Pop Art Italia

Opera Pop Art
 

12/04/2005

“Quanti anni contenevano gli anni sessanta? Forse quindici.1957-1972. Prima era tutto anni Quaranta, e dopo un breve terrain vague gli anni Ottanta cominciavano nel 1976, per continuare fino ad oggi. Gli anni Novanta verranno chiamati Mese Novanta,  per la loro mancanza di cose da ricordare”. Alan Jones

La Pop Art, fenomeno artistico tra i più noti e celebrati, riconosciuto all’unanimità come movimento di ambito culturale anglosassone e statunitense, si scopre europeo. E’ indubbio che i semi di questa corrente abbiano avuto il loro luogo privilegiato nella cultura inglese dei primi anni Cinquanta, per avere poi la massima caratterizzazione negli States: ma è altrettanto indiscutibile che anche nell’Europa continentale ci siano state esperienze significative tali da richiedere un’approfondita  rilettura storica.

A rivendicare la diffusione europea del movimento, la mostra in programma dal 17 aprile 2005 nelle sedi espositive della Palazzina dei Giardini e di Palazzo Santa Margherita a Modena.
“POP ART ITALIA 1958-1968”, curata da Walter Guadagnini, in collaborazione con Luca Massimo Barbero, si incentra sulla storia e sui protagonisti della Pop Art italiana e diviene il seguito ideale di “POP ART UK, British Pop Art 1956-1972”, esposizione ospitata con successo sempre nella Galleria Civica.

Trenta artisti e più di cento opere ricostruiscono le vicende e il clima che  durante gli anni Sessanta hanno dato vita a una "via italiana", autonoma e originale, del linguaggio Pop.
Si parte da precursori come Mimmo Rotella ed Enrico Baj, per arrivare fino ai grandi protagonisti della stagione romana come Mario Schifano, Franco Angeli, e Tano Festa, sfiorando le opere di Cesare Tacchi, Umberto Bignardi, Giosetta Fioroni, Sergio Lombardo, Renato Mambor, Fabio Mauri, Mario Ceroli.

Accanto a questi nomi, va ricordato poi il gruppo milanese, vicino allo Studio Marconi, tra i quali spiccano i nomi di Valerio Adami, Emilio Tadini e Lucio Del Pezzo. E ancora la cosiddetta “Scuola di Pistoia”, che ha avuto la sua figura di punta in Gianni Ruffi; e figure anomale ma significative come quelle del toscano Alberto Moretti, del milanese Silvio Pasotti, del bolognese Concetto Pozzati, tutti in diverso modo testimoni di un cambiamento fondamentale nella storia e nel costume dell’Italia del dopoguerra.

Saranno presentate inoltre le opere di quegli artisti che frequentarono la Pop Art solo per una stagione del proprio percorso creativo. Si tratta di artisti come Domenico Gnoli, Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Aldo Mondino, Pino Pascali, artisti più noti nell’arte italiana della metà del Novecento, figure esplose come icone del mondo artistico contemporaneo.

POP ART ITALIA 1958-1968
Dal 17 aprile 2005 al 3 luglio 2005
Modena, Galleria Civica 
Sedi Sala Grande e Sale Nuove, Palazzo S.ta Margherita
c.so Canalgrande 103
Palazzina dei Giardini
c.so Canalgrande, Modena
Orari da martedì a venerdì 11-13; 16,00 - 19,00
sabato, domenica e festivi 10,00 – 19,00
Chiuso il lunedì
Ingresso € 5,00, ridotto € 2,50