Romani e Longobardi inquilini in una villa rustica
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Romani e Longobardi inquilini in una villa rustica, Antiquarium di Spilamberto
Dal 01 Ottobre 2016 al 06 Gennaio 2017
Spilamberto | Modena
Luogo: Antiquarium di Spilamberto
Indirizzo: c.so Umberto I, 1/2
Enti promotori:
- Comune di Spilamberto
- Gruppo Naturalisti
- Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena Reggio Emilia e Ferrara
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 059.789.965
E-Mail info: antiquarium.spilamberto@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.archeobologna.beniculturali.it
Una villa rustica a Spilamberto, una struttura che si evolve nel tempo ospitando popoli di cultura e origine diversa che hanno dominato il territorio modenese, Romani e Longobardi al confine tra tardoantico e alto medioevo
Il Comune di Spilamberto, il locale Gruppo Naturalisti e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara promuovono la mostra curata da Paolo De Vingo, dell’Università di Torino, “Romani e Longobardi inquilini in una villa rustica”. Saranno esposti i corredi di quattro tombe e si potranno scoprire alcuni reperti mai visti, appena restaurati.
Il progetto espositivo presenta una selezione di materiali provenienti dalla cava di Ponte del Rio, nel territorio di Spilamberto, a seguito degli scavi archeologici preventivi effettuati dalla Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna (ora Soprintendenza Archeologia, Paesaggio e Belle Arti per la città metropolitana di Bologna e per le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara) che hanno riguardato, in particolare, le strutture di una villa rustica romana e un contesto cimiteriale longobardo, non molto distante.
I materiali dall’edificio rustico consistono in una selezione di oggetti in ferro e in bronzo di tradizione romana (congegno di serratura, chiave domestica, utensili agricoli e da cucina, una fibbia ed una armilla decorata) volta a ricostruire il quadro economico-sociale in cui si inseriva la vita di questa comunità, con particolare attenzione per gli attrezzi agricoli (una falce messoria, due tipi distinti di zappe per dissodare il terreno). Una serie di lame in ferro verranno poste in relazione sia con tutte le attività della cucina finalizzate alla preparazione del cibo, sia ad un loro impiego pratico nella vita quotidiana. Una semplice armilla in bronzo, a capi aperti e decorati alle due estremità, in associazione con una fibbia con ardiglione in ferro offrono un ulteriore scorcio della cultura materiale degli individui maschili e femminili della comunità. Una testa di ascia “barbuta” in ferro, di tradizione tardoantica-altomedievale, in ottime condizioni di conservazione, rappresenta un elemento-ponte che collega due culture: la componente agricola originaria e le consuetudini del nuovo gruppo demografico, facilmente distinguibile dal substrato autoctono, identificabile come ‘longobardo’ e cioè con i nuovi dominatori della parte centro-settentrionale della penisola italiana dopo la seconda metà del VI secolo.
A questa nuova fase si ricollega una selezione dei materiali presenti in quattro tombe della necropoli longobarda, particolarmente significativi in riferimento al ruolo rivestito all’interno della comunità.
In occasione dell’inaugurazione della mostra (sabato 1 ottobre, ore 16) e della rievocazione storica Longobarda, sarà organizzato in collaborazione con Crono Eventi il convegno “Culture alimentari del Medioevo: qualche assaggio” dedicato al tema dell’alimentazione altomedievale. L’appuntamento con la Prof. Antonella Campanini, ricercatrice confermata in Storia Medievale all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, è alla Corte d'Onore Rocca Rangoni sabato 1 ottobre, alle 17.
Domenica 2 ottobre, invece, il tratto orientale dell'antica via Romea Nonantolana (strada di fondazione longobarda) sarà animata da un'iniziativa realizzata con il patrocinio del Comune di Nonantola, la “Biciclettata sulla Romea Nonantolana”: i partecipanti visiteranno il Museo Benedettino dell’abbazia di Nonantola per poi mettersi in sella alla volta di Spilamberto dove arriveranno verso ora di pranzo per seguire gli appuntamenti della rievocazione storica.
La mostra è allestita in occasione di Mast Còt 2016 e vista la concomitanza con l’evento uno dei temi dell’esposizione sarà legato al mondo agricolo.
Orari:
Sabato 15,30-18,30 e 20,30-22,30 Domenica 10-13, 15,30-18,30 e 20,30-22,30
e tutti i giorni su appuntamento via mail
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