PRIVATE
09/06/2003
Dal 6 giugno fino al 20 giugno 2003 nelle sale di Palazzo Pesaro Papafava a Venezia PRIVATE a cura di Natasha Bordiglia.
E’ possibile riconoscere la forte esplosione e diffusione di una sensibilità artistica connotata da un irruzione del sociale nel mondo dell’arte: le mostre da vari anni mettono a fuoco tematiche di gruppo, di appartenenza geografica e di genere. PRIVATE vuole tracciare un altro percorso possibile. Le azioni degli artisti presenti in questa esposizione non rappresentano un’appropriazione di una porzione del mondo reale (il sociale), ma sono individuali penetrazioni di quel mondo. L’intimità sembra essere attualmente l’unico spazio in cui l’arte possa essere ancora libera e partecipe di quel limbo diafano posto tra realtà e immaginazione. PRIVATE quindi inteso come mondo intimo non ripiegato in se stesso ma in esplosione.
PRIVATE presenta lavori scelti appositamente per lo spazio espositivo. Ogni autore, attraverso i differenti strumenti della comunicazione contemporanea - dalla pittura alla scultura, dall’installazione alla performance, dal video alla fotografia - concorre a tracciare l’idea stessa della mostra.
Otto gli artisti chiamati a lavorare: Michele Arzenton, Elisabetta Di Maggio, Marco Ferraris, Augusto Maurandi, Elisa Pavan, Laura Romero, Giancarlo Scagnolari, Anita Sieff.
PRIVATE inaugura il progetto ONE SPACE MANY USE promosso dall’associazione culturale diip che avrà luogo a Venezia dall’inizio di giugno alla fine di settembre
ONE SPACE MANY USE utilizza Palazzo Pesaro Papafava, uno stupendo Palazzo veneziano, come luogo per quattro diverse esposizioni d’arte. In questa prospettiva lo spazio diventa un laboratorio concettuale in cui l’antico palazzo è la piattaforma comune di creazione collettiva.
La possibilità di usufruire di uno spazio di tale importanza artistica durante i mesi cruciali della Biennale ha spinto la curatrice del progetto, Natasha Bordiglia, a pensare ad un ciclo di mostre che coinvolge i quattro angoli dell’Europa: Sud – Nord – Ovest – Est, ospitando non solo artisti ma anche curatori stranieri. Il progetto O.S.M.U. gode della collaborazione dell’Ambasciata Francese e dell’Ambasciata Norvegese.
Ufficio Stampa: Rita Erster tel.+39 347 13 92 605
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