Inaugurazione il 1° ottobre con aperture straordinarie nel primo weekend di attività

A Torino nasce Camera

Boris Mikhailov, Senza titolo, dalla serie Luriki, 1976-81. © Boris Mikhailov
 

Ludovica Sanfelice

01/10/2015

Torino - Torino ha stabilito tutte le condizioni per diventare il polo dell’arte contemporanea in Italia e adesso estende la propria influenza alla fotografia. Con questo obiettivo nasce Camera, Centro Italiano per la Fotografia che oggi apre al pubblico la sua sede in via delle Rosine, all’interno dei locali ottocenteschi che ospitarono la prima scuola pubblica del Regno d’Italia.

In questi mille metri quadrati si svilupperà un progetto di valorizzazione e promozione della fotografia italiana che passa attraverso il dialogo con realtà internazionali, a cui si affiancheranno programmi volti a favorire l’educazione visiva per bambini e adulti, “in un’epoca in cui non si distingue più chi fa fotografia da chi ne fruisce” come sottolinea la direttrice di Camera, Lorenza Bravetta.

Il cartellone avrà come spina dorsale tre esposizioni principali all’anno più una serie di mostre complementari che vedranno l’alternanza di esperienze italiane e non. A cominciare da una retrospettiva su Boris Mikhailov che presenta oltre 300 scatti dell’artista ucraino dagli anni Sessanta fino alle più recenti proteste dell'"Euromaidan". E a seguire la rassegna "Italia 1968-78", dedicata a uno dei periodi più complessi della storia italiana.

La struttura del nuovo polo ancora una volta è il risultato della virtuosa sinergia tra pubblico e privato che, attraverso la condivisione di idee e risorse, portano a compimento progetti di alto profilo. In questo caso gli attori principali sono Intesa San Paolo e il colosso energetico Eni, con il contributo di Leica e Magnum Photos.

In occasione dell'inaugurazione del 1 ottobre, Camera osserverà orari di apertura straordinari consentendo le visite dalle 11:00 alle 21:00 venerdì 2 e sabato 3 ottobre, Domenica 4 ottobre, l'ingresso sarà gratuito dalle 11:00 alle 19:00.


Per approfondimenti:
Guida d'arte di Torino

COMMENTI