato Patrimonio dell'umanità UNESCO allo scoccare del terzo millennio.
A partire dal nuovo Gruuthuse che apre le porte ad un viaggio nella storia di Bruges attraverso i secoli, tra arte, architettura e testimonianze degli antichi splendori di qullo che fu un tempo il principale polo commerciale tra l'Europa del Nord e il Mediterraneo.
Dal Medioevo all'ottocentesco restyling urbano neogotico, un itinerario di 700 anni percorre le sale di uno dei palazzi più maestosi del cuore medievale della città, memoria tangibile di un passato glorioso che vide protagonisti i duchi di Borgogna e il prosperare di una fiorente civiltà.
Tra le mostre, da non perdere De Mena, Murillo, Zurbaran. Maestri del Barocco spagnolo, al Sint-Janshospitaal-Memlingmuseum fino al 6 ottobre 2019, un progetto oltre i confini in collaborazione con Luxemburg Musée National d'Histoire et d'Art che offre la rara opportunità di conoscere alcuni aspetti meno noti del Secolo d'oro dell'arte spagnola.
All'Arentshuis, bel palazzo settescentesco affacciato sul Dijver, con The Key to all Arts. Masters Drawings from the Bruges Print Room, il Gabinetto delle Stampe di Bruges mostra al pubblico in via eccezionale i delicatissimi disegni preparatori di diversi artisti come Frans Floris, Federico Zuccaro, Govert Flinck, Jacques Callot e Pierre Mignard.
Il Volkskundemuseum (Museo delle tradizioni popolari) fino al 29 settembre, presenta invece un'originale esposizione dedicata all'universo delle persone affette da demenza, parte di un più ampio sviluppato dala mueseo, e realizzata dagli allievi della Bruges Photo House (Accademia municipale di belle arti di Bruges, Educazione artistica part-time). Le sale del Museo del folklore trovano spazio in alcuni ospizi di carità del XVII restaurati. Si possono ancora vedere una farmacia, una drogheria e una pasticceria. Al piano superiore si può sperimentare come viveva un bambino dell'epoca.
Il Concertgebouw (Centro culturale e sala da concerti) è sede, nei mesi estivi, di una serie di manifestazioni ed eventi musicali, come Bruges Sounds Great ! Situato a Zand, su progetto di Paul Robbrecht e Hilde Daem è stato completato nel 2002 anno in cui Bruges è stata Capitale europea della cultura.
A partire dal nuovo Gruuthuse che apre le porte ad un viaggio nella storia di Bruges attraverso i secoli, tra arte, architettura e testimonianze degli antichi splendori di qullo che fu un tempo il principale polo commerciale tra l'Europa del Nord e il Mediterraneo.
Dal Medioevo all'ottocentesco restyling urbano neogotico, un itinerario di 700 anni percorre le sale di uno dei palazzi più maestosi del cuore medievale della città, memoria tangibile di un passato glorioso che vide protagonisti i duchi di Borgogna e il prosperare di una fiorente civiltà.
Tra le mostre, da non perdere De Mena, Murillo, Zurbaran. Maestri del Barocco spagnolo, al Sint-Janshospitaal-Memlingmuseum fino al 6 ottobre 2019, un progetto oltre i confini in collaborazione con Luxemburg Musée National d'Histoire et d'Art che offre la rara opportunità di conoscere alcuni aspetti meno noti del Secolo d'oro dell'arte spagnola.
All'Arentshuis, bel palazzo settescentesco affacciato sul Dijver, con The Key to all Arts. Masters Drawings from the Bruges Print Room, il Gabinetto delle Stampe di Bruges mostra al pubblico in via eccezionale i delicatissimi disegni preparatori di diversi artisti come Frans Floris, Federico Zuccaro, Govert Flinck, Jacques Callot e Pierre Mignard.
Il Volkskundemuseum (Museo delle tradizioni popolari) fino al 29 settembre, presenta invece un'originale esposizione dedicata all'universo delle persone affette da demenza, parte di un più ampio sviluppato dala mueseo, e realizzata dagli allievi della Bruges Photo House (Accademia municipale di belle arti di Bruges, Educazione artistica part-time). Le sale del Museo del folklore trovano spazio in alcuni ospizi di carità del XVII restaurati. Si possono ancora vedere una farmacia, una drogheria e una pasticceria. Al piano superiore si può sperimentare come viveva un bambino dell'epoca.
Il Concertgebouw (Centro culturale e sala da concerti) è sede, nei mesi estivi, di una serie di manifestazioni ed eventi musicali, come Bruges Sounds Great ! Situato a Zand, su progetto di Paul Robbrecht e Hilde Daem è stato completato nel 2002 anno in cui Bruges è stata Capitale europea della cultura.
Alla scoperta della città di Van Eyck e dei Maestri fiamminghi su www.visitbruges.be
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