Dal 14 al 16 aprile la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano

Torna miart: verso (e oltre) il 2023 in "Crescendo"

Rubin Gideon, Black Vest, 2020, oil on board, 20.5 × 2.,5 cm | Courtesy Monica De Cardenas, Milano - Zuoz - Lugano
 

Samantha De Martin

18/01/2023

Milano - Dal 14 al 16 aprile Miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea, torna a Milano costruendo l’immaginario dell'edizione numero ventisette attorno a un’emblematica parola d’ordine: Crescendo.
La keyword sottolinea lo sviluppo riscontrato nel corso dei precedenti due anni e, al tempo stesso, il desiderio di proseguire verso una traiettoria ascensionale oltre il 2023.
Dopo lo "smantellamento del silenzio” nel 2021 e il “primo movimento” di una nuova partitura l’anno successivo, nel 2023 miart prosegue nel solco delle metafore musicali. Se nel gergo tecnico, l’espressione “crescendo” allude a un’indicazione dinamica musicale che prevede l’aumento graduale dell’intensità del suono, in relazione alla fiera il termine rimarca la crescita di partecipazione e di pubblico riscontrata nelle due precedenti edizioni. Ma anche la tutela e lo sviluppo della biodiversità, la cura dell'ambiente e delle sue risorse in riferimento al ruolo svolto nella Gallery Climate Coalition Italia e al suo impegno nel favorire pratiche più sostenibili e a minor impatto ambientale.


Giorgio Morandi, Natura morta, 1950, Olio su tela, 45 x 35 cm | Courtesy Galleria d'Arte Maggiore g.a.m., Bologna - Milan - Paris

La kermesse milanese organizzata da Fiera Milano e diretta per il terzo anno da Nicola Ricciardi riparte con 169 gallerie partecipanti (un incremento a doppia cifra rispetto ai numeri del 2022), in arrivo da 27 Paesi, con opere di maestri moderni e artisti contemporanei affermati ed emergenti, ribadendo il suo ruolo di appuntamento imprescindibile per il pubblico e per i collezionisti italiani e internazionali. Tra incoraggianti ritorni e importanti new entry Miart saluterà, tra le altre, gallerie come C L E A R I N G (Bruxelles, New York, Los Angeles), CorviMora (Londra), Crèvecœur (Parigi), Dvir Gallery (Tel Aviv, Bruxelles, Parigi), Ehrhardt Flòrez (Madrid), Peter Kilchmann (Zurigo, Parigi), KLEMM'S (Berlino), Kendal Koppe (Glasgow), Andrew Kreps Gallery (New York), Michel Rein (Parigi, Bruxelles), Repetto Gallery (Londra, Lugano), plaudendo anche alla significativa crescita in termini di estensione geografica delle gallerie coinvolte, attese a Milano da quattro continenti e da città anche molto distanti, come San Paolo per HOA Galeria, Shanghai per Capsule Shanghai, Seoul per Foundry Seoul e Accra (Ghana) per Gallery 1957.
L’attenzione per l’imprescindibile contesto italiano sarà ribadito in fiera da alcune delle più dinamiche realtà del nostro Paese, dalla Galleria Tommaso Calabro (Milano) alla Galleria Continua (San Gimignano, Pechino, Les Moulins, L'Avana, Roma, San Paolo, Parigi, Dubai), da Raffaella Cortese (Milano) a Monica De Cardenas (Milano, Zuoz, Lugano), da Magazzino (Roma) e Gió Marconi (Milano) a LIA RUMMA (Milano, Napoli), Tornabuoni Arte (Firenze, Milano, Forte dei Marmi, Crans Montana, Parigi).


Marina Abramovic, Artist Portrait with a Candle, 2012, Fine art pigment print 160 × 160 cm (not framed) 165 × 165 × 7 cm (framed) Edition of 7 Courtesy LIA RUMMA, Milan - Naples

Gli appassionati si muoveranno attraverso tre sezioni. Per dare risalto alla ricerca delle più recenti generazioni di galleristi e artisti, la visita in fiera si aprirà anche quest’anno con Emergent, sezione a cura di Attilia Fattori Franchini e dedicata a 26 giovani gallerie. Se Established, la sezione principale, accoglierà 133 gallerie che esporranno opere della più stretta contemporaneità assieme a quelle dedicate all’arte del XX secolo, Decades, la sezione a cura di Alberto Salvadori, completerà il percorso ripercorrendo la storia del secolo scorso attraverso dieci progetti monografici dagli anni '10 del Novecento agli anni '10 del Duemila.
Tre è anche il numero delle interpretazioni di Crescendo - in relazione al suono (art & sound) alle persone (art & bodies), alla cura dell’ecosistema (art & earth) - che saranno l’espediente narrativo per raccontare, da qui alla fiera, le opere di alcuni degli artisti che si potranno incontrare ad aprile tra gli stand di Miart 2023.


Mario Sironi, Figura dalla chitarra, 1927, Olio su tela, 55.5 x 66 cm | Courtesy Societ à di Belle Arti, Viareggio - Milan - Cortina d’Ampezzo

Come ogni anno ad affiancare Miart saranno le iniziative di Milano Art Week (attese dall'11 al 16 aprile), la manifestazione diffusa coordinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e le fondazioni private della città che si occupano di arte moderna e contemporanea, con una programmazione dedicata di mostre e attività.
A rafforzare la relazione con la città sarà inoltre un'inedita collaborazione con Triennale Milano, che, oltre a ospitare la sesta edizione del FOG Triennale Milano Performing Arts, diventerà a tutti gli effetti la "casa di Miart" accogliendo una serie di iniziative dal vivo.
Con l’edizione numero 27 di Miart si rinnova anche il Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano. Del valore di 100.000 euro e istituito nel 2012 è destinato a opere d'arte che andranno a implementare la collezione di Fondazione Fiera Milano, oggi all’interno della Palazzina degli Orafi, sede di Fondazione, e che attualmente si compone di oltre 100 lavori in rappresentanza di linguaggi artistici differenti.

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