Un eccentrico architetto

Soane's Museum
 

19/07/2001

Soane nacque nel Berkshire nel 1753, figlio più giovane di un muratore. All’età di quindici anni divenne allievo dell’architetto George Dance e si trasferì a Londra dove si iscrisse ai corsi della Royal Academy. Brillante studente, vinse una borsa di studio per trascorrere due anni in Italia. Ci trascorse molto più tempo. Fu rapito dalla bellezza delle città, in particolar modo da Roma, e incantato dalle maestose rovine classiche. Volle visitare personalmente i siti archeologici più interessanti, approfondire la conoscenza della letteratura artistica d’età romana (Vitruvio) e rinascimentale (Serlio). Si accostò con deferenza all’opera di Andrea Palladio e fu rapito dalle invenzioni di Giovan Battista Piranesi, facendosi anche lui promotore di una versione del neoclassicismo anticonvenzionale e vivacemente inventiva, non senza concessioni alle mode “alternative” (medievalismo, etruscologia, egittologia). Nel 1780 tornò in patria e subito dimostrò il suo talento e la sua determinazione, vincendo il concorso per la Banca d’Inghilterra: trattandosi di una ristrutturazione, vincolata ad esigenze tecniche e funzionali, egli adottò soluzioni stilistiche diverse, lasciando impronte barocche nelle pareti esterne dell’edificio e adeguando invece gli interni al gusto neoclassico. Si sposò ed ebbe due figli, George e John, e nel 1792 comprò e ricostruì il n. 12 di Lincoln’s Inn Fields, casa e studio allo stesso tempo. Architetto ormai affermato, orientato a contaminare lo stile neoclassico più puro (dilagante in Inghilterra) con elementi pittoreschi o esotici, nel 1813 acquistò la casa attigua alla sua, destinando alcuni vani a museo. Era stato frattanto nominato professore di architettura alla Royal Academy e riteneva doveroso mostrare ai giovani studenti le bellezze riportate dall’Italia, educatrici e ispiratrici, modelli da imitare. Dopo la morte dell’amatissima moglie nel 1815 Soane visse da solo, impegnato ad aggiungere pezzi alla collezione e a risistemarne la disposizione. Nel 1823 comprò e ricostruì una terza casa, il n. 14 di Lincoln’s Inn Fields. Affittò i piani superiori ma utilizzò l’interrato per estendere il suo museo. Le facciate delle tre case costituiscono ancor oggi una unità simmetrica. Il museo, aperto al pubblico negli ultimi anni di vita dell’architetto, lasciava le porte chiuse nelle giornate “umide o piovose”, tanto frequenti a Londra.

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