In mostra dal 16 febbraio 25 opere preziose

Il disegno di Raffaello. La National Gallery di Washington per i 500 anni del Divin Pittore

Raffaello Sanzio, Ritratto di Bindo Altoviti, 1515 circa. Olio su tela. Samuel H Cress Collection, National Gallery of Art, Washington
 

Francesca Grego

27/01/2020

Mondo - Pittore, architetto, uomo di relazioni, capo di una bottega organizzata per produrre arazzi e decorazioni di ogni tipo: sono tanti i talenti di Raffaello, il gigante del Rinascimento protagonista del 2020 nelle agende dei più importanti musei del mondo. Ma a volte dimentichiamo la straordinaria abilità nel disegno, alla base di ogni suo lavoro. A ricordarcela ci pensa Raphael and His Circle, la mostra organizzata dalla National Gallery of Art di Washington per i 500 anni dalla morte del maestro urbinate. Dal 16 febbraio il museo statunitense presenterà 25 preziosi disegni e incisioni, esempi del virtuosismo del Sanzio nonché della straordinaria influenza che fu in grado di esercitare sull'estetica, il gusto e le pratiche artistiche del suo secolo e oltre.

Al centro del progetto ci sono quattro grandi opere autografe: il disegno preparatorio per il dipinto di San Giorgio e il drago, il cartone per la Madonna col Bambino e San Giovannino del Louvre, noto ai più come la Bella Giardiniera, una dettagliata rappresentazione a penna, inchiostro e carboncino dei Profeti Osea e Giona e un famoso studio per gli affreschi di Santa Maria della Pace a Roma. Attorno a queste si dispongono disegni di stretti collaboratori e seguaci del Divin Pittore, da Perin del Vaga a Giulio Romano e Polidoro da Caravaggio, più una serie di incisioni che danno la misura del successo raggiunto da Raffaello mentre era ancora in vita. Le opere grafiche, infatti, erano allora un formidabile veicolo per far viaggiare in tutta Europa le immagini più attese o amate dal pubblico e dai cultori.

A coronare il percorso, naturalmente, saranno i cinque capolavori dell'artista conservati alla National Gallery di Washington: la piccola Madonna Cowper, San Giorgio e il drago, la Madonna Niccolini-Cowper, la Madonna Alba e il Ritratto di Bindo Altoviti, insieme il più ampio e pregevole nucleo di dipinti di Raffaello fuori dall'Europa. Opere che ben rappresentano un decennio cruciale nella carriera dal Sanzio, ma capaci anche di mostrare al meglio gli step successivi a quello del disegno, che unito al tocco del pennello si trasforma in un miracolo di armonia.

Curata da Jonathan Bober, Raphael and His Circle sarà in calendario alla National Gallery of Art di Washington dal 16 febbraio al 14 giugno.

Leggi anche:
• Raffaello superstar alle scuderie del Quirinale con 200 capolavori
• Raffaello a Londra: un grande progetto per la National Gallery
• Le Marche celebrano Raffaello: tutti gli appuntamenti
• Raffaello 500. Debutta nelle Marche la mostra impossibile
• Dalle origini al mito: a casa di Raffaello per un'esperienza multimediale
• Da ottobre Raffaello e gli amici di Urbino
• Le Stanze di Raffaello sotto una nuova luce