A Roma dal 14 marzo al 28 maggio
Alla Galleria Borghese i Gesti universali di Giuseppe Penone

Giuseppe Penone. Gesti universali, Installation view, Giardino dell'Uccelliera - 4, Galleria Borghese, Roma - ph. S. Pellion © Galleria Borghese
Samantha De Martin
13/03/2023
Roma - Quarant’anni di carriera di Giuseppe Penone si rinnovano nell’armonioso innesto fatto maturare dal maestro dell’Arte povera negli spazi interni ed esterni della Galleria Borghese.
Dal 14 marzo al 28 maggio i Gesti Universali - che intrecciano la dimensione minerale ampiamente presente nella Galleria Borghese a quella organica che caratterizza l’opera dell’artista - attivano il dialogo tra 31 opere realizzate tra gli anni Settanta e i primi Duemila e i capolavori del museo, per espandersi all’esterno, conquistare il Giardino dell’Uccelliera e coinvolgere eccezionalmente anche il Giardino della Meridiana.
Con questo omaggio all’immutata vitalità della scultura, a cura di Francesco Stocchi, la Galleria diretta Francesca Cappelletti torna ad aprirsi al contemporaneo.

Giuseppe Penone. Gesti universali, Installation view, Sala degli Impertaori, Galleria Borghese, Roma | Foto: © S. Pellion © Galleria Borghese
“Con la mostra di Giuseppe Penone - spiega Francesca Cappelletti - concludiamo la serie di mostre che da due anni cercano di comunicare al pubblico della Galleria Borghese la ricerca su arte e natura, su creatività dell’artista e elementi naturali. Il percorso si svolge in maniera significativa da alcune sale del museo allo spazio esterno, consentendo al visitatore di mettere a fuoco relazioni fra la materia e il gesto dell’artista e riscoprire la potenziale alleanza fra l’essere umano e la natura nel ciclo del tempo”.
Nel Salone di Mariano Rossi, nella Sala di Apollo e Dafne, nella Sala degli Imperatori e in quella di Enea e Anchise il visitatore è invitato ad assistere non a un confronto, bensì a un dialogo, dove i lavori selezionati, appartenenti a serie diverse - Alberi scortecciati, Soffi, Spine d’Acacia, Respirare l’ombra - diventano un “riflesso” rispetto all’ambiente, offrendo un “completamento” di elementi.
Giuseppe Penone. Gesti universali, Installation view, Respirare l'ombra, Giardino dell'Uccelliera, Galleria Borghese, Roma | Foto: © S. Pellion © Galleria Borghese
Nelle sale attraversate dal fitto tripudio di marmi, sculture e decorazioni - altissime espressioni del mondo minerale - l’artista di Garessio aggiunge un innesto organico di foglie, cuoio, legno che, oltre a stimolare l’olfatto, connette e definisce i due universi.
Nei Giardini questa integrazione tra natura umana e vegetale, elemento cardine nell’opera dell’artista, si fa ancora più viva attraverso sculture in bronzo che dialogano con la vegetazione circostante, arricchita da una quarantina di nuove piante in vaso chiamate a sorreggere alcuni lavori. Così queste creazioni dal carattere evolutivo, in continuo divenire come le betulle, l’edera, il bambù che si avvinghiano al bronzo, e che ogni giorno sono oggetto di una naturale evoluzione, si lasciano scrutare, abitare, attraversare.
Giuseppe Penone. Gesti universali, Installation view, Giardino della meridiana, Galleria Borghese, Roma | Foto: © S. Pellion © Galleria Borghese
La mostra, come spiega il curatore Francesco Stocchi assume la forma di un’ “interrogazione sulla scultura libera da ogni sensazionalismo, volta a indagare la rappresentazione della natura in relazione al tempo di un passato storico. Un dialogo di idee e materiali, rispetto a un confronto di forme e simboli, che esprime tutta la vitalità della natura umana e di quella vegetale”.
Realizzata grazie al supporto di FENDI, sponsor ufficiale della mostra, l'esposizione è accompagnata da un catalogo edito da Electa.
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• Da Penone a Rubens, il 2023 della Galleria Borghese
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Giuseppe Penone. Gesti universali, Installation view, Sala degli Impertaori, Galleria Borghese, Roma | Foto: © S. Pellion © Galleria Borghese
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Nel Salone di Mariano Rossi, nella Sala di Apollo e Dafne, nella Sala degli Imperatori e in quella di Enea e Anchise il visitatore è invitato ad assistere non a un confronto, bensì a un dialogo, dove i lavori selezionati, appartenenti a serie diverse - Alberi scortecciati, Soffi, Spine d’Acacia, Respirare l’ombra - diventano un “riflesso” rispetto all’ambiente, offrendo un “completamento” di elementi.

Giuseppe Penone. Gesti universali, Installation view, Respirare l'ombra, Giardino dell'Uccelliera, Galleria Borghese, Roma | Foto: © S. Pellion © Galleria Borghese
Nelle sale attraversate dal fitto tripudio di marmi, sculture e decorazioni - altissime espressioni del mondo minerale - l’artista di Garessio aggiunge un innesto organico di foglie, cuoio, legno che, oltre a stimolare l’olfatto, connette e definisce i due universi.
Nei Giardini questa integrazione tra natura umana e vegetale, elemento cardine nell’opera dell’artista, si fa ancora più viva attraverso sculture in bronzo che dialogano con la vegetazione circostante, arricchita da una quarantina di nuove piante in vaso chiamate a sorreggere alcuni lavori. Così queste creazioni dal carattere evolutivo, in continuo divenire come le betulle, l’edera, il bambù che si avvinghiano al bronzo, e che ogni giorno sono oggetto di una naturale evoluzione, si lasciano scrutare, abitare, attraversare.

Giuseppe Penone. Gesti universali, Installation view, Giardino della meridiana, Galleria Borghese, Roma | Foto: © S. Pellion © Galleria Borghese
La mostra, come spiega il curatore Francesco Stocchi assume la forma di un’ “interrogazione sulla scultura libera da ogni sensazionalismo, volta a indagare la rappresentazione della natura in relazione al tempo di un passato storico. Un dialogo di idee e materiali, rispetto a un confronto di forme e simboli, che esprime tutta la vitalità della natura umana e di quella vegetale”.
Realizzata grazie al supporto di FENDI, sponsor ufficiale della mostra, l'esposizione è accompagnata da un catalogo edito da Electa.

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