A Parigi dal 3 ottobre al 4 febbraio
L'ultimo van Gogh in mostra al Musée d'Orsay
Vincent Van Gogh, Campo di grano sotto un cielo tempestoso, Auvers -sur -Oise, luglio 1890, Olio su tela, 101.3 x 50.4 cm, Van Gogh Museum, Amsterdam (Vincent van Gogh Foundation) | Foto: © Van Gogh Museum, Amsterdam (Vincent van Gogh Foundation)
Samantha De Martin
22/08/2023
Mondo - La sera del 27 luglio 1890, dopo essere uscito a dipingere nelle campagne nei dintorni di Auvers-sur-Oise, Vincent rientrò nella sua camera. Ravoux, non vedendolo a pranzo, salì a trovarlo vedendolo sanguinante sul letto. Il pittore gli confessò di essersi sparato un colpo di rivoltella in un campo vicino.
Sarebbe morto due giorni dopo, il 29 luglio, all’età di 37 anni. Il funerale ebbe luogo nella vicina cittadina di Méry.
Vincent venne sepolto adagiato in una bara, rivestita da un drappo bianco e ricoperta dai suoi amati girasoli, dalle dalie e da altri fiori gialli. Oltre a Théo e al dottor Gachet arrivarono da Parigi Lucien Pissarro, figlio di Camille, Émile Bernard, père Tanguy.
Ad Auvers-sur-Oise Vincent era arrivato due mesi prima, il 20 maggio 1890. Si era stabilito al centro del paese, nella locanda Ravoux, per esplorare tutti gli aspetti del nuovo mondo che gli si presentava agli occhi, lottando contro le molteplici angosce legate alle sue crisi, alla salute, al rapporto con il fratello, al suo posto nel mondo dell'arte.
Al di là del mistero che avvolge la morte di Van Gogh, gli ultimi due mesi di vita coincidono con un’autentica rinascita artistica. Una mostra - la prima dedicata esclusivamente a questa fase finale, eppure cruciale, della sua carriera - attesa dal 3 ottobre al 4 febbraio al Musée d’Orsay, presenterà al pubblico le opere realizzate proprio durante il periodo trascorso nella cittadina francese non lontana da Parigi.
Vincent Van Gogh, Campo di grano con volo di corvi, luglio 1890, Olio su tela, Amsterdam, Van Gogh Museum, (Vincent van Gogh Foundation) | Foto: © Van Gogh Museum, Amsterdam (Vincent van Gogh Foundation)
Questi mesi assistono allo sviluppo di uno stile proprio, segnato dalla tensione psichica nata dalla nuova situazione ma anche dalla realizzazione di alcuni dei suoi più grandi capolavori.
Fortemente provato dalle crisi subite ad Arles e, successivamente, nell'ospedale psichiatrico di Saint-Rémy, Van Gogh si avvicina a Parigi e al fratello Théo in cerca di un nuovo slancio creativo. La scelta di Auvers è dovuta alla presenza del dottor Gachet, medico specializzato nella cura della malinconia, amico degli impressionisti, collezionista e pittore dilettante.
In soli due mesi Vincent produce 74 dipinti e 33 disegni, opere iconiche come Il dottor Paul Gachet, La chiesa di Auvers-sur-Oise o Campo di grano con corvi. Una quarantina di questi capolavori, accanto a venti disegni, saranno esposti in mostra a Parigi, invitando il pubblico a soffermarsi su questo periodo cruciale per l'arte di uno dei maestri più amati di sempre.
Accanto ai paesaggi che ritraggono il borgo, accanto ai ritratti, alle nature morte, i visitatori potranno ammirare una serie, unica nell'opera di Van Gogh, di dipinti in formato doppio quadrato allungato.
L’esposizione è organizzata dall'Istituto Pubblico dei Musei d'Orsay e dell'Orangerie di Parigi e dal Museo Van Gogh di Amsterdam, dove è in corso fino al prossimo 3 settembre.
Leggi anche:
• L'ultimo Van Gogh in un doppio appuntamento tra Amsterdam e Parigi
Sarebbe morto due giorni dopo, il 29 luglio, all’età di 37 anni. Il funerale ebbe luogo nella vicina cittadina di Méry.
Vincent venne sepolto adagiato in una bara, rivestita da un drappo bianco e ricoperta dai suoi amati girasoli, dalle dalie e da altri fiori gialli. Oltre a Théo e al dottor Gachet arrivarono da Parigi Lucien Pissarro, figlio di Camille, Émile Bernard, père Tanguy.
Ad Auvers-sur-Oise Vincent era arrivato due mesi prima, il 20 maggio 1890. Si era stabilito al centro del paese, nella locanda Ravoux, per esplorare tutti gli aspetti del nuovo mondo che gli si presentava agli occhi, lottando contro le molteplici angosce legate alle sue crisi, alla salute, al rapporto con il fratello, al suo posto nel mondo dell'arte.
Al di là del mistero che avvolge la morte di Van Gogh, gli ultimi due mesi di vita coincidono con un’autentica rinascita artistica. Una mostra - la prima dedicata esclusivamente a questa fase finale, eppure cruciale, della sua carriera - attesa dal 3 ottobre al 4 febbraio al Musée d’Orsay, presenterà al pubblico le opere realizzate proprio durante il periodo trascorso nella cittadina francese non lontana da Parigi.
Vincent Van Gogh, Campo di grano con volo di corvi, luglio 1890, Olio su tela, Amsterdam, Van Gogh Museum, (Vincent van Gogh Foundation) | Foto: © Van Gogh Museum, Amsterdam (Vincent van Gogh Foundation)
Questi mesi assistono allo sviluppo di uno stile proprio, segnato dalla tensione psichica nata dalla nuova situazione ma anche dalla realizzazione di alcuni dei suoi più grandi capolavori.
Fortemente provato dalle crisi subite ad Arles e, successivamente, nell'ospedale psichiatrico di Saint-Rémy, Van Gogh si avvicina a Parigi e al fratello Théo in cerca di un nuovo slancio creativo. La scelta di Auvers è dovuta alla presenza del dottor Gachet, medico specializzato nella cura della malinconia, amico degli impressionisti, collezionista e pittore dilettante.
In soli due mesi Vincent produce 74 dipinti e 33 disegni, opere iconiche come Il dottor Paul Gachet, La chiesa di Auvers-sur-Oise o Campo di grano con corvi. Una quarantina di questi capolavori, accanto a venti disegni, saranno esposti in mostra a Parigi, invitando il pubblico a soffermarsi su questo periodo cruciale per l'arte di uno dei maestri più amati di sempre.
Accanto ai paesaggi che ritraggono il borgo, accanto ai ritratti, alle nature morte, i visitatori potranno ammirare una serie, unica nell'opera di Van Gogh, di dipinti in formato doppio quadrato allungato.
L’esposizione è organizzata dall'Istituto Pubblico dei Musei d'Orsay e dell'Orangerie di Parigi e dal Museo Van Gogh di Amsterdam, dove è in corso fino al prossimo 3 settembre.
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