Fino al 10 marzo presso palazzo Rhinoceros, sede della Fondazione Alda Fendi-Esperimenti

L'Adolescente di Michelangelo per la prima volta a Roma

Michelangelo Buonarroti, Ragazzo accovacciato (L’Adolescente), 1524 circa. San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage. Foto: © Vladimir Terebenin. Courtesy The State Hermitage Museum, 2018
 

Samantha De Martin

18/12/2018

Roma - Accovacciato su se stesso, come schiacciato da una forza superiore che ne avvolge l’intensa ed enigmatica postura, un giovane dialoga con le architetture pensate da Jean Nouvel per Rhinoceros, il nuovo spazio per la cultura donato a Roma da Alda Fendi.
È una bellezza tragica, frutto di una sofferenza assorta che assurge a rifiuto del mondo, definito “malvagio e turpe”, quella dell’Adolescente di Michelangelo, arrivato per la prima volta a Roma dalle prestigiose collezioni del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo.

Il nuovo spazio romano, sede della Fondazione Alda Fendi-Esperimenti, ospita infatti fino al prossimo 10 marzo il capolavoro ormai definitivamente assegnato al geniale scultore. Si tratta della prima delle diverse opere che arriveranno nella capitale, con cadenza annuale, grazie alla collaborazione triennale tra la Fondazione Alda Fendi-Esperimenti e il celeberrimo museo russo. Un accordo nato dal desiderio di incrementare i rapporti culturali tra la Russia e l’Italia, tramite l’assegnazione di borse e soggiorni di studio riservati a un numero selezionato di ricercatori russi, attività scientifiche e culturali congiunte e l’esposizione di capolavori provenienti dall’Ermitage.

Era giunto in Russia per iniziativa della zarina Caterina II la Grande che lo aveva acquistato da un banchiere inglese nel 1787. Ed eccolo in Italia questo enigmatico e incompiuto giovane così vibrante e intenso, scolpito molto probabilmente su un marmo di seconda mano, misterioso e affascinante nella sua ricerca di una compiutezza materiale e insieme spirituale, espressione forse di un momento di particolare sconforto vissuto dal suo artista. Potrebbe essere stata la volontà di interrompere l’opera in un determinato momento per conseguire un effetto migliore, la motivazione che ha indotto Michelangelo a lasciare molte delle sue statue incompiute.

Passeggiare intorno a questo capolavoro - la cui esposizione è curata dal professor Sergej Androsov, capo Dipartimento dell’Arte dell’Europa Occidentale all’Ermitage - è anche un’occasione per apprezzare Rhinoceros, il gioiello a sei piani inaugurato lo scorso 11 ottobre in un palazzo storico del 1600, 3.500 metri quadrati e un progetto dall’architetto francese Jean Nouvel, incastonato tra il Circo Massimo e la Bocca della Verità. Un nuovo dono alla città del mecenatismo culturale di Alda Fendi, che commenta così l’arrivo del nuovo ospite: “Forma impeccabile, forza di un adolescente pensoso e incline allo sconforto. Una posizione quasi fetale ad ascoltare i battiti del mondo che ri - nasce. Imberbe forza dell'assoluto naturale. Ripensare Michelangelo come forza concentrica di inconsci remoti che segneranno una vita. Vivere per poter abbracciare la musica del non finito. Ipotesi antitetica dell'infinito”.

L’Adolescente, illuminato da Vittorio e Francesca Storaro, si potrà ammirare nel regolare percorso di visita del palazzo. La Fondazione Alda Fendi-Esperimenti è aperta tutti i giorni, dalle ore 10.00 alle ore 19.00 (ultimo ingresso alle 18.40), fino al 10 marzo 2019. L'ingresso al Rhinoceros è gratuito e, da sabato 15 dicembre a domenica 23 dicembre, sarà possibile solo su prenotazione da effettuare tramite il sito www.fondazionealdafendi-esperimenti.it


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