Dal 14 febbraio visite straordinarie alle case solitamente inaccessibili
Una domus al giorno per scoprire Pompei "dietro le quinte"
Casa dell'Ara massima, Pompei | Courtesy Parco archeologico di Pompei
Samantha De Martin
11/02/2022
Napoli - Una casa al giorno per assaporare la bellezza “dietro le quinte”, tra giardini, fontane, mosaici solitamente inaccessibili al pubblico, fruibili soltanto dagli addetti ai lavori.
È l’obiettivo del progetto di “fruizione dinamica” ideato dal Parco archeologico di Pompei per consentire l’accesso a tutti anche nelle domus del sito che non rientrano nei tradizionali percorsi di visita, alcune perché oggetto di lavori di manutenzione e restauro, altre per la presenza di spazi angusti o decori delicati che renderebbero impossibile un’apertura permanente.
Fino al 31 marzo - e in seguito secondo un programma periodico - ogni giorno della settimana il pubblico potrà visitare, in maniera straordinaria, guidato dal personale del Parco, una casa attualmente non fruibile. Tra le domus pronte a incontrare i visitatori si inseriscono quelle restaurate in anni recenti nell’ambito del Grande Progetto Pompei e aperte prima della pandemia, ma anche le abitazioni chiuse da molto tempo, come quella di Sulpicius Rufus, meglio conosciuta come la casa del Porcellino, o la casa degli Archi, oggetto di nuovi scavi promossi dall’università di Bologna su concessione del Parco archeologico.
La Casa dell'Ancora, Pompei | Courtesy Parco archeologico di Pompei
Si comincia lunedì 14 febbraio, giorno che celebra San Valentino, non a caso con la domus dell’Ara Massima, dove il tema dell’amore esplode con eleganza nell’affresco di Narciso perso nella sua immagine, o ancora nella raffigurazione della dea della Luna Selene, innamorata del giovane pastore Endimione. Martedì sarà la volta della Casa dell’Ancora con il caratteristico giardino sottoposto, una planimetria assolutamente originale nel panorama pompeiano e il nome legato a un’ancora raffigurata nel mosaico dell’ingresso, simbolo della tranquillità e della sicurezza offerta dalla dimora agli ospiti.
Di mercoledì il pubblico potrà esplorare la Casa dell’Adone ferito, con il grande quadro dipinto nel giardino di Adone morente e Afrodite.
Casa dell'Adone ferito, Pompei | Courtesy Parco archeologico di Pompei
La casa della Fontana Piccola, visitabile il giovedì, con la preziosa fonte d’acqua rivestita di mosaici colorati e conchiglie e ornata dalla statua in bronzo di un pescatore e di un amorino, esposte in copia, lascerà il posto alla Casa del Porcellino, chiusa da molto tempo e oggetto delle visite del venerdì, mentre il sabato e la domenica i visitatori potranno ammirare rispettivamente la Casa degli Archi e quella dell’Orso ferito. Quest’ultima sfodera il suo bel mosaico con l’animale posto all’ingresso, ma anche l’iscrizione di saluto, “HAVE”, ad accogliere gli ospiti.
La Casa della Fontana piccola, Pompei | Courtesy Parco archeologico di Pompei
Il progetto è rivolto a tutti i visitatori, ma soprattutto agli appassionati che avranno modo di trascorrere un’intera giornata negli scavi e ai possessori della My Pompeii card, ai quali si offre un’occasione per tornare nel sito.
Il pubblico potrà addentrarsi in ambienti riservati agli addetti ai lavori, riflettendo sulle continue necessità di intervento che ciclicamente le strutture archeologiche richiedono.
“Ai percorsi consueti - spiega il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel - aggiungiamo una serie di monumenti aperti a turnazione, un po’ come se fossimo un teatro che presenta un programma per la stagione. Ciò consentirà al pubblico di farsi anche un’idea della complessità del lavoro che si svolge quotidianamente in un grande sito archeologico, dalla manutenzione alla ricerca, e che normalmente rimane invisibile ai visitatori.”
Particolare della Casa dell'Orso ferito, Pompei | Courtesy Parco archeologico di Pompei
Le case apriranno tutti i giorni, secondo il calendario riportato nel sito, dalle 14 alle 16.20 (ultimo ingresso alle 16). Per una visita completa all’area archeologica è possibile richiedere il servizio visite guidate presso la postazione agli ingressi di Porta Marina e Piazza Esedra. La prenotazione non è necessaria, tuttavia, in caso di sovraffollamento, gli ingressi saranno contingentati.
Un particolare della Casa del porcellino, Pompei | Courtesy Parco archeologico di Pompei
Leggi anche:
• Storie di graffiti. Dai muri di Pompei agli schermi metropolitani, nell'ultimo progetto di Cassandra Press
È l’obiettivo del progetto di “fruizione dinamica” ideato dal Parco archeologico di Pompei per consentire l’accesso a tutti anche nelle domus del sito che non rientrano nei tradizionali percorsi di visita, alcune perché oggetto di lavori di manutenzione e restauro, altre per la presenza di spazi angusti o decori delicati che renderebbero impossibile un’apertura permanente.
Fino al 31 marzo - e in seguito secondo un programma periodico - ogni giorno della settimana il pubblico potrà visitare, in maniera straordinaria, guidato dal personale del Parco, una casa attualmente non fruibile. Tra le domus pronte a incontrare i visitatori si inseriscono quelle restaurate in anni recenti nell’ambito del Grande Progetto Pompei e aperte prima della pandemia, ma anche le abitazioni chiuse da molto tempo, come quella di Sulpicius Rufus, meglio conosciuta come la casa del Porcellino, o la casa degli Archi, oggetto di nuovi scavi promossi dall’università di Bologna su concessione del Parco archeologico.
La Casa dell'Ancora, Pompei | Courtesy Parco archeologico di Pompei
Si comincia lunedì 14 febbraio, giorno che celebra San Valentino, non a caso con la domus dell’Ara Massima, dove il tema dell’amore esplode con eleganza nell’affresco di Narciso perso nella sua immagine, o ancora nella raffigurazione della dea della Luna Selene, innamorata del giovane pastore Endimione. Martedì sarà la volta della Casa dell’Ancora con il caratteristico giardino sottoposto, una planimetria assolutamente originale nel panorama pompeiano e il nome legato a un’ancora raffigurata nel mosaico dell’ingresso, simbolo della tranquillità e della sicurezza offerta dalla dimora agli ospiti.
Di mercoledì il pubblico potrà esplorare la Casa dell’Adone ferito, con il grande quadro dipinto nel giardino di Adone morente e Afrodite.
Casa dell'Adone ferito, Pompei | Courtesy Parco archeologico di Pompei
La casa della Fontana Piccola, visitabile il giovedì, con la preziosa fonte d’acqua rivestita di mosaici colorati e conchiglie e ornata dalla statua in bronzo di un pescatore e di un amorino, esposte in copia, lascerà il posto alla Casa del Porcellino, chiusa da molto tempo e oggetto delle visite del venerdì, mentre il sabato e la domenica i visitatori potranno ammirare rispettivamente la Casa degli Archi e quella dell’Orso ferito. Quest’ultima sfodera il suo bel mosaico con l’animale posto all’ingresso, ma anche l’iscrizione di saluto, “HAVE”, ad accogliere gli ospiti.
La Casa della Fontana piccola, Pompei | Courtesy Parco archeologico di Pompei
Il progetto è rivolto a tutti i visitatori, ma soprattutto agli appassionati che avranno modo di trascorrere un’intera giornata negli scavi e ai possessori della My Pompeii card, ai quali si offre un’occasione per tornare nel sito.
Il pubblico potrà addentrarsi in ambienti riservati agli addetti ai lavori, riflettendo sulle continue necessità di intervento che ciclicamente le strutture archeologiche richiedono.
“Ai percorsi consueti - spiega il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel - aggiungiamo una serie di monumenti aperti a turnazione, un po’ come se fossimo un teatro che presenta un programma per la stagione. Ciò consentirà al pubblico di farsi anche un’idea della complessità del lavoro che si svolge quotidianamente in un grande sito archeologico, dalla manutenzione alla ricerca, e che normalmente rimane invisibile ai visitatori.”
Particolare della Casa dell'Orso ferito, Pompei | Courtesy Parco archeologico di Pompei
Le case apriranno tutti i giorni, secondo il calendario riportato nel sito, dalle 14 alle 16.20 (ultimo ingresso alle 16). Per una visita completa all’area archeologica è possibile richiedere il servizio visite guidate presso la postazione agli ingressi di Porta Marina e Piazza Esedra. La prenotazione non è necessaria, tuttavia, in caso di sovraffollamento, gli ingressi saranno contingentati.
Un particolare della Casa del porcellino, Pompei | Courtesy Parco archeologico di Pompei
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