Dal 29 ottobre ai Chiostri di Sant'Eustorgio - Museo Diocesano
L’Adorazione dei Magi di Botticelli è il Capolavoro per Milano 2024
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Sandro Botticelli, Adorazione dei Magi, 1475, Gallerie degli Uffizi, Firenze
Francesca Grego
05/09/2024
Milano - Torna anche quest’anno Un Capolavoro per Milano, l’iniziativa che ogni autunno, in attesa del Natale, porta al Museo Diocesano Carlo Maria Martini un gioiello assoluto della pittura italiana da grandi musei nazionali e internazionali. L’ospite prescelto per la sedicesima edizione dell’evento è una celebre tavola di Sandro Botticelli oggi custodita presso le Gallerie degli Uffizi: si tratta dell’Adorazione dei Magi, dipinta nel 1475 per una cappella della basilica fiorentina di Santa Maria Novella e in seguito passata nelle collezioni medicee. La mostra curata da Daniela Parenti, curatrice della pittura del Quattrocento agli Uffizi, e Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano, permetterà di approfondirne la storia e di calarsi nei significati dell’opera grazie a un ricco apparato di immagini, video, testi e musiche.
Ma come nasce questa tavola preziosa che oggi appare perfetta da ammirare nel periodo natalizio? A commissionarla a Botticelli fu il ricco e ambizioso uomo d’affari Gasparre del Lama, che qualche anno prima aveva fatto costruire nella Basilica di Santa Maria Novella una cappella intitolata ai Magi. Il perché della dedica è duplice: il nome del committente, Gasparre, è lo stesso dei più giovane dei re venuti dall’Oriente per adorare il Bambino Gesù; nelle intenzioni di del Lama, inoltre, il dipinto fu concepito come un omaggio ai Medici, ferventi sostenitori della Compagnia dei Magi con sede a San Marco. E fu proprio l’influente famiglia fiorentina a entrare in possesso dell’opera quando il committente cadde in disgrazia e la cappella fu abbandonata, come risulta dagli inventari di fine XVI. L’Adorazione dei Magi fu dunque esposta agli Uffizi fin dal 1796.
Botticelli sviluppa il tema in modo originale rispetto alle rappresentazioni diffuse nel Quattrocento. Attorno alla capanna in posizione centrale, i numerosi personaggi danno vita a una scena vivace e articolata, caratterizzata da una notevole varietà di pose e atteggiamenti, tra colori sgargianti e grande attenzione ai dettagli. All’interno della grotta, sotto i raggi della luce divina, la Vergine con il Bambino prende posto su un alto basamento, mentre alle sue spalle Giuseppe appare in assorta contemplazione. Ai lati, divisa in due schiere, la parata delle figure giunte al seguito dei Magi, composta perlopiù dai protagonisti della società fiorentina del tempo. Lo stesso Botticelli si ritrae nel ragazzo biondo sulla destra, posto di tre quarti con il manto giallo oro, che cerca lo sguardo dell’osservatore, mentre il committente è stato identificato nell’uomo canuto con il manto azzurro che, sempre sulla destra, sembra guardarci negli occhi. L’intera composizione sottolinea la fedeltà ai Medici da parte di del Lama, riconoscendo un valore divino nell’operato della potente famiglia fiorentina.
Un capolavoro per Milano 2024 - Sandro Botticelli. Adorazione dei Magi sarà visitabile presso il Museo Diocesano Carlo Maria Martini dal 29 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025.
Ma come nasce questa tavola preziosa che oggi appare perfetta da ammirare nel periodo natalizio? A commissionarla a Botticelli fu il ricco e ambizioso uomo d’affari Gasparre del Lama, che qualche anno prima aveva fatto costruire nella Basilica di Santa Maria Novella una cappella intitolata ai Magi. Il perché della dedica è duplice: il nome del committente, Gasparre, è lo stesso dei più giovane dei re venuti dall’Oriente per adorare il Bambino Gesù; nelle intenzioni di del Lama, inoltre, il dipinto fu concepito come un omaggio ai Medici, ferventi sostenitori della Compagnia dei Magi con sede a San Marco. E fu proprio l’influente famiglia fiorentina a entrare in possesso dell’opera quando il committente cadde in disgrazia e la cappella fu abbandonata, come risulta dagli inventari di fine XVI. L’Adorazione dei Magi fu dunque esposta agli Uffizi fin dal 1796.
Botticelli sviluppa il tema in modo originale rispetto alle rappresentazioni diffuse nel Quattrocento. Attorno alla capanna in posizione centrale, i numerosi personaggi danno vita a una scena vivace e articolata, caratterizzata da una notevole varietà di pose e atteggiamenti, tra colori sgargianti e grande attenzione ai dettagli. All’interno della grotta, sotto i raggi della luce divina, la Vergine con il Bambino prende posto su un alto basamento, mentre alle sue spalle Giuseppe appare in assorta contemplazione. Ai lati, divisa in due schiere, la parata delle figure giunte al seguito dei Magi, composta perlopiù dai protagonisti della società fiorentina del tempo. Lo stesso Botticelli si ritrae nel ragazzo biondo sulla destra, posto di tre quarti con il manto giallo oro, che cerca lo sguardo dell’osservatore, mentre il committente è stato identificato nell’uomo canuto con il manto azzurro che, sempre sulla destra, sembra guardarci negli occhi. L’intera composizione sottolinea la fedeltà ai Medici da parte di del Lama, riconoscendo un valore divino nell’operato della potente famiglia fiorentina.
Un capolavoro per Milano 2024 - Sandro Botticelli. Adorazione dei Magi sarà visitabile presso il Museo Diocesano Carlo Maria Martini dal 29 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025.
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