Fino al 13 aprile alla Royal Academy of Arts di Londra
Picasso e la carta, storia di una passione
Pablo Picasso, Femmes à leur toilettes, Parigi, Inverno 1937-1938, Collage di carte da parati ritagliate con guazzo su carta incollata su tela, 299 x 448 cm, Musée national Picasso-Paris, Pablo Picasso Gift in Lieu, 1979 | Foto: © RMN-Grand Palais (Musée national Picasso-Paris) / Adrien Didierjean © Succession Picasso / DACS 2019
Francesca Grego
03/02/2020
Mondo - “Quando avevo la loro età sapevo già disegnare come Raffaello, ma per imparare a disegnare come loro ci ho messo una vita”, disse una volta Pablo Picasso osservando alcuni disegni infantili. Per il genio andaluso la carta e il disegno furono all'origine di tutto: la base da cui partire nell'elaborazione di dipinti e sculture, ma anche una materia prima straordinariamente versatile, che sulla scorta di una creatività vulcanica ha potuto trasformarsi in stampe, fotomontaggi, oggetti tridimensionali e collage rivoluzionari.
A Londra la Royal Academy of Arts rende omaggio a questo lato della produzione di Picasso con la più grande mostra mai realizzata sul tema. Fino al 13 aprile, oltre 300 opere permetteranno di esplorare il rapporto dell'artista con il supporto cartaceo nelle sue molteplici declinazioni, portandone in primo piano le infinite potenzialità e facendo luce sulla genesi di noti capolavori.
Il progetto Picasso and Paper nasce dalla collaborazione del museo britannico con il Cleveland Museum of Art e il Musée National Picasso di Parigi, che insieme alla Fondation Beyeler di Basilea ha messo ha disposizione alcuni dei pezzi più prestigiosi. Tra questi troviamo l'immenso collage Donne alla toilette (1937-38), audaci esperimenti cubisti come Il violino del 1912 e gli studi per le Démoiselles d'Avignon, scandaloso dipinto d'avanguardia per cui Picasso riempì 16 album di schizzi realizzando decine di studi preparatori, senza dimenticare imperdibili disegni come l'Autoritratto del 1918 e la Donna seduta (Dora). Il percorso attraversa gli 80 anni di carriera del pittore spagnolo, spaziando tra i topos del Periodo Blu, i processi creativi all'origine di icone come Guernica e gli ultimi anni di attività, in cui l'artista si dedicò si dedicò intensamente all'incisione. Una passione, questa, che lo spinse a sperimentare a tutto tondo servendosi ogni tecnica possibile: dalla xilografia all'acquaforte, dall'acquatinta alla litografia e alla stampa sul linoleum, protagonista di una piccola perla come Le Dejeuner sur l'herbe after Manet.
Una sezione speciale punta poi l'attenzione su materiali, tecniche e formati utilizzati da Picasso: guache, acquerelli, libri illustrati, carte antiche o venute da lontano, nonché lettere personali, cartoline e oggetti tradizionalmente estranei alle pratiche artistiche, che per la prima volta entrano nelle opere di un pittore. Fino alla fotografia, oggetto di esperimenti a quattro mani con Dora Maar e poi con l'amico André Villiers. E per chi desidera entrare nell'atelier del genio novecentesco, nulla di meglio di Le Mystére Picasso, celebre documentario del 1955 che mostra il maestro all'opera, qui accostato ai disegni originali realizzati per la produzione.
Leggi anche:
• Da Van Gogh a Picasso: per la prima volta in Italia i gioielli della Collezione Thannhauser
• Picasso e la sfida della ceramica: 50 opere in mostra a Faenza
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Il progetto Picasso and Paper nasce dalla collaborazione del museo britannico con il Cleveland Museum of Art e il Musée National Picasso di Parigi, che insieme alla Fondation Beyeler di Basilea ha messo ha disposizione alcuni dei pezzi più prestigiosi. Tra questi troviamo l'immenso collage Donne alla toilette (1937-38), audaci esperimenti cubisti come Il violino del 1912 e gli studi per le Démoiselles d'Avignon, scandaloso dipinto d'avanguardia per cui Picasso riempì 16 album di schizzi realizzando decine di studi preparatori, senza dimenticare imperdibili disegni come l'Autoritratto del 1918 e la Donna seduta (Dora). Il percorso attraversa gli 80 anni di carriera del pittore spagnolo, spaziando tra i topos del Periodo Blu, i processi creativi all'origine di icone come Guernica e gli ultimi anni di attività, in cui l'artista si dedicò si dedicò intensamente all'incisione. Una passione, questa, che lo spinse a sperimentare a tutto tondo servendosi ogni tecnica possibile: dalla xilografia all'acquaforte, dall'acquatinta alla litografia e alla stampa sul linoleum, protagonista di una piccola perla come Le Dejeuner sur l'herbe after Manet.
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