HASAN KURD, XINYI CHEN, MARIA CAMERA-SMITH. TRE CULTURE , ESPERIENZE E PAESI DIVERSI: PALESTINA, CINA E INGHILTERRA
Dal 13 Maggio 2024 al 30 Maggio 2024
Milano
Luogo: Archivio Negroni
Indirizzo: Via Filippo Tajani 3
Orari: su appuntamento. 14 maggio 10-18
Telefono per informazioni: +39 333 4003308
E-Mail info: eventi@archivionegroni.it
La mostra PREZIOSA YOUNG 2023 dopo la prima tappa a Firenze negli spazi de La Polveriera in occasione di MIDA, Mostra Internazionale dell’Artigianato, sarà ospitata dal 14 al 30 maggio all’Archivio Negroni a Milano, in collaborazione con AGC, Associazione italiana per il Gioiello Contemporaneo. Terminerà il suo tour dal 18 ottobre al 10 novembre nell’Oratorio San Rocco, il luogo più iconico in Italia per l’allestimento di mostre dedicate alla ricerca orafa contemporanea, come per le passate edizioni in collaborazione con il Comune di Padova.
In una rosa di candidati come sempre molto numerosi, per l’edizione 2023 la giuria ha scelto i lavori realizzati da tre artisti (Hasan Kurd, Xinyi Chen, Maria Camera-Smith), che provengono da paesi, culture e esperienze diverse: un palestinese, una cinese trasferita a Londra, una artista statunitense. Tre voci, tre narrazioni che contribuiscono al vivace e policromo racconto di PY e ne confermano il carattere internazionale e interculturale.
A conferma dell’intuito e della attenzione nel lavoro di scouting degli organizzatori LAO, Preziosa Young si è dimostrato un bellissimo trampolino di lancio per una carriera di successo per la maggior parte degli artisti selezionati nelle passate edizioni, che hanno ottenuto negli anni ulteriori riconoscimenti, premi e presenze in molte prestigiose gallerie internazionali.
Nei testi del catalogo della mostra, Alice Rendon scrive a proposito dei tre artisti:
“La materia è il soggetto in esame: sostanza considerata inerte, piegata e vinta attraverso la progressiva sofisticazione che ha accompagnato e segnato la storia del progresso tecnologico. Hasan Kurd omaggia la laboriosità del mestiere, intesa come valore da custodire e praticare; taglia scolpisce, lima e leviga il marmo, lisciando le superfici angolari e talvolta curvandole, rendendole vibranti, come a richiamare l’epidermide della mano da cui l’oggetto sembra naturalmente generarsi.
Sono opere scultoree che diventano solo temporaneamente ornamenti, ovvero lo sono fintanto che li poniamo in relazione con il corpo. Sono oggetti, infine, di un’utilità astratta, ideale, strumenti della memoria, che ‘servono’ solo in quanto allegorie di una cultura artigianale, metafore di una storia universale dell’arte.”
“Attraverso l’incontro col rifiuto elettronico, Xinyi Chen propone una rivisitazione ‘potenziata’ della cultura materiale ed estetica della gioielleria.
Nella serie di bracciali, collane e collari le parti vengono selezionate non solo per la vivace colorazione, ma soprattutto per la loro curiosa forma che rievoca i tagli delle gemme utilizzati dall’orafo. La montatura che le accoglie è concepita e realizzata con l’ausilio della progettazione e fabbricazione CAD/CAM: le griffes avviluppano queste ‘pietre’ sintetiche, disegnando forme che germogliano come piste di un circuito stampato.L’artista rievoca e rilancia in tal modo tipologie storiche dell’oreficeria, sperimentando tecniche nuove (come il rivestimento PVD) e conferendo valore all’idea che ogni conquista tecnologica – sia essa antica o all’avanguardia – debba sempre porsi al servizio dell’ingegno dell’artigiano innovatore.”
“Taci e Ascolta - questo sembrano suggerirci le potenti presenze scultoree di Maria Camera-Smith.
L’orafa statunitense salva e infonde nei suoi pezzi l’emozione suscitata dal contatto con una natura rigenerativa, vissuta in modo intimo e intenso, venerata e celebrata attraverso le superfici scabre e materiche di ornamenti dal forte potere evocativo
Sono oggetti narrativi, che ci parlano delle camminate solitarie dell’artista nelle foreste: della nobile fierezza degli alberi, tradotta nel carattere vigoroso di collane pettorali, della sostanza spessa e scagliosa della corteccia, restituita attraverso il calore del rame butterato, di paesaggi umidi e frondosi, trasfigurati pittoricamente nello smalto.”
La mostra PREZIOSA YOUNG fa parte del progetto PREZIOSA | Florence Jewellery Week nato per sostenere le nuove generazioni di artigiani, designer e artisti che esplorano percorsi innovativi o anticipano le future tendenze, promossa e organizzata da LAO, Le Arti Orafe scuola di gioielleria.
Hasan Kurd
Il mio progetto cerca di concentrarsi sulle relazioni culturali, materiali e filosofiche tra corpo e strumento, cultura e linguaggio. Si tratta di gestire le funzioni simboliche e di utilità dello strumento. Nel progetto metto in discussione questa connessione storica creando strumenti e gioielli astratti, esaminando i confini e le transizioni tra lo strumento e i movimenti del corpo, tra materiali naturali e artificiali, tra forme geometriche ed energetiche, tra il tenere e ciò che viene tenuto e altro ancora.
Ho scelto di concentrarmi su queste domande utilizzando strumenti manuali e meccanici per la lavorazione della pietra di marmo. Il marmo è un materiale culturalmente ed economicamente carico, analogo al corpo umano in termini di assorbimento, tenacità, flessibilità e trasparenza. Per me, queste caratteristiche del marmo lo rendono un'estensione naturale o una parte del corpo. Ha un rapporto simultaneo con lo spazio che lo circonda così come davanti agli occhi dell'osservatore.
Xinyi Chen
I componenti elettronici hanno un posto speciale nel mio cuore: li chiamo “intelligenze artificiali”. Sono affascinato dalle loro forme, texture, colori, strutture precise, spiritualità digitale e bellezza nascosta, e attingo ai ricordi della mia infanzia grazie a mia madre, informatica. La mia pratica combina processi di produzione basati sul digitale con l'artigianato tradizionale e oggetti trovati, utilizzando la scansione 3D, la stampa e l'incisione laser, per esplorare il passato e il futuro, con il mondo in cui vivo, creando il mio linguaggio.
Agendo in un contesto più ampio di sostenibilità e di consapevolezza delle generazioni più giovani nei confronti dei rifiuti elettronici, il Centro di riciclaggio RAEE faceva parte della catena di fornitura. Attraverso l'elevazione dei rifiuti elettronici a materiale di lusso con un'economia circolare, i miei gioielli sfidano e propongono un approccio trasgressivo a ciò che apprezziamo per il futuro, evidenziando il confine tra "fisico e digitale" e mostrando un nuovo modo di vivere nello stupore e nel piacere digitale .
Maria Camera-Smith
La mia pratica artigianale è un'esplorazione di sé, dell'ornamento del corpo e della nostalgia. Mi affido ai formati dei gioielli come sistemi per analizzare il mio ambiente. I fili storici e culturali che persistono attraverso i gioielli mi permettono di collocare le cose in un contesto che può essere sia espressivo che introspettivo. Le forme che utilizzo sono calchi diretti di alberi e piante provenienti da luoghi geografici che hanno un significato personale. Queste forme subiscono un ciclo di fabbricazione che include fusione, realizzazione di stampi, saldatura e smaltatura, che spesso non sono consecutivi. I processi di smaltatura mi permettono di catturare immagini e tonalità che hanno un valore nostalgico e sentimentale. Cammino nel bosco e analizzo. Lungo il percorso raccolgo piccoli dettagli fisici e astratti. Integrare questo contenuto nella mia pratica mi permette di immortalare i momenti che ho vissuto mentre lavoravo sul peso emotivo di quel momento. Realizzo gioielli d'arte per permettermi di elaborare il panorama in cui mi trovo attualmente, scavando anche nelle radici di chi sono come creatore.
OPENING 13 MAGGIO ORE 18.30
In una rosa di candidati come sempre molto numerosi, per l’edizione 2023 la giuria ha scelto i lavori realizzati da tre artisti (Hasan Kurd, Xinyi Chen, Maria Camera-Smith), che provengono da paesi, culture e esperienze diverse: un palestinese, una cinese trasferita a Londra, una artista statunitense. Tre voci, tre narrazioni che contribuiscono al vivace e policromo racconto di PY e ne confermano il carattere internazionale e interculturale.
A conferma dell’intuito e della attenzione nel lavoro di scouting degli organizzatori LAO, Preziosa Young si è dimostrato un bellissimo trampolino di lancio per una carriera di successo per la maggior parte degli artisti selezionati nelle passate edizioni, che hanno ottenuto negli anni ulteriori riconoscimenti, premi e presenze in molte prestigiose gallerie internazionali.
Nei testi del catalogo della mostra, Alice Rendon scrive a proposito dei tre artisti:
“La materia è il soggetto in esame: sostanza considerata inerte, piegata e vinta attraverso la progressiva sofisticazione che ha accompagnato e segnato la storia del progresso tecnologico. Hasan Kurd omaggia la laboriosità del mestiere, intesa come valore da custodire e praticare; taglia scolpisce, lima e leviga il marmo, lisciando le superfici angolari e talvolta curvandole, rendendole vibranti, come a richiamare l’epidermide della mano da cui l’oggetto sembra naturalmente generarsi.
Sono opere scultoree che diventano solo temporaneamente ornamenti, ovvero lo sono fintanto che li poniamo in relazione con il corpo. Sono oggetti, infine, di un’utilità astratta, ideale, strumenti della memoria, che ‘servono’ solo in quanto allegorie di una cultura artigianale, metafore di una storia universale dell’arte.”
“Attraverso l’incontro col rifiuto elettronico, Xinyi Chen propone una rivisitazione ‘potenziata’ della cultura materiale ed estetica della gioielleria.
Nella serie di bracciali, collane e collari le parti vengono selezionate non solo per la vivace colorazione, ma soprattutto per la loro curiosa forma che rievoca i tagli delle gemme utilizzati dall’orafo. La montatura che le accoglie è concepita e realizzata con l’ausilio della progettazione e fabbricazione CAD/CAM: le griffes avviluppano queste ‘pietre’ sintetiche, disegnando forme che germogliano come piste di un circuito stampato.L’artista rievoca e rilancia in tal modo tipologie storiche dell’oreficeria, sperimentando tecniche nuove (come il rivestimento PVD) e conferendo valore all’idea che ogni conquista tecnologica – sia essa antica o all’avanguardia – debba sempre porsi al servizio dell’ingegno dell’artigiano innovatore.”
“Taci e Ascolta - questo sembrano suggerirci le potenti presenze scultoree di Maria Camera-Smith.
L’orafa statunitense salva e infonde nei suoi pezzi l’emozione suscitata dal contatto con una natura rigenerativa, vissuta in modo intimo e intenso, venerata e celebrata attraverso le superfici scabre e materiche di ornamenti dal forte potere evocativo
Sono oggetti narrativi, che ci parlano delle camminate solitarie dell’artista nelle foreste: della nobile fierezza degli alberi, tradotta nel carattere vigoroso di collane pettorali, della sostanza spessa e scagliosa della corteccia, restituita attraverso il calore del rame butterato, di paesaggi umidi e frondosi, trasfigurati pittoricamente nello smalto.”
La mostra PREZIOSA YOUNG fa parte del progetto PREZIOSA | Florence Jewellery Week nato per sostenere le nuove generazioni di artigiani, designer e artisti che esplorano percorsi innovativi o anticipano le future tendenze, promossa e organizzata da LAO, Le Arti Orafe scuola di gioielleria.
Hasan Kurd
Il mio progetto cerca di concentrarsi sulle relazioni culturali, materiali e filosofiche tra corpo e strumento, cultura e linguaggio. Si tratta di gestire le funzioni simboliche e di utilità dello strumento. Nel progetto metto in discussione questa connessione storica creando strumenti e gioielli astratti, esaminando i confini e le transizioni tra lo strumento e i movimenti del corpo, tra materiali naturali e artificiali, tra forme geometriche ed energetiche, tra il tenere e ciò che viene tenuto e altro ancora.
Ho scelto di concentrarmi su queste domande utilizzando strumenti manuali e meccanici per la lavorazione della pietra di marmo. Il marmo è un materiale culturalmente ed economicamente carico, analogo al corpo umano in termini di assorbimento, tenacità, flessibilità e trasparenza. Per me, queste caratteristiche del marmo lo rendono un'estensione naturale o una parte del corpo. Ha un rapporto simultaneo con lo spazio che lo circonda così come davanti agli occhi dell'osservatore.
Xinyi Chen
I componenti elettronici hanno un posto speciale nel mio cuore: li chiamo “intelligenze artificiali”. Sono affascinato dalle loro forme, texture, colori, strutture precise, spiritualità digitale e bellezza nascosta, e attingo ai ricordi della mia infanzia grazie a mia madre, informatica. La mia pratica combina processi di produzione basati sul digitale con l'artigianato tradizionale e oggetti trovati, utilizzando la scansione 3D, la stampa e l'incisione laser, per esplorare il passato e il futuro, con il mondo in cui vivo, creando il mio linguaggio.
Agendo in un contesto più ampio di sostenibilità e di consapevolezza delle generazioni più giovani nei confronti dei rifiuti elettronici, il Centro di riciclaggio RAEE faceva parte della catena di fornitura. Attraverso l'elevazione dei rifiuti elettronici a materiale di lusso con un'economia circolare, i miei gioielli sfidano e propongono un approccio trasgressivo a ciò che apprezziamo per il futuro, evidenziando il confine tra "fisico e digitale" e mostrando un nuovo modo di vivere nello stupore e nel piacere digitale .
Maria Camera-Smith
La mia pratica artigianale è un'esplorazione di sé, dell'ornamento del corpo e della nostalgia. Mi affido ai formati dei gioielli come sistemi per analizzare il mio ambiente. I fili storici e culturali che persistono attraverso i gioielli mi permettono di collocare le cose in un contesto che può essere sia espressivo che introspettivo. Le forme che utilizzo sono calchi diretti di alberi e piante provenienti da luoghi geografici che hanno un significato personale. Queste forme subiscono un ciclo di fabbricazione che include fusione, realizzazione di stampi, saldatura e smaltatura, che spesso non sono consecutivi. I processi di smaltatura mi permettono di catturare immagini e tonalità che hanno un valore nostalgico e sentimentale. Cammino nel bosco e analizzo. Lungo il percorso raccolgo piccoli dettagli fisici e astratti. Integrare questo contenuto nella mia pratica mi permette di immortalare i momenti che ho vissuto mentre lavoravo sul peso emotivo di quel momento. Realizzo gioielli d'arte per permettermi di elaborare il panorama in cui mi trovo attualmente, scavando anche nelle radici di chi sono come creatore.
OPENING 13 MAGGIO ORE 18.30
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