Dal 4 febbraio al 5 giugno al Museo Revoltella

Il fascino irresistibile della Normandia: Monet e gli Impressionisti in mostra a Trieste

Adolphe-Felix Cals, Honfleur, Saint-Siméon o la Grand Cour, 1879. Olio su tela. Cals, Collection Peindre en Normandie. Foto Patrick Merret I Courtesy Arthemisia
 

Francesca Grego

04/02/2022

Trieste - Per gli Impressionisti la Normandia fu uno straordinario laboratorio di idee: spiagge, falesie scolpite dal vento, verdi vallate e acque dai riflessi cangianti esercitarono un richiamo potente sugli artisti ottocenteschi, incarnando la gioia di dipingere all’aria aperta e sperimentare nuove alchimie di luce e colore. Lo scopriremo da oggi a Trieste nella mostra Monet e gli Impressionisti in Normandia, tra settanta capolavori arrivati al Museo Revoltella per raccontare un momento d’oro della pittura europea. Fulcro del progetto sono le opere della Collezione Peindre en Normandie, una delle più rappresentative della stagione impressionista, alle quali si affiancano prestiti dal Musée Marmottan di Parigi, dal Belvedere di Vienna, dal Musée Eugène-Boudin di Honfleur e da importanti raccolte private. 


Pierre-Auguste Renoir, Tramonto, veduta di Guernesey, 1893. Olio su tela. Caen, Collection Peindre en Normandie

Oltre che un tour tra i paesaggi incantati della regione, la mostra è un invito a viaggiare nel tempo, per ricostruire la storia di un’attrazione che ha lasciato il segno. Se ad apprezzare per primi il fascino della natura normanna furono gli inglesi Turner e Parkes, lungo il percorso è possibile ammirare perle come Falesie a Dieppe di Delacroix e La spiaggia a Trouville di Courbet, per poi entrare ufficialmente nel regno dell’Impressionismo con opere di Monet (Camille sulla spiaggia, Etretat, Pescatori sulla Senna), Renoir (Tramonto, veduta di Guernesey), Corot, Bonnard e molti altri.
Cinque sezioni scandiscono l’itinerario di visita, dove i temi più cari ai pittori corrono paralleli al racconto di un’epoca. Se lo sviluppo della ferrovia facilita l’ascesa della Normandia come luogo di incontro degli artisti parigini, allo stesso tempo cambia la vita della penisola, meta di villeggianti che fanno il loro ingresso nello spazio del quadro. Tra regate, bagni in mare, alberghi e casinò, c’è spazio anche per marinai e pescatori, espressioni di un mondo che sulla tela vive in armonia con la modernità. E poi c’è la potenza del mare e della terra, di alberi secolari e colline percorse da sentieri pittoreschi, di aspre scogliere battute dal vento o del placido estuario della Senna. 


Eugéne Le Poittevin, Bagno a Étretat, 1858 circa, Olio su tavola, 48.5 x 21 cm, Collection Association Peindre en Normandie, Caen

Inondati da una luce irreale, luoghi come Dieppe, Le Havre, la spiaggia di Trouville, il litorale da Honfleur a Deauville, il porto di Fécamp sono legati a doppio filo all’esperienza impressionista, come la leggendaria fattoria Saint-Siméon, oasi di pace immersa in una natura selvaggia, dove tutto ebbe inizio. Da Delacroix a Monet, da Courbet a Renoir, l’esposizione triestina riflette la trama di scambi, confronti e collaborazioni che hanno reso la Normandia un luogo dell’anima per una variegata comunità di artisti.  

Curata da Alain Tapié, organizzata dal Comune di Trieste e prodotta da Arthemisia con il sostegno di Generali Valore Cultura e Ricola come special partner, Monet e gli Impressionisti in Normandia sarà in programma fino al 5 giugno. Con lo stesso biglietto sarà possibile visitare anche le collezioni del Museo Revoltella, la Galleria d’Arte Moderna di Trieste, con opere di Hayez, Fattori, De Nittis, Sironi, Carrà, De Chirico, Fontana, Pomodoro. 


Gustave Courbet, La spiaggia a Trouville, 1865 circa, Olio su tela, 41x 34 cm, Collection Association Peindre en Normandie, Caen

Vedi anche:
• FOTO - Monet e gli Impressionisti in Normandia