Il 15 ottobre
Musei e gallerie uniti per la Giornata del Contemporaneo

Preghiera per l'Europa, Emilio Isgrò
La Redazione
14/10/2016
Il 15 ottobre è la data scelta da AMACI (Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani) per la Giornata del Contemporaneo, manifestazione giunta alla dodicesima edizione e nata con l'intento di avvicinare il grande pubblico alle tendenze espressive del nostro tempo e includerlo nel processo di valorizzazione e conoscenza di un universo vivo, composito e sfuggente, affinchè sia stabilito un rapporto di reciprocità.
Per l'occasione, 24 Musei AMACI e circa mille istituzioni e gallerie distribuite sul territorio nazionale uniranno le forze e, facendo sistema, apriranno gratuitamente le porte per far circolare nuove idee, presentare artisti attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze.
Onorando una tradizione avviata nel 2006, i direttori dei musei associati si sono rivolti anche quest'anno ad un artista italiano di fama internazionale per la creazione di un’immagine rappresentativa dell'evento. All'invito questa volta ha risposto Emilio Isgrò che nello specifico ha dato voce alla sua Preghiera per l'Europa creando un'immagine dell'Unione che rimuove i confini attuali per estenderli idealmente ai paesi affacciati sul Mediterraneo. Realizzato dal maestro prima del referendum per la Brexit, con il senno di poi il manifesto risulta ancora più incisivo nel promuove con urgenza una riflessione sulle divisioni geografiche, politiche e culturali di cui vanno nutrendosi sentimenti nazionalisti e di chiusura individuale.
“Nessuno può illudersi che l’arte, da sola, possa cambiare l’universo ma certamente tocca agli artisti e alle formiche, cioè alle creature più fragili, esprimere quella forza oscura capace di mutare la disperazione in speranza" ha dichiarato Isgrò. "È quando cominciamo a pregare tutti insieme - artisti e formiche, religiosi, miscredenti e laici - che la preghiera diventa finalmente efficace. E il cielo si intenerisce”.
Unirsi e fare fronte comune è insomma un'azione costruttiva, ed è anche una lezione di cui la Giornata del Contemporaneo fa da sempre tesoro.
Per consultare il programma completo della Giornata, questo è il link.
Per l'occasione, 24 Musei AMACI e circa mille istituzioni e gallerie distribuite sul territorio nazionale uniranno le forze e, facendo sistema, apriranno gratuitamente le porte per far circolare nuove idee, presentare artisti attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze.
Onorando una tradizione avviata nel 2006, i direttori dei musei associati si sono rivolti anche quest'anno ad un artista italiano di fama internazionale per la creazione di un’immagine rappresentativa dell'evento. All'invito questa volta ha risposto Emilio Isgrò che nello specifico ha dato voce alla sua Preghiera per l'Europa creando un'immagine dell'Unione che rimuove i confini attuali per estenderli idealmente ai paesi affacciati sul Mediterraneo. Realizzato dal maestro prima del referendum per la Brexit, con il senno di poi il manifesto risulta ancora più incisivo nel promuove con urgenza una riflessione sulle divisioni geografiche, politiche e culturali di cui vanno nutrendosi sentimenti nazionalisti e di chiusura individuale.
“Nessuno può illudersi che l’arte, da sola, possa cambiare l’universo ma certamente tocca agli artisti e alle formiche, cioè alle creature più fragili, esprimere quella forza oscura capace di mutare la disperazione in speranza" ha dichiarato Isgrò. "È quando cominciamo a pregare tutti insieme - artisti e formiche, religiosi, miscredenti e laici - che la preghiera diventa finalmente efficace. E il cielo si intenerisce”.
Unirsi e fare fronte comune è insomma un'azione costruttiva, ed è anche una lezione di cui la Giornata del Contemporaneo fa da sempre tesoro.
Per consultare il programma completo della Giornata, questo è il link.
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