Dal 27 marzo

Apre le porte il Museo delle Culture di Milano

MUDEC
 

Ludovica Sanfelice

26/03/2015

Milano - 15 anni di lavoro, 30 milioni di euro investiti. Per il Museo delle Culture di Milano l’attesa è stata lunga e costellata di difficoltà e polemiche, ultima delle quali la sconfessione del progetto architettonico da parte di David Chipperfield che ha diffidato il Comune dall’utilizzare il nome del suo studio principalmente a causa di una disputa relativa alla pavimentazione, cambiata in corso d’opera per ragioni economiche.

Mettendo da parte l’imbarazzo però, l’assessore alla Cultura, Filippo del Corno, si unisce a Marina Pugliese, Direttore del Polo, e a Natalina Costa, Amministratore Delegato 24 ORE Cultura, per presentare finalmente il nuovo museo ai milanesi e discutere gli aspetti più felici di un’idea nata lontano nel tempo e a lungo rincorsa, ma particolarmente attuale nell’anno dell’EXPO.

Nell’area ex Ansaldo infatti sorge oggi un luogo in cui fabbricare inclusione attraverso la divulgazione, uno spazio che testimonia la presenza delle diverse identità che popolano Milano e che individua nella contaminazione e nello scambio i suoi valori essenziali, insieme alla pace.

Quella del MUDEC si presenta come una strada sperimentale sotto diversi profili a partire dai vertici. Una governance mista - la prima in Italia - tra pubblico e privato è in questo caso il modello di sostenibilità adottato e prevede che 24 Ore Cultura sia responsabile della parte espositiva e della gestione dei servizi di accoglienza e intrattenimento, mentre la collezione permanente sia di pertinenza del Comune di Milano insieme alla direzione scientifica, la conservazione, la valorizzazione del patrimonio e il coordinamento delle attività del Forum delle Culture.

L’apertura del museo, che accoglierà i visitatori dal 27 marzo, avverrà formalmente in due tappe dando la precedenza alle esposizioni temporanee che si inseriscono nel palinsesto di Expo in città. Si tratta di due mostre sensibilmente legate ai temi dell’esposizione universale per diverse ragioni.

Partendo da “Mondi a Milano”, il pubblico verrà accompagnato alla scoperta delle capacità di relazionarsi con importanti appuntamenti (come le Expo) che la città ha maturato nel tempo. “Africa” invece esporrà manufatti provenienti dal continente nero esplorandone gli aspetti estetici ma soprattutto valorizzandone i significati nell’ambito delle strutture sociali e religiose che caratterizzano i paesi animisti attraverso un suggestivo allestimento (buio e animato dai suoni degli animali) che condurrà tutti nella Terra degli spiriti.

La seconda tappa dell'apertura riguarderà invece l'esposizione permanente che su appuntamento è già accessibile con visite guidate.


Per approfondimenti:
SCHEDA della mostra "Mondi a Milano"
SCHEDA della mostra "Africa. La terra degli spiriti"
Guida d'arte di Milano

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