Stabilire confidenza con gli ambienti museali fin dalla prima infanzia
Nati con la cultura
L.S.
27/09/2014
Torino - A tutti i bambini che nasceranno all’ospedale Sant’Anna di Torino verrà consegnato uno speciale passaporto frutto del progetto “Nati con la cultura”, promosso da Fondazione Medicina a Misura di Donna e Palazzo Madama. Grazie a questo documento, nell’arco del primo anno di vita del neonato, a tutta la sua famiglia verrà garantito accesso gratuito a Palazzo Madama.
Il programma si fonda sull’idea che l’arte sia una risorsa per il benessere di tutti gli esseri umani e sugli studi che dimostrano come i primi anni di vita siano particolarmente determinanti nello sviluppo della personalità.
Stabilire una familiarità con gli ambienti museali fin dalla prima infanzia entra dunque a far parte dell’elenco delle raccomandazioni per una buona crescita consegnato ai genitori al momento delle dimissioni dall’ospedale.
Il passaporto culturale, oltre a gettare le basi di un legame tra il cittadino e il patrimonio storico e artistico, si propone anche come simbolo di identità e appartenenza per i nuovi cittadini italiani e stranieri (il 40% delle nascite al Sant’Anna).
L’iniziativa ha già destato l’interesse di altre città come Brescia, Lecce e Siena che hanno annunciato l’intenzione di adottarla, e secondo l’opinione di Silvia Costa, presidente della Commissione Cultura nel Parlamento Europeo, “ha tutti gli elementi per diventare un progetto europeo perché da l’idea che la cultura sia davvero un diritto di tutti fin dalla nascita”.
Il programma si fonda sull’idea che l’arte sia una risorsa per il benessere di tutti gli esseri umani e sugli studi che dimostrano come i primi anni di vita siano particolarmente determinanti nello sviluppo della personalità.
Stabilire una familiarità con gli ambienti museali fin dalla prima infanzia entra dunque a far parte dell’elenco delle raccomandazioni per una buona crescita consegnato ai genitori al momento delle dimissioni dall’ospedale.
Il passaporto culturale, oltre a gettare le basi di un legame tra il cittadino e il patrimonio storico e artistico, si propone anche come simbolo di identità e appartenenza per i nuovi cittadini italiani e stranieri (il 40% delle nascite al Sant’Anna).
L’iniziativa ha già destato l’interesse di altre città come Brescia, Lecce e Siena che hanno annunciato l’intenzione di adottarla, e secondo l’opinione di Silvia Costa, presidente della Commissione Cultura nel Parlamento Europeo, “ha tutti gli elementi per diventare un progetto europeo perché da l’idea che la cultura sia davvero un diritto di tutti fin dalla nascita”.
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