Dal 10 marzo la nuova stagione del Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Gli sguardi del MAXXI sul mondo, dall'Ucraina alla fotografia di Gianni Berengo Gardin e Daidō Moriyama
Gianni Berengo Gardin, Venezia - Traghetto Punta della Dogana,1960 circa
Samantha De Martin
09/03/2022
Roma - Un viaggio intorno al mondo con lo sguardo rivolto a est, in segno di vicinanza alla popolazione ucraina e alla comunità artistica di un paese da 15 giorni sotto i bombardamenti.
Parte da qui la nuova stagione 2022 del MAXXI con un programma che volge gli occhi al mondo, spaziando dalla fotografia all’architettura e con una piccola incursione a Berlino e a San Paolo del Brasile.
D’altronde, per il Museo nazionale delle arti del XXI secolo l’arte e la cultura parlano un linguaggio universale che unisce i popoli nel segno del dialogo e respinge ogni forma di violenza.
Si inizia domani, 10 marzo, con la mostra Ukraine: short stories. Contemporary Artists from Ukraine, una ricognizione sulla scena artistica ucraina attraverso le opere realizzate per la Imago Mundi Collection da 140 artisti. La mostra sarà ospitata fino al 20 marzo al Corner MAXXI con un biglietto simbolico di 5 euro, mentre gli incassi saranno devoluti al fondo per l’emergenza umanitaria in Ucraina costituito da UNHCR, UNICEF e Croce Rossa.
MAXXI, Ukraine Short Stories, Maksym Mamsykov, Rifiuto, Olio su tela, 2015
L’ode del MAXXI alla fotografia prosegue attraverso lo sguardo sul mondo di quattro grandi maestri dello scatto. Si comincia dal Giappone con una full immersion nella Tokyo contemporanea, al centro delle immagini di Daidō Moriyama e del suo maestro Shōmei Tōmatsu.
Dal 15 aprile il percorso Tokyo revisited. Daidō Moriyama con Shōmei Tōmatsu, a cura di Hou Hanru ed Elena Motisi, presenta un ritratto affascinante della capitale giapponese immortalata in un centinaio di scatti dai due tra i principali protagonisti della fotografia giapponese dal dopoguerra a oggi. Alla maniera di “cani randagi che percorrono la città mentre si guardano attorno inconsciamente”, i due artisti puntano l’obiettivo verso quanti si muovono davanti a loro. Se Tomatsu è più sensibile a temi sociali e politici, Moriyama si immerge nella frenesia della società del consumo.
Daido Moriyama, Monochrome (2008-2012) | Foto: © Daido Moriyama, Photo Foundation | Courtesy Akio Nagasawa Gallery
L’Italia dal dopoguerra a oggi negli scatti di Gianni Berengo Gardin
La seconda tappa di questo viaggio fotografico dell'istituzione romana vedrà protagonista, dal 4 maggio al 18 settembre, l’Italia dal dopoguerra ai nostri giorni nelle immagini di Gianni Berengo Gardin. La monografica Gianni Berengo Gardin. L’occhio come mestiere, a cura di Margherita Guccione e Alessandra Mauro, celebra un maestro assoluto della fotografia di reportage e di indagine sociale. Oltre 150 lavori, alcuni dei quali inediti, tessono il racconto visivo dell’Italia dal dopoguerra ai nostri giorni. Ritroviamo Venezia e Milano, e ancora i luoghi del lavoro tra i reportage realizzati per Alfa Romeo, Fiat, Pirelli, Olivetti, mentre seguiamo la vita quotidiana scorrere dai piccoli borghi rurali alle grandi città, per poi raggiungere l’Aquila colpita dal terremoto con il MAXXI in costruzione fotografato nel 2009.
L'Amazzonia di Salgado in mostra fino ad agosto
Dall’Italia all’Amazzonia di Sebastião Salgado. Il grande fotografo continuerà, a grande richiesta, a sedurre il pubblico del MAXXI con i suoi scatti grazie alla proroga della mostra che ha registrato oltre 120mila visitatori in 5 mesi e che sarà visibile fino ad agosto 2022.
Ad alimentare quel filone di ricerca che indaga il rapporto tra arte, architettura, scienza, nuove tecnologie e intelligenza artificiale approdano al MAXXI due grandi progetti espositivi. Il primo, What a wonderful world, a cura del MAXXI Arte, dal 27 maggio 2022 a marzo 2023, è il nuovo allestimento della Collezione Arte: un percorso innovativo che unisce le installazioni di 14 artisti internazionali, tra cui Rosa Barba, Carsten Höller, Liliana Moro, Jon Rafman, tra opere chiave della Collezione e altre commissionate ad hoc. Il titolo evoca il nostro tempo complesso e le sue incertezze, ma anche le grandi possibilità umane e tecnologiche.
Il secondo progetto, Technoscape. L’architettura dell’ingegneria, atteso dal 30 settembre 2022 al 10 aprile 2023, a cura di Maristella Casciato, Pippo Ciorra, si concentra invece sul rapporto tra architettura, tecnologie digitali e intelligenza artificiale.
Nell’autunno del MAXXI, a ottobre 2022, brilleranno le “Architetture fatte ad arte”, il nuovo allestimento della Collezione Architettura dedicato agli archivi di BBPR, Costantino Dardi, Luigi Moretti, Vincenzo Monaco e Amedeo Luccichenti, i cui lavori riflettono la contaminazione creativa tra opera d’arte e architettura.
Pier Paolo Pasolini, La ricotta, 1963 | Foto: © Paul Ronald | Courtesy Collezione Maraldi
Pier Paolo Pasolini nell’autunno del MAXXI
L’omaggio a Pier Paolo Pasolini, nell’anno che celebra il centenario della nascita, sarà tutto racchiuso nella mostra Pier Paolo Pasolini. Tutto è santo, un grande progetto espositivo condiviso con le Gallerie Nazionali di Arte Antica, l’Azienda Speciale Palaexpo di Roma e il MAXXI, istituzioni che celebreranno, nelle rispettive sedi museali, la figura dello scrittore, artista e regista.
Al MAXXI, a partire da novembre, saranno le voci di alcuni artisti contemporanei a restituire la lettura dell’opera pasoliniana, con opere che ne evocano l’impegno politico e sociale dell’autore (a cura di Hou Hanru, Bartolomeo Pietromarchi, Giulia Ferracci).
La collezione del MAXXI tra Berlino e il Brasile
Roma-Berlino A/R. Con la mostra Opera opera. Allegro ma non troppo, le opere più iconiche della Collezione MAXXI voleranno al Palais Populaire di Berlino, lo spazio espositivo di Deutsche Bank. Dal 27 aprile al 22 agosto, nell’ambito di questo percorso, il cui titolo gioca sul doppio significato del termine opera in italiano, genere teatrale e opera d'arte, gli artisti in mostra, da William Kentridge a Luigi Ontani, da Aldo Rossi a Kara Walker, offriranno la propria riflessione sul corpo, sulla messa in scena, sul gesto artistico, sulla rappresentazione del dramma della vita. Punta invece verso il Brasile, precisamente al MAC Museu de Arte Contemporânea di San Paolo, dove sarà esposta dal 15 ottobre al 29 gennaio, la mostra Luca Vitone. Io, Villa Adriana, una serie di opere in un continuo rimando tra passato e futuro (a cura di Anne Palopoli e Andrea Bruciati).
William Kentridge, Preparing the flute, 2004-2005 | Courtesy Patrizia Tocci
Il MAXXI punta dunque lo sguardo sul mondo, senza tuttavia perdere di vista la valorizzazione del talento dei più giovani cui mira anche nel 2022 con tre premi dedicati a tre discipline diverse: MAXXI BVLGARI Prize per i giovani artisti (dal 24 giugno), Premio Italiano di Architettura e Premio Graziadei per la fotografia, entrambi nel mese di ottobre.
Dal 15 aprile a settembre Nature / Mario Botta_Sacro e profano sfodera invece una selezione di materiali che riflettono sul lavoro del progettista svizzero di fama mondiale allievo di Carlo Scarpa. A Piazza Alighiero Boetti, Brainforest accoglierà invece l’installazione ambientale di Pascale Marthine Tayou immaginata appositamente per il museo. Il grande albero al centro di una fontana ovoidale, che rappresentare la natura che fiorisce dal cuore di Roma, vuole essere un omaggio alla città eterna.
Pascale Marthine Tayou, La source, 2018 | Foto: © Jan Theun van Rees, ADAGP, Paris | Courtesy dell’artista e di GALLERIA CONTINUA
Ozpetek da Venezia al MAXXI
Il 29 marzo il cineasta Ferzan Ozpetek giungerà al MAXXI direttamente dal Padiglione Venezia della 58^ Biennale d'Arte di Venezia con Venetika. Il cortometraggio - che vedrà Kasia Smutniak protagonista di un’esperienza coinvolgente e immersiva - sarà un omaggio del regista turco alla città lagunare.
Casa Balla resterà aperta per tutto il 2022
Nell’elegante quartiere Delle Vittorie l’appartamento romano di Giacomo Balla, in via Oslavia, continuerà per tutto il 2022 ad aprire le proprie porte al pubblico dopo un importante restauro, a 150 anni dalla morte dell’artista. Il pubblico potrà così entrare in un universo parallelo fatto di colori brillanti, forme inusuali, decorazioni dinamiche realizzate dal maestro insieme alle figlie pittrici Elica e Luce.
CASA BALLA, Via Oslavia. Soggiorno I Foto M3Studio I Courtesy Fondazione MAXXI I © GIACOMO BALLA, by SIAE 2021
Leggi anche:
• Sostenibile e sempre più inclusivo: ecco come sarà il MAXXI del futuro
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D’altronde, per il Museo nazionale delle arti del XXI secolo l’arte e la cultura parlano un linguaggio universale che unisce i popoli nel segno del dialogo e respinge ogni forma di violenza.
Si inizia domani, 10 marzo, con la mostra Ukraine: short stories. Contemporary Artists from Ukraine, una ricognizione sulla scena artistica ucraina attraverso le opere realizzate per la Imago Mundi Collection da 140 artisti. La mostra sarà ospitata fino al 20 marzo al Corner MAXXI con un biglietto simbolico di 5 euro, mentre gli incassi saranno devoluti al fondo per l’emergenza umanitaria in Ucraina costituito da UNHCR, UNICEF e Croce Rossa.
MAXXI, Ukraine Short Stories, Maksym Mamsykov, Rifiuto, Olio su tela, 2015
L’ode del MAXXI alla fotografia prosegue attraverso lo sguardo sul mondo di quattro grandi maestri dello scatto. Si comincia dal Giappone con una full immersion nella Tokyo contemporanea, al centro delle immagini di Daidō Moriyama e del suo maestro Shōmei Tōmatsu.
Dal 15 aprile il percorso Tokyo revisited. Daidō Moriyama con Shōmei Tōmatsu, a cura di Hou Hanru ed Elena Motisi, presenta un ritratto affascinante della capitale giapponese immortalata in un centinaio di scatti dai due tra i principali protagonisti della fotografia giapponese dal dopoguerra a oggi. Alla maniera di “cani randagi che percorrono la città mentre si guardano attorno inconsciamente”, i due artisti puntano l’obiettivo verso quanti si muovono davanti a loro. Se Tomatsu è più sensibile a temi sociali e politici, Moriyama si immerge nella frenesia della società del consumo.
Daido Moriyama, Monochrome (2008-2012) | Foto: © Daido Moriyama, Photo Foundation | Courtesy Akio Nagasawa Gallery
L’Italia dal dopoguerra a oggi negli scatti di Gianni Berengo Gardin
La seconda tappa di questo viaggio fotografico dell'istituzione romana vedrà protagonista, dal 4 maggio al 18 settembre, l’Italia dal dopoguerra ai nostri giorni nelle immagini di Gianni Berengo Gardin. La monografica Gianni Berengo Gardin. L’occhio come mestiere, a cura di Margherita Guccione e Alessandra Mauro, celebra un maestro assoluto della fotografia di reportage e di indagine sociale. Oltre 150 lavori, alcuni dei quali inediti, tessono il racconto visivo dell’Italia dal dopoguerra ai nostri giorni. Ritroviamo Venezia e Milano, e ancora i luoghi del lavoro tra i reportage realizzati per Alfa Romeo, Fiat, Pirelli, Olivetti, mentre seguiamo la vita quotidiana scorrere dai piccoli borghi rurali alle grandi città, per poi raggiungere l’Aquila colpita dal terremoto con il MAXXI in costruzione fotografato nel 2009.
L'Amazzonia di Salgado in mostra fino ad agosto
Dall’Italia all’Amazzonia di Sebastião Salgado. Il grande fotografo continuerà, a grande richiesta, a sedurre il pubblico del MAXXI con i suoi scatti grazie alla proroga della mostra che ha registrato oltre 120mila visitatori in 5 mesi e che sarà visibile fino ad agosto 2022.
Ad alimentare quel filone di ricerca che indaga il rapporto tra arte, architettura, scienza, nuove tecnologie e intelligenza artificiale approdano al MAXXI due grandi progetti espositivi. Il primo, What a wonderful world, a cura del MAXXI Arte, dal 27 maggio 2022 a marzo 2023, è il nuovo allestimento della Collezione Arte: un percorso innovativo che unisce le installazioni di 14 artisti internazionali, tra cui Rosa Barba, Carsten Höller, Liliana Moro, Jon Rafman, tra opere chiave della Collezione e altre commissionate ad hoc. Il titolo evoca il nostro tempo complesso e le sue incertezze, ma anche le grandi possibilità umane e tecnologiche.
Il secondo progetto, Technoscape. L’architettura dell’ingegneria, atteso dal 30 settembre 2022 al 10 aprile 2023, a cura di Maristella Casciato, Pippo Ciorra, si concentra invece sul rapporto tra architettura, tecnologie digitali e intelligenza artificiale.
Nell’autunno del MAXXI, a ottobre 2022, brilleranno le “Architetture fatte ad arte”, il nuovo allestimento della Collezione Architettura dedicato agli archivi di BBPR, Costantino Dardi, Luigi Moretti, Vincenzo Monaco e Amedeo Luccichenti, i cui lavori riflettono la contaminazione creativa tra opera d’arte e architettura.
Pier Paolo Pasolini, La ricotta, 1963 | Foto: © Paul Ronald | Courtesy Collezione Maraldi
Pier Paolo Pasolini nell’autunno del MAXXI
L’omaggio a Pier Paolo Pasolini, nell’anno che celebra il centenario della nascita, sarà tutto racchiuso nella mostra Pier Paolo Pasolini. Tutto è santo, un grande progetto espositivo condiviso con le Gallerie Nazionali di Arte Antica, l’Azienda Speciale Palaexpo di Roma e il MAXXI, istituzioni che celebreranno, nelle rispettive sedi museali, la figura dello scrittore, artista e regista.
Al MAXXI, a partire da novembre, saranno le voci di alcuni artisti contemporanei a restituire la lettura dell’opera pasoliniana, con opere che ne evocano l’impegno politico e sociale dell’autore (a cura di Hou Hanru, Bartolomeo Pietromarchi, Giulia Ferracci).
La collezione del MAXXI tra Berlino e il Brasile
Roma-Berlino A/R. Con la mostra Opera opera. Allegro ma non troppo, le opere più iconiche della Collezione MAXXI voleranno al Palais Populaire di Berlino, lo spazio espositivo di Deutsche Bank. Dal 27 aprile al 22 agosto, nell’ambito di questo percorso, il cui titolo gioca sul doppio significato del termine opera in italiano, genere teatrale e opera d'arte, gli artisti in mostra, da William Kentridge a Luigi Ontani, da Aldo Rossi a Kara Walker, offriranno la propria riflessione sul corpo, sulla messa in scena, sul gesto artistico, sulla rappresentazione del dramma della vita. Punta invece verso il Brasile, precisamente al MAC Museu de Arte Contemporânea di San Paolo, dove sarà esposta dal 15 ottobre al 29 gennaio, la mostra Luca Vitone. Io, Villa Adriana, una serie di opere in un continuo rimando tra passato e futuro (a cura di Anne Palopoli e Andrea Bruciati).
William Kentridge, Preparing the flute, 2004-2005 | Courtesy Patrizia Tocci
Il MAXXI punta dunque lo sguardo sul mondo, senza tuttavia perdere di vista la valorizzazione del talento dei più giovani cui mira anche nel 2022 con tre premi dedicati a tre discipline diverse: MAXXI BVLGARI Prize per i giovani artisti (dal 24 giugno), Premio Italiano di Architettura e Premio Graziadei per la fotografia, entrambi nel mese di ottobre.
Dal 15 aprile a settembre Nature / Mario Botta_Sacro e profano sfodera invece una selezione di materiali che riflettono sul lavoro del progettista svizzero di fama mondiale allievo di Carlo Scarpa. A Piazza Alighiero Boetti, Brainforest accoglierà invece l’installazione ambientale di Pascale Marthine Tayou immaginata appositamente per il museo. Il grande albero al centro di una fontana ovoidale, che rappresentare la natura che fiorisce dal cuore di Roma, vuole essere un omaggio alla città eterna.
Pascale Marthine Tayou, La source, 2018 | Foto: © Jan Theun van Rees, ADAGP, Paris | Courtesy dell’artista e di GALLERIA CONTINUA
Ozpetek da Venezia al MAXXI
Il 29 marzo il cineasta Ferzan Ozpetek giungerà al MAXXI direttamente dal Padiglione Venezia della 58^ Biennale d'Arte di Venezia con Venetika. Il cortometraggio - che vedrà Kasia Smutniak protagonista di un’esperienza coinvolgente e immersiva - sarà un omaggio del regista turco alla città lagunare.
Casa Balla resterà aperta per tutto il 2022
Nell’elegante quartiere Delle Vittorie l’appartamento romano di Giacomo Balla, in via Oslavia, continuerà per tutto il 2022 ad aprire le proprie porte al pubblico dopo un importante restauro, a 150 anni dalla morte dell’artista. Il pubblico potrà così entrare in un universo parallelo fatto di colori brillanti, forme inusuali, decorazioni dinamiche realizzate dal maestro insieme alle figlie pittrici Elica e Luce.
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