Paul Klee secondo Berggruen
Opera di Paul Klee
26/10/2006
Roma rende omaggio al celebre pittore tedesco Paul Klee, presso la Fondazione Memmo di Palazzo Ruspoli, nella centrale via del Corso, fino al 7 gennaio 2007, in una mostra curata da Olivier Berggruen (figlio minore di Heinz Berggruen), curatore associato dello Schirn Kunsthalle di Francoforte, che ha lavorato alla Sotheby’s di Londra, prima di curare numerose mostre museali tra cui: Matisse, Yves Klein e Ed Ruscha.
Nato a Berlino nel 1914, Heinz Berggruen emigrò negli Stati Uniti nel 1936. Si trasferì quindi a Parigi dove nel 1948 aprì una galleria d’arte, legando la sua lunga carriera al lavoro di artisti quali Picasso, Mirò, Matisse, Juan Gris. L’attenzione per Paul Klee, tuttavia, fu sempre speciale. Heinz Berggruen ha onorato questa passione collezionando opere dell’artista dalla metà degli anni 40. Nel 1973, ha donato 13 lavori di Klee al Musée National d’Art Moderne de Paris (oggi Centre George Pompidou) e, in seguito, 90 opere al Metropolitan Msueum of Art di New York. Un gruppo di opere è anche presente nella collezione del Museo Berggruen di Berlino. L’attuale mostra riunisce infatti lavori da questi tre musei e dalla collezione privata di Heinz Berggruen.
Quanto a Paul Klee (1879-1940), è certamente uno dei più amati artisti del XX secolo. Nato in Svizzera, viaggiò in Italia prima di ritornare a Berna (1902) dove si dedicò il lavoro di Kandinsky e dei suoi amici di Der Blaue Reiter così come dei cubisti e Delaunay. Un viaggio in Tunisia nel 1914 alimentò uno suo stile nutrito di forme astratte e rappresentazione simbolica: “voltando le spalle alla natura, ricavava i suoi soggetti dalla propria immaginazione, dalle sue reazioni al mondo che lo circondava, esperienze del passato intorno a lui, poesia, musica e cose botaniche e scientifiche – in sintesi, un mondo di fantasia, pieno d’ironia, bizzarria, e humor birichino tuttavia intrecciato, soprattutto verso la fine della sua vita, con la melanconia” (Sabine Rewald - curatore del Metropolitan Museum, New York).
La decade più prolifica della sua carriera iniziò nel 1920, quando si unì ai docenti del Bauhaus, la scuola d’arte rivoluzionaria in Weimar, producendo lavori anche legati agli argomenti dei suoi corsi. Famosi i cosiddetti “dipinti a gradazione di colore”, impregnati con un movimento andante dal chiaro allo scuro o dal primo piano allo sfondo. Negli ultimi anni della sua vita, gracile ed ammalato, creò gouaches e disegni con figure liriche, evanescenti, immaginarie, spesso angeli.
Paul Klee
13 ottobre 2006 –7 gennaio 2007
Fondazione Memmo - Palazzo Ruspoli
Roma, Via del Corso 418
Curatore: Olivier Berggruen
Curatore associato - Schirn Kunsthalle, Francoforte
Orari: Lunedì - chiuso (eccetto: 25 dic. & 1 gen.)
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.30
Venerdì e sabato dalle 10.00 alle 20.30
Info e prenotazioni: 06-6874704
www.fondazionememmo.com
Nato a Berlino nel 1914, Heinz Berggruen emigrò negli Stati Uniti nel 1936. Si trasferì quindi a Parigi dove nel 1948 aprì una galleria d’arte, legando la sua lunga carriera al lavoro di artisti quali Picasso, Mirò, Matisse, Juan Gris. L’attenzione per Paul Klee, tuttavia, fu sempre speciale. Heinz Berggruen ha onorato questa passione collezionando opere dell’artista dalla metà degli anni 40. Nel 1973, ha donato 13 lavori di Klee al Musée National d’Art Moderne de Paris (oggi Centre George Pompidou) e, in seguito, 90 opere al Metropolitan Msueum of Art di New York. Un gruppo di opere è anche presente nella collezione del Museo Berggruen di Berlino. L’attuale mostra riunisce infatti lavori da questi tre musei e dalla collezione privata di Heinz Berggruen.
Quanto a Paul Klee (1879-1940), è certamente uno dei più amati artisti del XX secolo. Nato in Svizzera, viaggiò in Italia prima di ritornare a Berna (1902) dove si dedicò il lavoro di Kandinsky e dei suoi amici di Der Blaue Reiter così come dei cubisti e Delaunay. Un viaggio in Tunisia nel 1914 alimentò uno suo stile nutrito di forme astratte e rappresentazione simbolica: “voltando le spalle alla natura, ricavava i suoi soggetti dalla propria immaginazione, dalle sue reazioni al mondo che lo circondava, esperienze del passato intorno a lui, poesia, musica e cose botaniche e scientifiche – in sintesi, un mondo di fantasia, pieno d’ironia, bizzarria, e humor birichino tuttavia intrecciato, soprattutto verso la fine della sua vita, con la melanconia” (Sabine Rewald - curatore del Metropolitan Museum, New York).
La decade più prolifica della sua carriera iniziò nel 1920, quando si unì ai docenti del Bauhaus, la scuola d’arte rivoluzionaria in Weimar, producendo lavori anche legati agli argomenti dei suoi corsi. Famosi i cosiddetti “dipinti a gradazione di colore”, impregnati con un movimento andante dal chiaro allo scuro o dal primo piano allo sfondo. Negli ultimi anni della sua vita, gracile ed ammalato, creò gouaches e disegni con figure liriche, evanescenti, immaginarie, spesso angeli.
Paul Klee
13 ottobre 2006 –7 gennaio 2007
Fondazione Memmo - Palazzo Ruspoli
Roma, Via del Corso 418
Curatore: Olivier Berggruen
Curatore associato - Schirn Kunsthalle, Francoforte
Orari: Lunedì - chiuso (eccetto: 25 dic. & 1 gen.)
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.30
Venerdì e sabato dalle 10.00 alle 20.30
Info e prenotazioni: 06-6874704
www.fondazionememmo.com
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Torino | A Torino fino al 12 gennaio 2025
Gentileschi e Van Dyck, alle Gallerie d’Italia un confronto tra capolavori
-
I programmi da non perdere dal 2 all’8 dicembre
La settimana dell’arte in tv, dalla Roma di Raffaello ad Artissima 2024
-
Roma | Dal 7 dicembre a Palazzo Chigi di Ariccia
Bernini e la pittura del Seicento, una storia da riscoprire
-
Milano | Dal 15 febbraio a Palazzo Reale
A Milano tutto Casorati in 100 opere
-
Roma | A Roma dal 6 dicembre al 16 febbraio
Un ritrattista alla corte romana. Carlo Maratti in mostra a Palazzo Barberini
-
Cuneo | Dal 30 novembre al 30 marzo presso il Complesso Monumentale di San Francesco
Da Roma a Cuneo con Canaletto, Van Wittel, Bellotto. Il Gran teatro delle città va in scena in una mostra