Collezioni mai viste e nuove sale per la casa museo milanese
Al Poldi Pezzoli “L’Arte merita più spazio”
Courtesy Museo Poldi Pezzoli |
La Nuova Galleria dei Ritratti. Museo Poldi Pezzoli, Milano
Francesca Grego
24/11/2017
Milano - Il Museo Poldi Pezzoli si rinnova. Da oggi, nuove opere e nuove sale vanno ad arricchire l’offerta della prestigiosa casa museo milanese.
Ai mirabili dipinti che popolano una delle più preziose pinacoteche della Penisola - da Sandro Botticelli a Francisco Hayez, da Andrea Mantegna a Canaletto, fino all’iconico Ritratto di dama di Antonio Pollaiolo – si aggiungono ora tre collezioni di grande valore storico-artistico, che ampliano il raggio d’azione del Museo con reperti archeologici e pregevoli esemplari di arti applicate.
Ad accoglierli, nuovi ambienti collegati al Salone Dorato, nucleo storico del percorso espositivo, attraverso uno scenografico corridoio, che guida i visitatori fino alla Galleria dei Ritratti.
“Si tratta della realizzazione di un sogno e insieme della risposta a lungo attesa ad una necessità che nasce dal desiderio di rispettare le volontà testamentarie di Gian Giacomo Poldi Pezzoli”, afferma la direttrice Annalisa Zanni: “Già più di centotrent’anni fa, egli chiedeva di continuare ad arricchire il patrimonio artistico da lui donato alla città, con altre opere sia antiche che moderne. Idea questa davvero lungimirante e visionaria, ma che non teneva conto degli spazi che sarebbero stati necessari per la realizzazione del progetto, al quale il nobile collezionista milanese teneva moltissimo.”
Andiamo a scoprire nel dettaglio le novità che il pubblico avrà l’opportunità di apprezzare già da domani.
Per cominciare, un’eccezionale collezione di orologi da persona, che sfida per qualità e ampiezza le analoghe raccolte del Louvre, del Metropolitan Museum of Art di New York e Musée d’art et d’histoire di Ginevra: una panoramica sull’evoluzione tecnica e artistica dell’orologio dal Cinquecento al Novecento e una straordinaria carrellata di decori.
Dalle raccolte di Rossella Necchi-Rizzi e Orazio Caradente, arriva invece un importante nucleo di ceramiche apule del IV e III secolo a.C.: echi di storie antiche, ma anche importanti documenti delle tendenze del collezionismo aristocratico e borghese nell’Europa tra Ottocento e Novecento.
Nella Galleria dei Ritratti, infine, i volti delle celebrità del XVII e del XVIII secolo dialogano con preziose ceramiche dello stesso periodo, appartenute a Guido e Mariuccia Zerilli-Marimò.
Pezzi di notevole rilievo rappresentano tutte le principali manifatture europee del Settecento, l’epoca d’oro della porcellana. Nel percorso spiccano le opere realizzate a Meissen, a partire da tre bellissimi vasi bianchi donati nel 1725 da Augusto II di Sassonia a Vittorio Amedeo II di Sardegna.
Nei nuovi spazi anche singole opere recentemente acquisite possono finalmente integrarsi con le collezioni preesistenti. È il caso di A contatto di Omar Galliani, donata dall’artista nel 2011 ed esempio delle feconde relazioni che l’arte contemporanea può stabilire con quella del passato.
E per mostrare a tutti il volto inedito del museo, da gennaio 2018 prenderà il via una rassegna a cadenza trimestrale dedicata alle nuove raccolte, con un ricco calendario di iniziative e approfondimenti intorno alle arti applicate e al tema del collezionismo.
Ai mirabili dipinti che popolano una delle più preziose pinacoteche della Penisola - da Sandro Botticelli a Francisco Hayez, da Andrea Mantegna a Canaletto, fino all’iconico Ritratto di dama di Antonio Pollaiolo – si aggiungono ora tre collezioni di grande valore storico-artistico, che ampliano il raggio d’azione del Museo con reperti archeologici e pregevoli esemplari di arti applicate.
Ad accoglierli, nuovi ambienti collegati al Salone Dorato, nucleo storico del percorso espositivo, attraverso uno scenografico corridoio, che guida i visitatori fino alla Galleria dei Ritratti.
“Si tratta della realizzazione di un sogno e insieme della risposta a lungo attesa ad una necessità che nasce dal desiderio di rispettare le volontà testamentarie di Gian Giacomo Poldi Pezzoli”, afferma la direttrice Annalisa Zanni: “Già più di centotrent’anni fa, egli chiedeva di continuare ad arricchire il patrimonio artistico da lui donato alla città, con altre opere sia antiche che moderne. Idea questa davvero lungimirante e visionaria, ma che non teneva conto degli spazi che sarebbero stati necessari per la realizzazione del progetto, al quale il nobile collezionista milanese teneva moltissimo.”
Andiamo a scoprire nel dettaglio le novità che il pubblico avrà l’opportunità di apprezzare già da domani.
Per cominciare, un’eccezionale collezione di orologi da persona, che sfida per qualità e ampiezza le analoghe raccolte del Louvre, del Metropolitan Museum of Art di New York e Musée d’art et d’histoire di Ginevra: una panoramica sull’evoluzione tecnica e artistica dell’orologio dal Cinquecento al Novecento e una straordinaria carrellata di decori.
Dalle raccolte di Rossella Necchi-Rizzi e Orazio Caradente, arriva invece un importante nucleo di ceramiche apule del IV e III secolo a.C.: echi di storie antiche, ma anche importanti documenti delle tendenze del collezionismo aristocratico e borghese nell’Europa tra Ottocento e Novecento.
Nella Galleria dei Ritratti, infine, i volti delle celebrità del XVII e del XVIII secolo dialogano con preziose ceramiche dello stesso periodo, appartenute a Guido e Mariuccia Zerilli-Marimò.
Pezzi di notevole rilievo rappresentano tutte le principali manifatture europee del Settecento, l’epoca d’oro della porcellana. Nel percorso spiccano le opere realizzate a Meissen, a partire da tre bellissimi vasi bianchi donati nel 1725 da Augusto II di Sassonia a Vittorio Amedeo II di Sardegna.
Nei nuovi spazi anche singole opere recentemente acquisite possono finalmente integrarsi con le collezioni preesistenti. È il caso di A contatto di Omar Galliani, donata dall’artista nel 2011 ed esempio delle feconde relazioni che l’arte contemporanea può stabilire con quella del passato.
E per mostrare a tutti il volto inedito del museo, da gennaio 2018 prenderà il via una rassegna a cadenza trimestrale dedicata alle nuove raccolte, con un ricco calendario di iniziative e approfondimenti intorno alle arti applicate e al tema del collezionismo.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Firenze | Dal 14 marzo 2026
Rothko a Firenze, la grande mostra di Palazzo Strozzi
-
Milano | Dal 27 febbraio a Milano
La Belle Époque secondo Troubetzkoy, lo scultore impressionista (e vegetariano)
-
Mondo | A Madrid dal 25 novembre al 1° marzo
Il Museo del Prado "riscopre" Anton Raphael Mengs
-
Firenze | Uno spazio rinnovato per l’opera iconica dell’arte etrusca
Riapre la sala della Chimera. Al Museo Archeologico Nazionale di Firenze un’esperienza immersiva tra teatralità e contemplazione
-
Mondo | Dal 5 dicembre al 3 maggio
Arts of the Earth: Bilbao immagina il museo del futuro
-
Roma | Restauro e valorizzazione per il sito archeologico romano
Nuova vita al Mausoleo di Sant’Elena e alle Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro