Servizi aggiuntivi e sponsorizzazioni

Courtesy of Galleria Borghese | Galleria Borghese
 

21/01/2001

Servizi aggiuntivi gestiti in "outsourcing", cioè dall'esterno. In quale modo vengono attribuiti gli incarichi? "Gli incarichi sono attribuiti a norma di legge attraverso delle gare, il cui bando viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea e poi sulla Gazzetta Italiana, e che sono decise secondo i quozienti della maggiore offerta dal punto di vista economico e della qualità" Quanto è impegnativa una carica direzionale all’interno di un museo così particolare? "E’ molto gravoso. Sempre a causa del discorso sicurezza nella Galleria Borghese la zona uffici, situata al primo piano, può essere accessibile al massimo a venti persone, il personale interno è necessariamente ridotto a dieci persone. Si può comprendere quale sia l'impegno che dobbiamo affrontare rispetto al numero esiguo delle persone" In Italia, attualmente nella gestione di un museo è possibile accostare la figura del Sovrintendente o del direttore a quella del "curator", propria del modello internazionale? "In Italia nel passato la figura del direttore incaricata dal Sovrintendente, veniva a incarnare tutte le figure, anche quella del responsabile di settore. Oggi l’attività principale di un museo non è più quella pacifica dello studio come in passato, e diventa sempre più complicata sia sul piano amministrativo che nell’organizzazione del personale. Fortunatamente esistono figure professionali emerse da poco tempo, come gli assistenti museali, che sono elementi preziosi perché contribuiscono alla qualità del servizio. Sarebbe impossibile per la Galleria Borghese che il direttore si occupasse di tutto il museo sia a livello amministrativo che a livello scientifico. Il responsabile della procedura amministrativa è il sovrintendente. Per quello che riguarda l’aspetto scientifico ci sono due funzionari o 'curator' che si occupano dell’arte dal Cinquecento sino ai primi dell’Ottocento" Villa Borghese è il Parco dei Musei per la presenza non solo della Galleria Borghese, ma anche del Museo Etrusco di Villa Giulia e della Galleria Nazionale di Arte Moderna. Un enorme centro culturale immerso nel cuore della capitale. Esistono progetti comuni o trasversali a queste tre realtà? "All’inizio della riapertura del ’97 furono ipotizzati dei progetti legati a visite e prenotazioni, che sono poi falliti. Per realizzare un progetto articolato il pubblico dovrebbe essere messo in condizione di poter accedere ai musei sfruttando dei collegamenti, delle navette. Il Comune fece uno sforzo nel momento dell’inaugurazione del museo, questo rientrava nel clima complessivo della festa per salutare il ritorno di un museo così importante, però non riuscì a risolvere in maniera decisiva il problema"