Tu Quoque. Artisti per il cesaricidio
Dal 15 Marzo 2015 al 15 Aprile 2015
Roma
Luogo: Palazzetto Art Gallery
Indirizzo: via delle Botteghe Oscure 34
Orari: mar-sab 10-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 392 0553783
E-Mail info: info@palazzettoartgallery.com
Sito ufficiale: http://www.palazzettoartgallery.com
Tu quoque, Brute, fili mi! (“Anche tu, Bruto, figlio mio!”) sembra siano state le ultime parole dette da Giulio Cesare in punto di morte trafitto dalle famigerate ventitré coltellate dei congiuratori. Svetonio, nella vita di Cesare, da’ una versione simile a questa, come W. Shakespeare che nel suo Giulio Cesare propone una variante in latino nel testo inglese “Et tu, Brute? Then fall, Caesar.” (“Anche tu, Bruto? Cadi, allora, Cesare.”).
TU QUOQUE, dunque.
E la Palazzetto Art Gallery, dalla sua particolare posizione (limitrofa a largo Argentina, luogo del delitto), ha ideato e curato, per il prossimo 15 marzo, per le Idi di marzo del 2015, la riproposizione del cesaricidio, con la complicità di una selezione di artisti di varie estrazioni: Bruno Aller, Paolo Bielli, Alessandro Costa, Stefania Fabrizi, Marisa Facchinetti, Marina Haas, Antonella Iovinella, Beatrice Palma, Eros Renzetti.
Bruno Aller è pittore, incisore e scenografo e la sua ricerca è volta all’indagine stilistica di matrice astratta; equilibrate le sue composizioni dai colori blu e rossi, ai neri fosforescenti, ai bianchi che tagliano le sue grandi tele in diagonali sorprendenti.
Paolo Bielli è pittore, scenografo e performer. Per questa mostra presenterà una nuova performance che lo vedrà avvolto nella sua opera di nove metri e accarezzato da ventitré coltelli bianchi, per simulare la morte di Cesare. Ma non prima di essersi depilato le gambe.
Alessandro Costa nasce come restauratore e si evolve come pittore. Soggetto a lui caro è la rappresentazione di una roccia eruttiva di nome leucitite; nota a tutti i romani come sampietrino, segno di Roma.
Stefania Fabrizi è pittrice e lavora con il disegno con cui crea grandi istallazioni con personaggi ambivalenti, essenzialmente atleti e lottatori che costruiscono un sistema iconico complesso e stratificato dove ogni tassello ha un valore allusivo.
Marisa Facchinetti è pittrice che diffonde nelle sue tele il colore puro, saturo nelle intensità e nella luce. La sua stesura pittorica astratta, con assetti quasi divisionisti, sembra provenire dagli assunti sulla teoria del colore di Johannes Itten.
Marina Haas è pittrice e scenografa; il suo universo è fatto dagli oggetti raccolti nel tempo con la dedizione sacra di chi sa che la vita è una serie di momenti che si accumulano e di attimi interiori fissati nella luce. La sua pittura è iridescenza del colore dai forti toni.
Antonella Iovinella è pittrice di ascendenza metafisica e la sua costante e rigorosa ricerca la porta ad accostarsi alla scultura, alla grafica e alla scrittura. Nella scultura, soprattutto in terracotta, predilige forme antropomorfe.
Beatrice Palma è progettista e design d’interni. Intensa la sua attività nel campo della riproduzione in gesso di celebri opere d’arte. Per questa mostra presenterà un busto di Cesare in gesso dipinto.
Eros Renzetti è pittore e scenografo con un immaginario visionario. I suoi soggetti sono cavalieri dai lineamenti greco-romani; egli lavora sul concetto di Narciso e alterna quindi la sua ricerca con la fotografia, esclusivamente rivolta all’autoritratto.
Ognuno di loro creerà un’opera espressamente dedicata all’evento che sarà usata come arma, questa volta solamente artistica, per rinnovare, celebrare o solamente ricordare quel tragico accadimento, primigenio di tutti i tirannicidi.
QUOQUE TU. Anche tu, dunque, pittore, scultore, scrittore, curatore o solamente spettatore ucciderai nuovamente, per la gloria di CESARE.
TU QUOQUE, dunque.
E la Palazzetto Art Gallery, dalla sua particolare posizione (limitrofa a largo Argentina, luogo del delitto), ha ideato e curato, per il prossimo 15 marzo, per le Idi di marzo del 2015, la riproposizione del cesaricidio, con la complicità di una selezione di artisti di varie estrazioni: Bruno Aller, Paolo Bielli, Alessandro Costa, Stefania Fabrizi, Marisa Facchinetti, Marina Haas, Antonella Iovinella, Beatrice Palma, Eros Renzetti.
Bruno Aller è pittore, incisore e scenografo e la sua ricerca è volta all’indagine stilistica di matrice astratta; equilibrate le sue composizioni dai colori blu e rossi, ai neri fosforescenti, ai bianchi che tagliano le sue grandi tele in diagonali sorprendenti.
Paolo Bielli è pittore, scenografo e performer. Per questa mostra presenterà una nuova performance che lo vedrà avvolto nella sua opera di nove metri e accarezzato da ventitré coltelli bianchi, per simulare la morte di Cesare. Ma non prima di essersi depilato le gambe.
Alessandro Costa nasce come restauratore e si evolve come pittore. Soggetto a lui caro è la rappresentazione di una roccia eruttiva di nome leucitite; nota a tutti i romani come sampietrino, segno di Roma.
Stefania Fabrizi è pittrice e lavora con il disegno con cui crea grandi istallazioni con personaggi ambivalenti, essenzialmente atleti e lottatori che costruiscono un sistema iconico complesso e stratificato dove ogni tassello ha un valore allusivo.
Marisa Facchinetti è pittrice che diffonde nelle sue tele il colore puro, saturo nelle intensità e nella luce. La sua stesura pittorica astratta, con assetti quasi divisionisti, sembra provenire dagli assunti sulla teoria del colore di Johannes Itten.
Marina Haas è pittrice e scenografa; il suo universo è fatto dagli oggetti raccolti nel tempo con la dedizione sacra di chi sa che la vita è una serie di momenti che si accumulano e di attimi interiori fissati nella luce. La sua pittura è iridescenza del colore dai forti toni.
Antonella Iovinella è pittrice di ascendenza metafisica e la sua costante e rigorosa ricerca la porta ad accostarsi alla scultura, alla grafica e alla scrittura. Nella scultura, soprattutto in terracotta, predilige forme antropomorfe.
Beatrice Palma è progettista e design d’interni. Intensa la sua attività nel campo della riproduzione in gesso di celebri opere d’arte. Per questa mostra presenterà un busto di Cesare in gesso dipinto.
Eros Renzetti è pittore e scenografo con un immaginario visionario. I suoi soggetti sono cavalieri dai lineamenti greco-romani; egli lavora sul concetto di Narciso e alterna quindi la sua ricerca con la fotografia, esclusivamente rivolta all’autoritratto.
Ognuno di loro creerà un’opera espressamente dedicata all’evento che sarà usata come arma, questa volta solamente artistica, per rinnovare, celebrare o solamente ricordare quel tragico accadimento, primigenio di tutti i tirannicidi.
QUOQUE TU. Anche tu, dunque, pittore, scultore, scrittore, curatore o solamente spettatore ucciderai nuovamente, per la gloria di CESARE.
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