Freedom of Movement, dall’11 marzo al 17 aprile  

Al MAXXI l’arte in corsa per l’integrazione fra i popoli

Nina Fischer & Maroan el Sani / Galerie Eigen+Art Berlin/Leipzig and Galleria Marie-Laure Fleisch Rome/Brussels / VG Bild-Kunst | Nina Fischer & Maroan el Sani, Freedom of movement, video stills
 

Francesca Grego

10/03/2017

Roma - Un atleta di origine africana corre veloce fra i luoghi storici della Capitale, un coro di voci bianche intona un canto in due lingue sulla terrazza del Colosseo Quadrato, mentre le immagini della Maratona di Roma del ’60 incrociano quelle della costruzione dell’Eur e del Foro Italico: è il nuovo progetto Freedom of Movement di Nina Fischer e Maroan El Sani, ideato in collaborazione con il Museo delle Arti del XXI secolo di Roma. 

Video arte, fotografia, installazione e performance si fondono per riscrivere la storia in un nuovo contesto, individuando nell’integrazione fra i popoli un nuovo motore di progresso e civiltà.

Fra la medaglia d’oro conquistata dall’etiope Akebe Bakila nella Maratona del 1960 e la corsa degli attuali rifugiati e immigrati che rivendicano la propria libertà di movimento s’instaura un corto circuito simbolico: forse non è troppo tardi per cogliere l’occasione mancata 56 anni fa, quando, in piena decolonizzazione, una vittoria alle Olimpiadi sembrò aprire inediti scenari d’incontro e convivenza.
L’arte e lo sport hanno già dato la propria adesione: il corridore del video si affretta a ripercorrere il circuito perché il tempo torni sui suoi passi. Non resta che seguirlo.

Nina Fischer&Maroan El Sani. Freedom of Movement sarà esposto dall'11 marzo al 17 aprile al MAXXI di Roma.

 
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