Un gioiello Art Déco nel cuore di Manhattan

I 90 anni del Chrysler Building, "il grattacielo più bello di New York"

Il Chrysler Building di New York visto dall'Empire State Building guardando a Nord-Est| Foto: susanjanegolding from New York via Wikimedia Creative Commons
 

Francesca Grego

25/05/2020

Mondo - Il 27 maggio del 1930 apriva al pubblico il Chrysler Building, opera da Guinness in cui la quantità non va a scapito dello stile: 319 metri e 77 piani ne fecero l’edificio più alto del mondo, battendo lo storico Woolworth Building di New York e la Torre Eiffel, mentre la splendente cuspide Déco diventava un landmark inconfondibile nello skyline di Manhattan. Walter Percy Chrysler aveva vinto la sfida: con un colpo di scena aveva sbaragliato un pericoloso concorrente, la Manhattan Bank, il cui grattacielo stava sorgendo al numero 40 di Wall Street. Il 24 ottobre del 1929, un giorno prima dello storico crollo della Borsa, una cuspide in acciaio cromato veniva assemblata in segreto all’interno del settantasettesimo piano e montata in 90 minuti, con tutto il poderoso pennone. Nessuna variante avrebbe consentito ai rivali di riaprire i giochi.


Fasi della progettazione del Chrysler Building, Agosto 1929, William Van Alen Architetto (1883-1954), Da Progressive Architecture V. 10 (luglio - dicembre 1929), The Miriam and Ira D. Wallach Division of Art, Prints and Photographs: Art & Architecture Collection, The New York Public Library Digital Collection

Dal 1930 i gioielli automobilistici della Chrysler ebbero un nuovo, spettacolare showroom nella Grande Mela e il fondatore dell’azienda un appartamento con panorama mozzafiato all’ultimo piano dell’edificio. Il suo maggior vanto, tuttavia, pare fosse disporre del “bagno più alto di Manhattan”, racconta David Stravitz nel libro The Chrysler Building: Creating a New York Icon, Day by Day. Gli altri spazi furono occupati da uffici e attività commerciali come Texaco e l’emittente televisiva Channel 2, mentre ai piani 66, 67 e 68 trovò posto l’esclusivo Cloud Club, ristorante e piano bar che durante il proibizionismo funzionò anche come speakeasy. A differenza di altri grattacieli della stessa epoca, il Chrysler Building disponeva anche di prestigiosi appartamenti privati. Uno di questi fu abitato dalla fotografa Margaret Bourke-White, che si spinse fin sui doccioni per catturare memorabili vedute della Big Apple.

Il primato del Chrysler Building ebbe vita breve. L’ascesa mondiale di New York e le favorevoli condizioni geologiche dell’Isola di Manhattan avevano dato vita ad una vera e propria gara al grattacielo più alto, che coinvolgeva miliardari, aziende e gli architetti più in vista degli States. Nel 1931 fu ultimata la costruzione dell’Empire State Building, che superò il Chrysler Building di oltre 20 piani e più di 60 metri. Dalla sua, tuttavia, l’edificio di Lexington Avenue aveva e ha l’eleganza, grazie al progetto curato e modificato più volte da William Van Alen.


I doccioni del Chrysler Building | Foto: Ron F. via Pixabay

Il più bel grattacielo di New York
Iscritto dal 1976 nel National Historic Landmark Program come monumento nazionale, il Chrysler Building è stato eletto nel 2005 “il più bel grattacielo di New York” da una giuria composta da cento architetti, critici, ingegneri, storici dell’arte, avvocati e studenti americani. Costruito in acciaio inossidabile, mattoni grigio chiaro e marmi scuri, di notte si illumina mettendo in evidenza sulla cuspide decori che sembrano merletti metropolitani. Motivi geometrici, doccioni zoomorfi in acciaio cromato e ornamenti ispirati al marchio Chrysler spiccano sulle pareti dallo stile sobrio, facendo dell’edificio uno degli esempi più interessanti e meglio conservati di Architettura Déco a New York.
Nonostante i numerosi passaggi di proprietà, anche gli interni del Chrysler Building sono ottimamente conservati. Chiunque può notarlo nell’atrio d’ingresso - l’unico ambiente attualmente visitabile - tra rivestimenti in marmo rosso e ascensori elegantemente decorati, che all’epoca della costruzione erano i più veloci del mondo. Qui è ancora possibile ammirare un’enorme opera murale firmata da Edward Turnbull e il soffitto dipinto da Edward Rumball, dove lo stile anni Trenta incontra i miti del progresso.


L'interno Art Déco del Chrysler Building di New York, Edificio incluso nel National Register of Historic Places in the United States of America | Foto: Dorff (Own work) via Wikimedia Creative Commons

La rinascita di un’icona
Da quando fu costruito, il Chrysler Building è popolare in tutto il mondo anche grazie a fotografie, cartoline e numerosi successi cinematografici di cui è stato il set, tra cui Armageddon, I Fantastici Quattro e Godzilla. Ma gestirlo è tutt'altro che una passeggiata: lo scoprirono presto gli eredi di Walter Chrysler, che si risolsero a vendere la proprietà già nel 1953.

Nel 2019 l'edificio è stato acquistato dalle società immobiliari austriache RFR Holding e Signa Holding per 150 milioni di dollari. Un prezzo sorprendentemente basso, se pensiamo che il precedente proprietario, l’Abu Dhabi Investment Council, nel 2008 aveva investito ben 800 milioni per una partecipazione al 90%, trovandosi poi a fronteggiare costi proibitivi per la manutenzione e l’affitto del terreno. Ma i nuovi proprietari hanno in mente un rilancio in grande stile: "Vedo l’edificio come una Bella Addormentata: ha bisogno di essere risvegliato e rivitalizzato”, ha detto Any Rosen della RFR Holding subito dopo l’acquisto. Il primo passo sarà ristrutturare e, appena l’emergenza sanitaria sarà cessata, aprire nuovamente al pubblico almeno una delle spettacolari terrazze panoramiche con vista su Manhattan, ricordo dei tempi in cui il Chrysler Building disponeva perfino di un osservatorio astronomico. Anche gli interni torneranno accessibili: qui il fascino anni Trenta del prestigioso Cloud Club rivivrà in una serie di ristoranti ai piani 62 e 63".


Il Chrysler Building di New York | Foto: AquaSpiritLens via Pixabay