Le gallerie fiorentine protagoniste di due mostre a Pechino e a Shanghai
I capolavori degli Uffizi volano in Cina
Agnolo Bronzino, Bottega, Ritratto di Cosimo I Granduca di Toscana, Olio su tavola, post 1540
Samantha De Martin
03/05/2023
Mondo - C’è il volto in blu di Chagall e la sagoma austera di Giorgio Morandi che si dipinge asciutto come una delle sue nature morte. In un geniale trompe-l’oeil Nicola van Houbraken sembra invece squarciare la tela e uscire dal quadro, mentre Giacomo Balla ammicca al pubblico con il suo Autocaffè. Sono solo alcuni dei protagonisti del doppio appuntamento che vede coinvolti gli Uffizi in Cina.
Due mostre, attualmente in corso a Shanghai e a Pechino, invitano il pubblico cinese a scoprire i dipinti delle collezioni delle gallerie fiorentine. Si comincia da Shanghai dove al Bund One Art Museum fino al 27 agosto è in corso Botticelli e il Rinascimento, l’esposizione che abbraccia una selezione di dipinti dei maestri fiorentini del Quattrocento. Quattro capitoli - "Firenze e il Rinascimento: città famose e famiglie potenti", "Palazzi e decorazioni nel Rinascimento", "Il Rinascimento e l'antica civiltà" e "Botticelli e gli artisti fiorentini nel Rinascimento" - abbracciano opere come Pallade e il Centauro, simbolica della cultura al tempo di Lorenzo il Magnifico di Botticelli accanto al Ritratto di giovane di Filippo Lippi, la Maria Maddalena del Perugino, la Venere di Lorenzo di Credi, e l'Adorazione dei Magi di Cosimo Rosselli.
Diego Rodriguez de Silva y Velázquez, Autoritratto, Olio su tela, 1643 ca
Molti di questi lavori provengono dai depositi degli Uffizi e non sono normalmente visibili al pubblico.
Fino al 10 settembre, invece, il National Museum of China di Pechino sarà la sede di Capolavori dell'autoritratto dalla collezione delle Gallerie degli Uffizi, 50 dipinti dal Rinascimento ad oggi, usciti dal pennello di maestri come Raffaello, Rubens, Rembrandt, ma anche di Ingres, Yayoi Kusama e Cai Guo-Qiang. Spaziando dal XVI al XXI secolo, le opere esposte a Pechino seguono l'evoluzione dello stile e della mentalità degli artisti, facendo comprendere al pubblico il genere dell'autoritratto nella storia della pittura. Il percorso permette agli artisti di raccontarsi e descrivere attraverso il proprio sguardo l’epoca nella quale hanno vissuto.
Pieter Paul Rubens, Autoritratto, Olio su tavola, 1623 post
“Le due mostre – commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – sono frutto della vera sinergia tra le squadre curatoriali dei due musei cinesi e le Gallerie degli Uffizi, e si incentrano su due temi importantissimi della nostra cultura. Da un lato dipinti di Botticelli e dei comprimari del Rinascimento a Firenze, dall’altro il fenomeno dell’autoritratto con un’antologia di opere dalle collezioni degli Uffizi, la più importante e antica al mondo”.
Le due esposizioni sono il frutto di una collaborazione tra i due musei cinesi e le Gallerie degli Uffizi, con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Pechino, del Consolato Generale d’Italia a Shanghai e degli Istituti Italiani di Cultura di Pechino e Shanghai.
Due mostre, attualmente in corso a Shanghai e a Pechino, invitano il pubblico cinese a scoprire i dipinti delle collezioni delle gallerie fiorentine. Si comincia da Shanghai dove al Bund One Art Museum fino al 27 agosto è in corso Botticelli e il Rinascimento, l’esposizione che abbraccia una selezione di dipinti dei maestri fiorentini del Quattrocento. Quattro capitoli - "Firenze e il Rinascimento: città famose e famiglie potenti", "Palazzi e decorazioni nel Rinascimento", "Il Rinascimento e l'antica civiltà" e "Botticelli e gli artisti fiorentini nel Rinascimento" - abbracciano opere come Pallade e il Centauro, simbolica della cultura al tempo di Lorenzo il Magnifico di Botticelli accanto al Ritratto di giovane di Filippo Lippi, la Maria Maddalena del Perugino, la Venere di Lorenzo di Credi, e l'Adorazione dei Magi di Cosimo Rosselli.
Diego Rodriguez de Silva y Velázquez, Autoritratto, Olio su tela, 1643 ca
Molti di questi lavori provengono dai depositi degli Uffizi e non sono normalmente visibili al pubblico.
Fino al 10 settembre, invece, il National Museum of China di Pechino sarà la sede di Capolavori dell'autoritratto dalla collezione delle Gallerie degli Uffizi, 50 dipinti dal Rinascimento ad oggi, usciti dal pennello di maestri come Raffaello, Rubens, Rembrandt, ma anche di Ingres, Yayoi Kusama e Cai Guo-Qiang. Spaziando dal XVI al XXI secolo, le opere esposte a Pechino seguono l'evoluzione dello stile e della mentalità degli artisti, facendo comprendere al pubblico il genere dell'autoritratto nella storia della pittura. Il percorso permette agli artisti di raccontarsi e descrivere attraverso il proprio sguardo l’epoca nella quale hanno vissuto.
Pieter Paul Rubens, Autoritratto, Olio su tavola, 1623 post
“Le due mostre – commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – sono frutto della vera sinergia tra le squadre curatoriali dei due musei cinesi e le Gallerie degli Uffizi, e si incentrano su due temi importantissimi della nostra cultura. Da un lato dipinti di Botticelli e dei comprimari del Rinascimento a Firenze, dall’altro il fenomeno dell’autoritratto con un’antologia di opere dalle collezioni degli Uffizi, la più importante e antica al mondo”.
Le due esposizioni sono il frutto di una collaborazione tra i due musei cinesi e le Gallerie degli Uffizi, con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Pechino, del Consolato Generale d’Italia a Shanghai e degli Istituti Italiani di Cultura di Pechino e Shanghai.
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