L'edificio della Bourse de Commerce ospiterà il nuovo sito permanente
La Collezione Pinault: un ponte tra Venezia e Parigi

Eiffel tower, Paris. Fonte Pixabay
Ludovica Sanfelice
28/04/2016
Mondo - Parigi è un’instancabile tessitrice di progetti culturali che godono sempre più di frequente del generoso mecenatismo di imprenditori del lusso e case di moda. Grandi progetti che oltre a rilanciare continuamente la centralità delle arti comportano anche importanti interventi di decoro e recupero sul piano urbanistico.
Un esempio recente è l’apertura nel 2014 della Fondation Luis Vuitton, nuvola in vetro progettata da Frank Gehry, a cui si accosta il fresco annuncio del prossimo insediamento della Collezione del magnate François Pinault nell’edificio della Bourse de Commerce che sorge a Les Halles nelle vicinanze del Centre Pompidou.
Un accordo siglato con la città concederà a Pinault di occupare per i prossimi 50 anni l’insolito complesso circolare a lungo utilizzato come granaio di Parigi. In cambio: l’impegno a restaurare la struttura e finanziarne totalmente le attività.
Per il progetto già circola il nome di Tadao Ando che al servizio di Pinault si è preso cura del Teatrino di Palazzo Grassi. Una scelta che sottolinea la continuità della nuova avventura parigina con il programma solidamente ancorato nella Laguna di Venezia dove le sedi di Palazzo Grassi e Punta della Dogana, oltre al Teatrino appunto, senza perdere in nessun modo terreno, diventeranno parte di un circuito votato al contemporaneo di respiro ancor più internazionale.
A garantire la volontà di costruire una rete più ampia in cui far circolare opere, energie, proposte e idee c'è la conferma di una direzione unica per Venezia e la Ville Lumiere affidata a Martin Bethenod.
Per trasformare i sogni di Pinault in realtà bisognerà attendere il 2018, data stimata dell'apertura del nuovo sito permanente.
Un esempio recente è l’apertura nel 2014 della Fondation Luis Vuitton, nuvola in vetro progettata da Frank Gehry, a cui si accosta il fresco annuncio del prossimo insediamento della Collezione del magnate François Pinault nell’edificio della Bourse de Commerce che sorge a Les Halles nelle vicinanze del Centre Pompidou.
Un accordo siglato con la città concederà a Pinault di occupare per i prossimi 50 anni l’insolito complesso circolare a lungo utilizzato come granaio di Parigi. In cambio: l’impegno a restaurare la struttura e finanziarne totalmente le attività.
Per il progetto già circola il nome di Tadao Ando che al servizio di Pinault si è preso cura del Teatrino di Palazzo Grassi. Una scelta che sottolinea la continuità della nuova avventura parigina con il programma solidamente ancorato nella Laguna di Venezia dove le sedi di Palazzo Grassi e Punta della Dogana, oltre al Teatrino appunto, senza perdere in nessun modo terreno, diventeranno parte di un circuito votato al contemporaneo di respiro ancor più internazionale.
A garantire la volontà di costruire una rete più ampia in cui far circolare opere, energie, proposte e idee c'è la conferma di una direzione unica per Venezia e la Ville Lumiere affidata a Martin Bethenod.
Per trasformare i sogni di Pinault in realtà bisognerà attendere il 2018, data stimata dell'apertura del nuovo sito permanente.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
I programmi dal 20 al 26 ottobre
La settimana dell’arte in tv, da Bernini a Picasso
-
Roma | A Palazzo Cipolla dal 17 ottobre al 1° febbraio
Tra avanguardia e tradizione. Inaugurata a Roma la grande mostra su Dalì
-
Milano | A Milano dal 15 novembre al 25 gennaio
La natura va in scena al Museo della Permanente con gli scatti del Wildlife Photographer of the Year
-
Pisa | Dal 15 ottobre a Pisa
La Belle Époque oltre la superficie a Palazzo Blu
-
Sul piccolo schermo dal 13 al 19 ottobre
La settimana dell'arte in tv, dagli enigmi di Piero della Francesca ai 500 anni di Palazzo Te
-
Il maestro del Novecento in due grandi mostre
A Ferrara e Ravenna è l’ora di Chagall