Al museo internazionale delle ceramiche dall'11 novembre al 28 aprile
Al MIC di Faenza un viaggio nell'arte precolombiana

Bottiglia configurata, Cultura Moche, 200 a.C. - 650 d.C., ceramica modellata a stampo e dipinta ©Museo delle Civiltà - MPE "L. Pigorini"
Samantha De Martin
06/11/2018
Ravenna - La condizione della donna presso gli Aztechi, la scrittura maya, il gioco della palla concepito come un rituale religioso, e ancora la musica legata alle culture dalla vecchia America.
Sono alcuni dei passaggi che arricchiscono il percorso allestito dall’11 novembre al 28 aprile al Museo internazionale delle ceramiche di Faenza (MIC), con pezzi provenienti dai depositi del museo e da importanti collezioni italiane, molti dei quali finora mai esposti al pubblico.
Questo affascinante viaggio nella storia porterà il pubblico alla scoperta della Mesoamerica e all’Area Peruviana, offrendo al visitatore una sintesi dei tratti pan-americani comuni alle diverse culture.
“Sarà una mostra di emozioni - anticipa la direttrice del MIC Claudia Casali - che condurrà gli ospiti a contatto diretto con civiltà che sono nell’immaginario di tutti, troppo spesso raccontate solo con gli occhi di chi le ha soppresse e depredate”.
Protagonisti del percorso saranno gli Aztechi, il più potente impero della Mesoamerica, che stupirono i conquistadores per il livello della loro organizzazione sociale, pur in presenza di abitudini e riti, dal cannibalismo ai sacrifici umani, inaccettabili per i nuovi arrivati. E ancora i Maya, il popolo che ha saputo elaborare sistemi calendariali raffinatissimi, oltre a una scrittura saralogo-sillabica decifrata solo negli ultimi decenni.
Non mancano gli Inca, fautori del più grande impero di tutto il Nuovo Mondo e la cui organizzazione sociale ha indotto alcuni studiosi a parlare di “socialismo”.
In una ambientazione di grande suggestione evocativa, il pubblico sarà invitato a immergersi tra capolavori d’arte, e a scoprirne la provenienza, l’utilizzo e il significato, in un viaggio tra le culture di un continente, per molti versi, ancora da scoprire.
Leggi anche:
• Aztechi, Maya, Inca e le culture dell'antica America
Sono alcuni dei passaggi che arricchiscono il percorso allestito dall’11 novembre al 28 aprile al Museo internazionale delle ceramiche di Faenza (MIC), con pezzi provenienti dai depositi del museo e da importanti collezioni italiane, molti dei quali finora mai esposti al pubblico.
Questo affascinante viaggio nella storia porterà il pubblico alla scoperta della Mesoamerica e all’Area Peruviana, offrendo al visitatore una sintesi dei tratti pan-americani comuni alle diverse culture.
“Sarà una mostra di emozioni - anticipa la direttrice del MIC Claudia Casali - che condurrà gli ospiti a contatto diretto con civiltà che sono nell’immaginario di tutti, troppo spesso raccontate solo con gli occhi di chi le ha soppresse e depredate”.
Protagonisti del percorso saranno gli Aztechi, il più potente impero della Mesoamerica, che stupirono i conquistadores per il livello della loro organizzazione sociale, pur in presenza di abitudini e riti, dal cannibalismo ai sacrifici umani, inaccettabili per i nuovi arrivati. E ancora i Maya, il popolo che ha saputo elaborare sistemi calendariali raffinatissimi, oltre a una scrittura saralogo-sillabica decifrata solo negli ultimi decenni.
Non mancano gli Inca, fautori del più grande impero di tutto il Nuovo Mondo e la cui organizzazione sociale ha indotto alcuni studiosi a parlare di “socialismo”.
In una ambientazione di grande suggestione evocativa, il pubblico sarà invitato a immergersi tra capolavori d’arte, e a scoprirne la provenienza, l’utilizzo e il significato, in un viaggio tra le culture di un continente, per molti versi, ancora da scoprire.
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