CRAZY. La follia nell’arte contemporanea
Dal 19 Febbraio 2022 al 08 Gennaio 2023
Roma
Luogo: Chiostro del Bramante di Roma
Indirizzo: Via Arco della Pace 5
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 20.00 [la biglietteria chiude alle 19.00]. Sabato e domenica e festivi dalle 10.00 alle 21.00 [la biglietteria chiude alle 20.00]
Curatori: Danilo Eccher
Enti promotori:
- Con il patrocinio di
- Regione Lazio
- Assessorato Crescita Culturale Roma Capitale
- Accademia di belle arti di Roma
Costo del biglietto: da lunedì a venerdì intero € 15, ridotto € 10. Sabato, domenica e festivi intero € 18, ridotto € 10
Telefono per informazioni: +39 06 68 80 90 35
E-Mail info: comunicazione@chiostrodelbramante.it
Sito ufficiale: http://www.chiostrodelbramante.it
La percezione del mondo è il primo segnale di instabilità, il primo contatto fra realtà e cervello, fra verità fisica e creatività poetica, fra leggi ottiche e sistemi neurologici, sono parte di questa follia: Carlos Amorales, Hrafnhildur Arnardóttir / Shoplifter, Massimo Bartolini, Gianni Colombo, Petah Coyne, Ian Davenport, Janet Echelman, Fallen Fruit / David Allen Burns e Austin Young, Lucio Fontana, Anne Hardy, Thomas Hirschhorn, Alfredo Jaar, Alfredo Pirri, Gianni Politi, Tobias Rehberger, Anri Sala, Yinka Shonibare CBE, Sissi, Max Streicher, Pascale Marthine Tayou, Sun Yuan & Peng Yu.
La pazzia, come l’arte, rifiuta gli schemi stabiliti, fugge da ogni rigido inquadramento, si ribella alle costrizioni, così anche CRAZY, il progetto organizzato e prodotto da Dart - Chiostro del Bramante a cura di Danilo Eccher. Il nuovo percorso narrativo è stato costruito, passo dopo passo, grazie alla stretta e straordinaria collaborazione con gli artisti protagonisti e, anche attraverso i tempi dilatati della pandemia, ha potuto crescere aspirando a una nuova definizione di esperienza espositiva.
Nella più ampia accezione di “follia”, non di rado sinonimo di “creatività fantastica”, l’arte si è sempre ritrovata a proprio agio, ma è soprattutto con i primi studi psicanalitici e neurologici d’inizio secolo scorso che il rapporto fra disturbi psichici e arte si è fatto più intenso e consapevole. Nel corso del tempo, il confine netto fra il dato medico e l’orizzonte poetico si è via via attenuato, svaporato, liberando piani di confronto e contaminazione, la folle creatività ha cominciato a occupare la scena mostrando le sue innumerevoli maschere.
Danilo Eccher
Chiostro del Bramante è, da tanti anni, una fucina dove non solo nascono idee ma dove quelle idee prendono forma grazie a uno straordinario lavoro di squadra con artisti, curatori e team DART che si impegna perché i desideri diventino realtà. Un laboratorio dove si sperimenta, una casa di produzione dove le opere vengono progettate e realizzate, uno spazio dove si immagina, sempre pensando al pubblico.
Natalia de Marco, Direzione Dart - Chiostro del Bramante
In mostra, nulla è ordinario o prevedibile a favore di un’esplosione creativa capace di espandersi, come le colate di pigmento di Ian Davenport sulla scalinata esterna tra piano terra e primo piano, e di modificare la percezione spaziale, come gli ambienti di Lucio Fontana (1968) e di Gianni Colombo (1970).
Una violenta onda d’urto che invade ogni stanza accessibile, dal bookshop del Chiostro con il lavoro di Max Streicher, alle scale interne affollate dalle 15000 farfalle nere di Carlos Amorales, sino all'immersione totalizzante di Fallen Fruit / David Allen Burns e Austin Young nella Sala delle Sibille, come omaggio all’iconografia e alla grande tradizione della pittura italiana: uno spazio normalmente dedicato al relax del pubblico, con vista sull’affresco di Raffaello nella Chiesa di Santa Maria della Pace, diventa un’immersione nell’arte e insieme un’esperienza.
Un’energia straripante che modifica il punto di vista e impone di guardare in ogni direzione: Thomas Hirschhorn sfonda un soffitto; Janet Echelman fa sbocciare grandi fiori sopra la testa dei visitatori; Alfredo Pirri riveste il pavimento del chiostro con un manto di specchi rotti e calpestabili restituendo al pubblico un modo inedito di vedere l’architettura di Bramante così come il cielo di Roma; i candelabri sospesi in cera di Petah Coyne parlano di precarietà e fragilità.
L’imprevedibilità e il fervore ideativo garantiscono forti salti espressivi fra le opere, dai neon di Alfredo Jaar al video che indaga la costruzione identitaria tra riferimenti culturali e citazioni letterarie di Yinka Shonibare CBE, fino all’installazione realizzata con materia filiforme e colorata da Hrafnhildur Arnardóttir / Shoplifter.
Metamorfosi, ispirazione, straniamento, perturbazione, sorpresa, euforia e meraviglia sono solo alcune delle parole chiave di questa mostra. CRAZY è una narrazione complessa, soggettiva, obliqua; un’atmosfera inclusiva e partecipativa; una distribuzione di opere e spazi isolati e autonomi in tutti i luoghi disponibili, interni ed esterni del Chiostro del Bramante, anche invadendo locali solitamente esclusi dai percorsi.
Un processo di alterità, di strabismo percettivo, rende il percorso della follia così prossimo all’arte, anch’essa protesa a ricreare nuovi territori di verità, nuovi paesaggi del reale. Parafrasando Clemens Brentano, secondo cui la follia è la sorella infelice della poesia, si potrebbe dunque dire che la follia è la sorella infelice dell’arte.
Danilo Eccher
L’attenzione di Dart - Chiostro del Bramante alla divulgazione, all’interdisciplinarietà e all’inclusione è nuovamente confermata attraverso il progetto CRAZY e le tante iniziative che lo completano. Diversi appuntamenti rendono l’esperienza del pubblico ancora più straordinaria: le visite guidate e i percorsi didattici studiati in modo personalizzato a seconda delle fasce di età e non solo; l’audioguida per adulti è un racconto di mostra che accompagna lungo il percorso espositivo a partire da citazioni di Lewis Carrol, Jorge Luis Borges, Tim Burton, Gesualdo Bufalino, William Shakespeare, mentre per i più piccoli è disponibile una mappa gioco.
Tra le novità, la musica originale di Carl Brave, producer e cantautore: Organica è una composizione concepita e scritta per la mostra, pensata seguendo il ritmo e l’alternarsi delle opere, una traccia musicale per accompagnare il pubblico nell’esplorazione della follia del quotidiano, dentro e fuori dal Chiostro del Bramante.
Vedi anche:
• Al Chiostro del Bramante viaggio nella follia tra i sentieri del contemporaneo
• FOTO - CRAZY
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