Claudio Mario Feruglio. Del silenzio e della luce
Dal 13 Marzo 2023 al 02 Maggio 2023
Trieste
Luogo: Palazzo del Consiglio regionale
Indirizzo: Via Oberdan 6
Orari: 9,30-12,30 / 14,30-17,30 dal lunedì al giovedì. Il venerdì 9,30-12,30 con l’esclusione delle giornate in cui si svolgono le sedute del consiglio regionale. È richiesto il preavviso per le visite di gruppi
Lunedì 13 marzo alle ore 11,00 il Presidente del Consiglio inaugurerà al Palazzo del Consiglio regionale la mostra personale dell’artista Claudio Mario Feruglio intitolata Del silenzio e della luce. Voluta dalla Presidenza nell’ambito delle iniziative di promozione e valorizzazione della cultura e delle arti in Regione presenta una quarantina di opere scelte realizzate dal maestro friulano dal 2000 al 2022 ispirate alla poetica del silenzio e dell’ascolto interiore, temi a lui particolarmente cari. Introduzione critica di Marianna Accerboni.
Di Feruglio hanno scritto autorevoli personalità del mondo della cultura e dell’arte, rilevando come nelle sue opere si manifesti il Silenzio e la Luce per farsi proiezione in ognuno di noi. Già Carlo Sgorlon in un importante saggio di qualche anno fa scriveva di Feruglio definendolo il pittore del silenzio e dell’ascolto sommesso della musica suprema dell’universo. Non potrebbe essere diversamente per un artista come lui che, nel corso della sua attività, dalla formazione accademica a oggi, ha realizzato opere uniche modulandole secondo un linguaggio personale che invita all’ascolto interiore.
«Ho sempre cercato di dipingere – dice di sè il maestro – non dal vero, ma l’incontro del mio pensiero con la verità. La mia pittura è una forma di preghiera, un andare oltre le cose del mondo. Forse neppure io mi rendo conto di quanto di meravigliosamente bello sta avvenendo in me quando dipingo. Un dono di grazia! Spero di essere riuscito a cogliere con le mie pitture almeno qualche briciola di infinito. Mi auguro che chi osserverà i miei quadri possa vivere questa esperienza, lasciandosi ammaestrare dalla luce del silenzio. Abbiamo bisogno di un’arte di valori che contribuisca a diffondere la cultura della bellezza. Una bellezza interrogante che scuota dal torpore le coscienze e le indirizzi verso la vera luce.»
Sarà l’architetto Marianna Accerboni a tracciare il profilo del nostro artista. L’arte di Feruglio – dice la studiosa – è sospesa tra rigore, lirismo e percezione dell’infinito. I dipinti risultano affascinanti ma non estetizzanti, piuttosto sono introspettivi con un battito d’ali che tocca e coinvolge il sentire collettivo. Avvalendosi di un cromatismo intenso, impreziosito da molteplici velature e simbiotico in rapporto alle predilezioni espressioniste, l’artista costruisce un ponte di luce tra realtà e infinito, tra individuo e universo, con intuizioni poeticamente e intellettualmente elevate, che addolciscono la vitalità graffiante dell’espressionismo secondo una vena neoromantica molto attuale ed emozionante, che ci rende tutti partecipi della sua concentrata introspezione di apertura universale.
Nato a Udine nel 1953 ha completato gli studi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, allievo dello spazialista Edmondo Bacci. Durante la permanenza a Venezia, lo studio, il disegno, la pittura, le visite a chiese e musei lo impegnano in una riflessione di natura intimista che eleva la sua ricerca pittorica a strumento di introspezione e spazio etico. All’inizio degli anni settanta le prime mostre rilevanti: nel 1974 la personale presso il battistero di San Giovanni a Grado intitolata Racconti Biblici, titolo emblematico che delinea l’impronta caratteristica del suo lavoro. Definito dai suoi commentatori come personalità portata alla riflessione, la sua ricerca di trascendenza è fin dagli inizi tema fondante della propria opera, insieme alla sua friulanità. Si intensifica negli anni seguenti una partecipazione attiva alla vita artistica friulana e nazionale. Nel 1981 è tra i vincitori del Premio nazionale San Fedele, che lo pone all’attenzione della critica milanese. Tiene di seguito mostre personali e collettive in Italia e all’estero, presso gallerie private ed istituzioni pubbliche: in Austria, Germania, Svizzera, Principato di Monaco, Slovenia, Croazia, Bosnia Herzegovina, Francia, Polonia, Finlandia, Spagna, Gran Bretagna, Turchia, Giappone, Cina, Brasile, Australia. Nel 1995 partecipa su invito alla XLVI Esposizione internazionale d'arte di Venezia - nell’ambito delle mostre collaterali - rassegna Memorie e Attese 1895 - 1995, con il gruppo Le Voci del Silenzio. Nel 2005 ha realizzato con il regista Gianni Fachin un cortometraggio dal titolo Il mistero e la luce, in cui racconta la propria poetica interiore incentrata sul silenzio. È stato invitato alle grandi mostre Maestri del paesaggio, protagonisti del ‘900 in FVG (2010) e Maestri del novecento (2011) al Museo nazionale di Palazzo de Nordis di Cividale del Friuli; alla 6° Triennale d’arte sacra contemporanea di Lecce nella Cripta della Cattedrale di Caltanissetta, al Museo Enrico De Cillia di Treppo Carnico (UD) (personale) (2012), alle mostre Affordable di Milano (2012) e Roma (2013); al 40° e 49° Premio Sulmona (2013); ad Albissola Marina (SV) per la mostra itinerante dedicata al 90° del giornale L’Unità, al Museo Ugo Carà di Muggia (TS) (personale) (2014); all’ EXPO Milano Fabbrica pensante, alla Sala Rosa dell’Università degli Studi di Siena (personale) (2015); a Sibari (CS) Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide Tutta l’arte é contemporanea, a Buenos Aires Artisti Italiani Contemporanei a Buenos Aires, a Palazzo Fibbioni l’Aquila Arte no caste (2016). Nel 2017 alcune sue opere sono pubblicate nel libro Nicola Šop poeta di Gesù e del cosmo a cura della studiosa Fedora Ferluga-Petronio dell’Università degli Studi di Udine. A Palazzo Sarcinelli (TV) Galleria 900 tiene una grande mostra personale dal titolo In ascolto. Nel 2018 realizza una serie di cortometraggi in collaborazione con lo studio EC. Nel 2019 viene invitato a esporre al Museo Civico di Taverna (CZ) (personale). Le sue opere vengono presentate dalla Galleria Orlando in varie trasmissioni televisive e dalla Fondazione Mazzoleni ArtEvents all’attenzione del collezionismo internazionale. Nel 2022 su 7 Corriere ultima pagina del Corriere della Sera vengono pubblicati due suoi lavori. È presidente di AURA Associazione Artistico Culturale del Friuli Venezia Giulia, organismo di promozione di scambi culturali tra artisti europei. È ideatore della Casa Comune della Cultura Europea, progetto culturale fondato su un’idea di arte etica che riunisce il lavoro e le riflessioni di un gruppo di artisti di nazionalità diverse. Ha dato vita al Museo Regionale di Arte Sacra Contemporanea di Sesto al Reghena, fondato nel 2002. Sue opere figurano in diverse collezioni pubbliche, private in Italia e in Europa e in luoghi di culto. Della sua arte si sono interessati autorevoli personalità del mondo della cultura, critici, storici dell’arte, filosofi, sociologi, teologi e scrittori.
Di Feruglio hanno scritto autorevoli personalità del mondo della cultura e dell’arte, rilevando come nelle sue opere si manifesti il Silenzio e la Luce per farsi proiezione in ognuno di noi. Già Carlo Sgorlon in un importante saggio di qualche anno fa scriveva di Feruglio definendolo il pittore del silenzio e dell’ascolto sommesso della musica suprema dell’universo. Non potrebbe essere diversamente per un artista come lui che, nel corso della sua attività, dalla formazione accademica a oggi, ha realizzato opere uniche modulandole secondo un linguaggio personale che invita all’ascolto interiore.
«Ho sempre cercato di dipingere – dice di sè il maestro – non dal vero, ma l’incontro del mio pensiero con la verità. La mia pittura è una forma di preghiera, un andare oltre le cose del mondo. Forse neppure io mi rendo conto di quanto di meravigliosamente bello sta avvenendo in me quando dipingo. Un dono di grazia! Spero di essere riuscito a cogliere con le mie pitture almeno qualche briciola di infinito. Mi auguro che chi osserverà i miei quadri possa vivere questa esperienza, lasciandosi ammaestrare dalla luce del silenzio. Abbiamo bisogno di un’arte di valori che contribuisca a diffondere la cultura della bellezza. Una bellezza interrogante che scuota dal torpore le coscienze e le indirizzi verso la vera luce.»
Sarà l’architetto Marianna Accerboni a tracciare il profilo del nostro artista. L’arte di Feruglio – dice la studiosa – è sospesa tra rigore, lirismo e percezione dell’infinito. I dipinti risultano affascinanti ma non estetizzanti, piuttosto sono introspettivi con un battito d’ali che tocca e coinvolge il sentire collettivo. Avvalendosi di un cromatismo intenso, impreziosito da molteplici velature e simbiotico in rapporto alle predilezioni espressioniste, l’artista costruisce un ponte di luce tra realtà e infinito, tra individuo e universo, con intuizioni poeticamente e intellettualmente elevate, che addolciscono la vitalità graffiante dell’espressionismo secondo una vena neoromantica molto attuale ed emozionante, che ci rende tutti partecipi della sua concentrata introspezione di apertura universale.
Nato a Udine nel 1953 ha completato gli studi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, allievo dello spazialista Edmondo Bacci. Durante la permanenza a Venezia, lo studio, il disegno, la pittura, le visite a chiese e musei lo impegnano in una riflessione di natura intimista che eleva la sua ricerca pittorica a strumento di introspezione e spazio etico. All’inizio degli anni settanta le prime mostre rilevanti: nel 1974 la personale presso il battistero di San Giovanni a Grado intitolata Racconti Biblici, titolo emblematico che delinea l’impronta caratteristica del suo lavoro. Definito dai suoi commentatori come personalità portata alla riflessione, la sua ricerca di trascendenza è fin dagli inizi tema fondante della propria opera, insieme alla sua friulanità. Si intensifica negli anni seguenti una partecipazione attiva alla vita artistica friulana e nazionale. Nel 1981 è tra i vincitori del Premio nazionale San Fedele, che lo pone all’attenzione della critica milanese. Tiene di seguito mostre personali e collettive in Italia e all’estero, presso gallerie private ed istituzioni pubbliche: in Austria, Germania, Svizzera, Principato di Monaco, Slovenia, Croazia, Bosnia Herzegovina, Francia, Polonia, Finlandia, Spagna, Gran Bretagna, Turchia, Giappone, Cina, Brasile, Australia. Nel 1995 partecipa su invito alla XLVI Esposizione internazionale d'arte di Venezia - nell’ambito delle mostre collaterali - rassegna Memorie e Attese 1895 - 1995, con il gruppo Le Voci del Silenzio. Nel 2005 ha realizzato con il regista Gianni Fachin un cortometraggio dal titolo Il mistero e la luce, in cui racconta la propria poetica interiore incentrata sul silenzio. È stato invitato alle grandi mostre Maestri del paesaggio, protagonisti del ‘900 in FVG (2010) e Maestri del novecento (2011) al Museo nazionale di Palazzo de Nordis di Cividale del Friuli; alla 6° Triennale d’arte sacra contemporanea di Lecce nella Cripta della Cattedrale di Caltanissetta, al Museo Enrico De Cillia di Treppo Carnico (UD) (personale) (2012), alle mostre Affordable di Milano (2012) e Roma (2013); al 40° e 49° Premio Sulmona (2013); ad Albissola Marina (SV) per la mostra itinerante dedicata al 90° del giornale L’Unità, al Museo Ugo Carà di Muggia (TS) (personale) (2014); all’ EXPO Milano Fabbrica pensante, alla Sala Rosa dell’Università degli Studi di Siena (personale) (2015); a Sibari (CS) Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide Tutta l’arte é contemporanea, a Buenos Aires Artisti Italiani Contemporanei a Buenos Aires, a Palazzo Fibbioni l’Aquila Arte no caste (2016). Nel 2017 alcune sue opere sono pubblicate nel libro Nicola Šop poeta di Gesù e del cosmo a cura della studiosa Fedora Ferluga-Petronio dell’Università degli Studi di Udine. A Palazzo Sarcinelli (TV) Galleria 900 tiene una grande mostra personale dal titolo In ascolto. Nel 2018 realizza una serie di cortometraggi in collaborazione con lo studio EC. Nel 2019 viene invitato a esporre al Museo Civico di Taverna (CZ) (personale). Le sue opere vengono presentate dalla Galleria Orlando in varie trasmissioni televisive e dalla Fondazione Mazzoleni ArtEvents all’attenzione del collezionismo internazionale. Nel 2022 su 7 Corriere ultima pagina del Corriere della Sera vengono pubblicati due suoi lavori. È presidente di AURA Associazione Artistico Culturale del Friuli Venezia Giulia, organismo di promozione di scambi culturali tra artisti europei. È ideatore della Casa Comune della Cultura Europea, progetto culturale fondato su un’idea di arte etica che riunisce il lavoro e le riflessioni di un gruppo di artisti di nazionalità diverse. Ha dato vita al Museo Regionale di Arte Sacra Contemporanea di Sesto al Reghena, fondato nel 2002. Sue opere figurano in diverse collezioni pubbliche, private in Italia e in Europa e in luoghi di culto. Della sua arte si sono interessati autorevoli personalità del mondo della cultura, critici, storici dell’arte, filosofi, sociologi, teologi e scrittori.
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