La scena dipinta. Bozzetti e figurini nelle collezioni del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”
Dal 17 Aprile 2014 al 14 Settembre 2014
Trieste
Luogo: Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”
Indirizzo: via Rossini 4
Orari: da martedì a domenica 10-18
Enti promotori:
- Comune di Trieste - Assessorato alla Cultura
Costo del biglietto: intero 4 euro, ridotto 3 euro, gratuito per i bambini fino a sei anni
Telefono per informazioni: +39 040 6754850
E-Mail info: museoschmidl@comune.trieste.it
Sito ufficiale: http://www.museoschmidl.it
Si inaugura domani, giovedì 17 aprile 2014 alle ore 19 presso la Sala Selva di Palazzo Gopcevich, la mostra La scena dipinta. Bozzetti e figurini nelle collezioni del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”.
Il lavoro di revisione degli inventari delle collezioni, che ha interessato anche lo “Schmidl” in questi primi mesi del 2014, ha sollecitato una sorta di necessità di rendere immediatamente fruibile al pubblico una significativa selezione della straordinaria raccolta di bozzetti e figurini teatrali di proprietà del Museo, realizzando una specifica esposizione che venga ad ‘amplificare’ quanto già in mostra nel percorso espositivo permanente.
Da un punto di vista cronologico, il punto di partenza è rappresentato dal fascino dei paesaggi primo-ottocenteschi di Lorenzo Scarabelotto, nato a Trieste nel 1796 e scomparso in Brasile nel 1852. A Scarabelotto fa seguito un’autentica schiera di artisti, che hanno contribuito a scrivere la storia del teatro e del teatro musicale della città di Trieste lungo un arco di due secoli, ‘immaginando’ la scena di una lunga serie di avvenimenti teatrali.
A fronte di oltre un migliaio di lavori, si è intrapresa la via di selezionarne circa duecento e di presentarli in una sorta di ‘dizionario’ storico-artistico-scenografico. Dalla lettera “B” di Gianrico Becher, Peter Bissegger, Pier Paolo Bisleri e Paolo Bregni, alla lettera “Z” di Giuseppe Zigaina (al novantesimo compleanno del quale è dedicata la sezione conclusiva della mostra), sfila complessivamente una quarantina di artisti, artisti-scenografi, artisti-registi: Caramba e Celestino Celestini, Carolus Cergoly e Bruno Chersicla, Luciano Damiani e Miomir Deni?, Dario Fo, Pasquale Grossi, Peter Hall, Antonio Lonza e Emanuele Luzzati, Ulderico Manani e Marcello Mascherini, Sergio Miniussi, Claudio Palcic, Nino Perizi, Carlo Piccinato e Pier Luigi Pizzi, Miela Reina, Carlo Sbisà, Mischa Scandella ed il già citato Lorenzo Scarabelotto, Eugenio Scomparini, Alfred Silbermann, Sebastiano Soldati e Luigi Spacal. Per concludere con le meravigliose tecniche miste su carta realizzate da Giuseppe Zigaina per Il convitato di pietra di Aleksandr Sergeevi? Dargomyžskij (in scena al Teatro Verdi nella stagione 1968/69) e Goyescas di Enrique Granados (ancora al “Verdi” nella stagione 1981/82).
Una sezione della mostra è infine dedicata alla “scena di Strehler”, con opere tratte dal Fondo “Giorgio Strehler” di proprietà del Museo Teatrale, che portano la firma di Ezio Frigerio, Enrico Job e Renato Guttuso.
Artefice della mostra è un gruppo di lavoro di dipendenti e collaboratori del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, costituito da Elisabetta Buffulini, Letizia Ciriello, Boris Juretic, Emilio Medici e Cristina Zacchigna, sotto la direzione di Maria Masau Dan, con il coordinamento di Stefano Bianchi, la collaborazione scientifica di Marta Finzi, la consulenza archivistica di Franca Tissi, le fotografie di Marino Ierman e Fulvio Rubieri, il progetto grafico di Lorenzo Michelli.
La mostra rimarrà aperta, con orario 10-18 da martedì a domenica, fino al 31 agosto. La visita è inclusa nel normale biglietto di ingresso al Museo Teatrale: intero 4 euro, ridotto 3 euro, gratuito per i bambini fino a sei anni non compiuti. Come per tutti gli altri Musei comunali, l’ingresso sarà gratuito nella giornata di Pasqua. Museo e Mostra si potranno vistare anche nel lunedì di Pasquetta.
Il lavoro di revisione degli inventari delle collezioni, che ha interessato anche lo “Schmidl” in questi primi mesi del 2014, ha sollecitato una sorta di necessità di rendere immediatamente fruibile al pubblico una significativa selezione della straordinaria raccolta di bozzetti e figurini teatrali di proprietà del Museo, realizzando una specifica esposizione che venga ad ‘amplificare’ quanto già in mostra nel percorso espositivo permanente.
Da un punto di vista cronologico, il punto di partenza è rappresentato dal fascino dei paesaggi primo-ottocenteschi di Lorenzo Scarabelotto, nato a Trieste nel 1796 e scomparso in Brasile nel 1852. A Scarabelotto fa seguito un’autentica schiera di artisti, che hanno contribuito a scrivere la storia del teatro e del teatro musicale della città di Trieste lungo un arco di due secoli, ‘immaginando’ la scena di una lunga serie di avvenimenti teatrali.
A fronte di oltre un migliaio di lavori, si è intrapresa la via di selezionarne circa duecento e di presentarli in una sorta di ‘dizionario’ storico-artistico-scenografico. Dalla lettera “B” di Gianrico Becher, Peter Bissegger, Pier Paolo Bisleri e Paolo Bregni, alla lettera “Z” di Giuseppe Zigaina (al novantesimo compleanno del quale è dedicata la sezione conclusiva della mostra), sfila complessivamente una quarantina di artisti, artisti-scenografi, artisti-registi: Caramba e Celestino Celestini, Carolus Cergoly e Bruno Chersicla, Luciano Damiani e Miomir Deni?, Dario Fo, Pasquale Grossi, Peter Hall, Antonio Lonza e Emanuele Luzzati, Ulderico Manani e Marcello Mascherini, Sergio Miniussi, Claudio Palcic, Nino Perizi, Carlo Piccinato e Pier Luigi Pizzi, Miela Reina, Carlo Sbisà, Mischa Scandella ed il già citato Lorenzo Scarabelotto, Eugenio Scomparini, Alfred Silbermann, Sebastiano Soldati e Luigi Spacal. Per concludere con le meravigliose tecniche miste su carta realizzate da Giuseppe Zigaina per Il convitato di pietra di Aleksandr Sergeevi? Dargomyžskij (in scena al Teatro Verdi nella stagione 1968/69) e Goyescas di Enrique Granados (ancora al “Verdi” nella stagione 1981/82).
Una sezione della mostra è infine dedicata alla “scena di Strehler”, con opere tratte dal Fondo “Giorgio Strehler” di proprietà del Museo Teatrale, che portano la firma di Ezio Frigerio, Enrico Job e Renato Guttuso.
Artefice della mostra è un gruppo di lavoro di dipendenti e collaboratori del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, costituito da Elisabetta Buffulini, Letizia Ciriello, Boris Juretic, Emilio Medici e Cristina Zacchigna, sotto la direzione di Maria Masau Dan, con il coordinamento di Stefano Bianchi, la collaborazione scientifica di Marta Finzi, la consulenza archivistica di Franca Tissi, le fotografie di Marino Ierman e Fulvio Rubieri, il progetto grafico di Lorenzo Michelli.
La mostra rimarrà aperta, con orario 10-18 da martedì a domenica, fino al 31 agosto. La visita è inclusa nel normale biglietto di ingresso al Museo Teatrale: intero 4 euro, ridotto 3 euro, gratuito per i bambini fino a sei anni non compiuti. Come per tutti gli altri Musei comunali, l’ingresso sarà gratuito nella giornata di Pasqua. Museo e Mostra si potranno vistare anche nel lunedì di Pasquetta.
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