Tante novità per un'esperienza più completa e coinvolgente
Ecco la "nuova" Ercolano, tra domus restaurate, un'app e percorsi personalizzati

Casa del Colonnato Tuscanico, Ecolano | Courtesy Parco archeologico di Ercolano
Samantha De Martin
21/03/2025
Napoli - Camminare nell’antica città di Ercolano, a diretto contatto con la vita quotidiana degli ercolanesi di duemila anni fa. Ripercorrerne la storia e i monumenti attraverso un’app disponibile in nove lingue, scegliendo tra cinque percorsi, differenti in base ai contenuti tematici, all’età dei visitatori, ai tempi di percorrenza per una visita a misura di tutti.
Ma soprattutto riscoprire due nuove domus che riaprono al pubblico restaurate, dopo oltre 25 anni, simbolicamente rappresentative dell’origine della città antica.
La riapertura della Casa del Colonnato Tuscanico - il cui nome deriva dal tipo di colonne utilizzate nel peristilio che racchiudeva il giardino domestico e che accoglie un dipinto dove è raffigurato il sacrificio di fondazione della città da parte di Ercole - e della Casa del Sacello di legno, nel cui larario è stata ritrovata una statuetta dello stesso eroe, è solo una delle tante espressioni del fermento di Ercolano. Un fermento dovuto anche all’ampliamento dell’offerta culturale e delle tecnologie moderne.
L’apertura delle Domus restaurate, la nuova veste della Stanza del custode del Sacello degli Augustali, i lavori in corso alle Terme Suburbane e le manutenzioni straordinarie su scala urbana sono solo alcune delle novità del Parco.
Casa del Colonnato Tuscanico, Ecolano | Courtesy Parco archeologico di Ercolano
Per permettere ai visitatori di entrare in sintonia con questi straordinari luoghi è adesso a disposizione una nuova App mobile per sistemi Android e IOs, parte integrante di Ercolano Digitale, un vero e proprio ecosistema di risorse online fruibili attraverso il nuovo portale istituzionale del Parco. Sarà possibile usufruire di molteplici servizi e contenuti 3D, della piattaforma dedicata alla catalogazione dei reperti (già on line attraverso il collegamento dinamico con Il Catalogo Nazionale dei Beni Culturali) e del portale Open Data, presto on line per l’intera comunità scientifica di riferimento e non solo. Disponibile in nove lingue, l’App Ercolano digitale sfrutta l’innovativa connessione WIFI e LiFi del Parco attraverso cui le informazioni arrivano automaticamente sui device fornendo contenuti contestuali rispetto alla posizione del visitatore grazie ad una capillare rete di beacon bluetooth.
In base ai contenuti tematici, all’età e ai tempi di percorrenza per una visita a misura di tutti, i visitatori possono optare per cinque percorsi diversi.
Nuove prospettive si aprono grazie alla sottoscrizione, a luglio scorso, del protocollo d’Intesa con il Packard Humanities Institute, con la realizzazione di nuovi depositi, laboratori, uffici e la storica ripresa, a quasi cento anni dall’inizio degli scavi Maiuri, delle ricerche archeologiche su vasta scala nell’area est della città antica.
"A un quarto di secolo dalla loro chiusura - ha sottolineato il ministro della Cultura Alessandro Giuli - le dimore della Casa del Colonnato Tuscanico e della Casa del Sacello di legno riaprono i battenti, restaurate con sapiente maestria, segnando il compimento della prima fase del Progetto Domus. L’ultraventennale alleanza con il Packard Humanities Institute si conferma feconda e lungimirante. Un sodalizio che proseguirà con un investimento di circa 45 milioni di euro, consentendo la ripresa degli scavi archeologici nel sito, lo studio e l’applicazione delle nuove tecnologie alla ricerca e alla fruizione del patrimonio, la costruzione di depositi e laboratori".
Il Parco Archeologico di Ercolano continua a rappresentare un esempio virtuoso di come la conservazione del patrimonio culturale possa evolversi con il tempo, diventando sempre più accessibile e fruibile grazie alla sinergia tra tecnologia e ricerca.

Ercolano digitale | Courtesy Parco archeologico di Ercolano
“La realizzazione di un nuovo complesso di edifici, arretrati verso sud rispetto al sito archeologico - ha spiegato l’architetto Jane Thompson, manager incaricato della gestione del partenariato-pubblico su incarico delle fondazioni Packard - consentirà l’eliminazione delle infrastrutture moderne esistenti a bordo scavo e l’arretramento degli attuali limiti di scavo verso est e sud. Questa “rivoluzione” crea le condizioni per due svolte epocali: la ripresa degli scavi archeologici verso est ad una scala paragonabile solamente a quella dell’epoca di Amedeo Maiuri; la creazione di un paesaggio verde per chi esplora la città antica, luogo accogliente sia la per la comunità locale quanto per i visitatori del sito archeologico. L’azione combinata di questi progetti farà del Parco Archeologico di Ercolano e del suo territorio, nel medio e lungo periodo, un importantissimo punto di riferimento internazionale per gli studi umanistici.”
Ma soprattutto riscoprire due nuove domus che riaprono al pubblico restaurate, dopo oltre 25 anni, simbolicamente rappresentative dell’origine della città antica.
La riapertura della Casa del Colonnato Tuscanico - il cui nome deriva dal tipo di colonne utilizzate nel peristilio che racchiudeva il giardino domestico e che accoglie un dipinto dove è raffigurato il sacrificio di fondazione della città da parte di Ercole - e della Casa del Sacello di legno, nel cui larario è stata ritrovata una statuetta dello stesso eroe, è solo una delle tante espressioni del fermento di Ercolano. Un fermento dovuto anche all’ampliamento dell’offerta culturale e delle tecnologie moderne.
L’apertura delle Domus restaurate, la nuova veste della Stanza del custode del Sacello degli Augustali, i lavori in corso alle Terme Suburbane e le manutenzioni straordinarie su scala urbana sono solo alcune delle novità del Parco.

Casa del Colonnato Tuscanico, Ecolano | Courtesy Parco archeologico di Ercolano
Per permettere ai visitatori di entrare in sintonia con questi straordinari luoghi è adesso a disposizione una nuova App mobile per sistemi Android e IOs, parte integrante di Ercolano Digitale, un vero e proprio ecosistema di risorse online fruibili attraverso il nuovo portale istituzionale del Parco. Sarà possibile usufruire di molteplici servizi e contenuti 3D, della piattaforma dedicata alla catalogazione dei reperti (già on line attraverso il collegamento dinamico con Il Catalogo Nazionale dei Beni Culturali) e del portale Open Data, presto on line per l’intera comunità scientifica di riferimento e non solo. Disponibile in nove lingue, l’App Ercolano digitale sfrutta l’innovativa connessione WIFI e LiFi del Parco attraverso cui le informazioni arrivano automaticamente sui device fornendo contenuti contestuali rispetto alla posizione del visitatore grazie ad una capillare rete di beacon bluetooth.
In base ai contenuti tematici, all’età e ai tempi di percorrenza per una visita a misura di tutti, i visitatori possono optare per cinque percorsi diversi.
Nuove prospettive si aprono grazie alla sottoscrizione, a luglio scorso, del protocollo d’Intesa con il Packard Humanities Institute, con la realizzazione di nuovi depositi, laboratori, uffici e la storica ripresa, a quasi cento anni dall’inizio degli scavi Maiuri, delle ricerche archeologiche su vasta scala nell’area est della città antica.
"A un quarto di secolo dalla loro chiusura - ha sottolineato il ministro della Cultura Alessandro Giuli - le dimore della Casa del Colonnato Tuscanico e della Casa del Sacello di legno riaprono i battenti, restaurate con sapiente maestria, segnando il compimento della prima fase del Progetto Domus. L’ultraventennale alleanza con il Packard Humanities Institute si conferma feconda e lungimirante. Un sodalizio che proseguirà con un investimento di circa 45 milioni di euro, consentendo la ripresa degli scavi archeologici nel sito, lo studio e l’applicazione delle nuove tecnologie alla ricerca e alla fruizione del patrimonio, la costruzione di depositi e laboratori".
Il Parco Archeologico di Ercolano continua a rappresentare un esempio virtuoso di come la conservazione del patrimonio culturale possa evolversi con il tempo, diventando sempre più accessibile e fruibile grazie alla sinergia tra tecnologia e ricerca.

Ercolano digitale | Courtesy Parco archeologico di Ercolano
“La realizzazione di un nuovo complesso di edifici, arretrati verso sud rispetto al sito archeologico - ha spiegato l’architetto Jane Thompson, manager incaricato della gestione del partenariato-pubblico su incarico delle fondazioni Packard - consentirà l’eliminazione delle infrastrutture moderne esistenti a bordo scavo e l’arretramento degli attuali limiti di scavo verso est e sud. Questa “rivoluzione” crea le condizioni per due svolte epocali: la ripresa degli scavi archeologici verso est ad una scala paragonabile solamente a quella dell’epoca di Amedeo Maiuri; la creazione di un paesaggio verde per chi esplora la città antica, luogo accogliente sia la per la comunità locale quanto per i visitatori del sito archeologico. L’azione combinata di questi progetti farà del Parco Archeologico di Ercolano e del suo territorio, nel medio e lungo periodo, un importantissimo punto di riferimento internazionale per gli studi umanistici.”
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