Troppi artisti uomini, il portale vuole bilanciare i generi

Wikipedia femminista riscrive la storia dell'arte

ArtAndFeminism Edit-a-thon
 

E.B.

25/02/2014

Già da anni gli studi sull'utenza di Wikipedia hanno messo in evidenza una netta disparità di genere: nel 2010 la Wikimedia Foundation aveva notato che meno del 13% dei suoi partecipanti era rappresentato da donne, forse per una loro minore disponibilità di tempo, o più probabilmente per un diverso approccio ai rapporti sociali e alla sfera pubblica.
Gli effetti di questo scarso coinvolgimento si sono tradotti negli anni in una bassissima presenza di voci legate a figure femminili, non solo nella storia e nella scienza, ma anche nell'arte.

Per sopperire a questa mancanza, l'enciclopedia online fondata da Jimmy Wales ha lanciato la campagna ArtAndFeminism Edit-a-thon, con un calendario di eventi che riuniranno gruppi di lavoro allo scopo di confrontarsi e inserire profili, descrizioni e notizie sulla vita e sulle opere di molte protagoniste del mondo artistico. 

In occasione del primo appuntamento, tenutosi il 1° febbraio 2014 presso l'Eyebeam Art and Technology Center di New York e in 30 altre sedi (inclusa Firenze), oltre 650 persone si sono incontrate per dare forma scritta a temi relativi al femminismo e alla cultura. A fine giornata era già possibile trovare oltre 100 articoli nuovi, e più di 80 editati, sul movimento modernista femminile australiano, su pittrici americane e colombiane, e su dibattiti legati alla questione di genere.

Tra le 78 voci italiane che ad oggi compaiono nell'enciclopedia emergono diversi nomi di rilievo, da Artemisia Gentileschi a Vanessa Beecroft, da Emma Ciardi a Bice Lazzari, ma soprattutto la grande Carla Accardi, importante esponente dell'astrattismo scomparsa lo scorso 23 febbraio.

Il prossimo edit-a-thon è programmato per domenica 30 marzo 2014 al National Museum of Women in the Arts, ma sarà possibile partecipare anche attraverso il web e da Twitter con l'hashtag #WIA14.


Consulta anche:
L'arte al femminile