Sculture romane a confronto

I Bronzi dorati di Cartoceto a Pergola
 

20/09/2002

È aperta fino al prossimo 3 novembre, al Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola, la mostra "Bronzi e Marmi della Flaminia: sculture romane a confronto", organizzata dal comune di Pergola, dalla Provincia di Pesaro e Urbino e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Regione Marche. L'esposizione rappresenta l'evento principale di Archeoprovincia, un importante progetto teso alla valorizzazione del patrimonio archeologico del pesarese, e ha come nucleo portante la scultura romana delle città situate sull’asse dell’antica Via Flaminia, fatta costruire nel 220 a.C. dal censore Caio Flaminio. Oltre ad essere una grande via di transito per uomini e merci, la Flaminia divenne il principale collegamento di Roma con Rimini, passando attraverso il territorio degli Umbri e dei Galli e divenendo un importante crocevia di scambi culturali e artistici, come testimoniano le sculture e le statue raccolte nella mostra. In primo piano il celebre gruppo equestre dei Bronzi Dorati di Cartoceto che sono le opere d’arte di più antico rinvenimento non solo tra quelle esposte, ma anche rispetto a quasi tutte le altre note nello stesso vasto territorio. Appartengono, infatti, all’inizio della seconda metà del I secolo a.C. Oltre ai Bronzi Dorati di Pergola sono esposte più di trenta opere in bronzo e in marmo, tutti capolavori di grande pregio artistico e indiscutibile valore storico, provenienti da collezioni e musei di Marche, Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Città del Vaticano. Nucleo tematico ricorrente nelle varie opere, quello della divinità, tipico della civiltà romana, politeistica e votata al culto del sacro: raffigurazioni celebrative di dei e di dee si alternano a immagini “fisiognomiche” di principi e imperatori, che attingono dal filone ritrattistico proveniente dal mondo greco. Gli influssi stilistici della grande tradizione greca, classica o ellenistica, sono chiaramente visibili nella maggior parte delle sculture e dei ritratti in esposizione. Fra le opere in bronzo più prestigiose del territorio provinciale si distingue il famoso Idolino di Pesaro, una finissima statua di adolescente, probabile arredo di una dimora signorile di età romana, prestato dal Museo Archeologico di Firenze insieme alla sua base cinquecentesca. Da Fano, dove sorgeva l’antico fanum (santuario) della Dea Fortuna, provengono testimonianze scultoree di alto livello qualitativo, come la piccola statua della Fortuna e il torso di giovane in nudità eroica. Segni del culto celebrativo, imperiale e privato, sono presenti anche nei più modesti centri dell’entroterra. Da Fossombrone (Forum Sempronii) provengono due ritratti, uno femminile d’età costantiniana e uno dell’imperatore Adriano, mentre è della zona dell’antica Tuficum, presso Albacina di Fabriano, una testa-ritratto maschile in bronzo (metà del III sec. d.C.). Orario: 9.30/12.30 – 15.30/19.30; chiuso il lunedì. Tariffe: intera €5,00 – ridotta €3,00/€2,00. Tel. 0721/73 40 90 (Segreteria Mostra).

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