Viaggio nella storia del Profumo. Collezione Storp

Viaggio nella storia del Profumo. Collezione Storp, Museo di Palazzo Mocenigo | Foto: Andrea Morucchio 2025
Dal 21 May 2025 al 30 November 2025
Venezia
Luogo: Museo di Palazzo Mocenigo
Indirizzo: Santa Croce 1992
Curatori: Monica Baggio, Barbara Savy, Massimo Vidale e Marco Vidal con il coordinamento di Chiara Squarcina e Luigi Zanini
Enti promotori:
- Mavive Parfums e Zignago Vetro
- con il supporto di Givaudan
- in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali
- Archeologia
- Storia dell’Arte
- del Cinema e della Musica dell’Università degli Studi di Padova
Dal 21 maggio al 30 novembre 2025 la Fondazione Musei Civici di Venezia, nella sede del Museo di Palazzo Mocenigo - Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo, ospita Viaggio nella storia del Profumo. Collezione Storp, progetto espositivo prodotto da Mavive Parfums e Zignago Vetro, con il supporto di Givaudan, in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali, Archeologia, Storia dell’Arte, del Cinema e della Musica dell’Università degli Studi di Padova.
Attraverso una timeline dal forte impatto scenografico, il visitatore scopre oltre cinquecento flaconi - custoditi come scrigni sotto campane di vetro - che ripercorrono più di seimila anni di cultura olfattiva. Ai reperti originali è affiancata la ricostruzione contemporanea di sette fragranze storiche realizzate partendo dalle formule originali dalla casa essenziera Givaudan.
Il percorso curatoriale nel Portego - coordinato dalla Direttrice Scientifica di Fondazione Musei Civici di Venezia Chiara Squarcina, dal conservatore del museo Luigi Zanini e affidato ai docenti Monica Baggio, Barbara Savy e Massimo Vidale dell’Università degli studi di Padova e a Marco Vidal, Amministratore Delegato di Mavive e Co-Curatore del Percorso del Profumo del Museo di Palazzo Mocenigo - si snoda in diverse sezioni cronologiche suddivise in trentadue moduli espositivi che vanno dall’Antico Egitto fino alla modernità industriale.
Il file rouge che collega tutto l’allestimento è un messaggio specifico “il profumo può svanire, ma il flacone ne conserva la memoria”. E ciò è evidente nelle diverse forme, nella molteplicità dei materiali e nei segni del tempo attraverso cui si leggono seimila anni di creatività umana. Dall’Antico Egitto ai brand contemporanei, la fragranza ha accompagnato ogni sfera della vita - dal sacro al profano, dal rimedio medicinale al gesto cosmetico e la mostra ne rivela l’evoluzione. Reperti rarissimi, dagli unguentari ai flaconi in porcellana di Meissen, fino ai capolavori d’oreficeria ottocenteschi e ai contenitori industriali del dopoguerra, raccontano come la profumeria rifletta le civiltà che l’hanno prodotta.
Le collezioni di flaconi di profumo sono rare in tutto il mondo. L'imponente collezione attuale, nota come Collezione Storp, risale al 1911, anno della fondazione dell'azienda Drom. Nel corso del tempo, Bruno Storp (nonno del Dr. Ferdinand e del Dr. Andreas Storp) e sua moglie Dora, entrambi appassionati di flaconi di profumo, crearono una delle collezioni più belle e significative mai viste, che abbraccia tutte le epoche, dall'antichità ai giorni nostri. Nel 1921, Dora Storp riuscì ad accumulare una vasta gamma di flaconi di profumo. Nel 1967, Ursula Storp (madre del Dr. Ferdinand e del Dr. Andreas Storp) rilevò la collezione e dedicò la sua vita alla sua manutenzione e valorizzazione. La collezione oggi comprende oltre 3.000 pezzi rari, alcuni dei quali risalenti a quasi 6.000 anni fa. I pezzi esposti sono una testimonianza eccezionale della raffinata arte della profumeria nel corso dei secoli.
Per la prima volta, la maestosa Collezione Storp, che è custodita presso il museo di Palazzo Mocenigo grazie a un accordo tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e la famiglia Storp, viene presentata per raccontare un arco cronologico tanto ampio e coerente, offrendo al pubblico un viaggio unico nella memoria estetica ed olfattiva dell’umanità.
Il viaggio nella storia del profumo inizia nella White Room al piano terra del Museo di Palazzo Mocenigo, con un videomapping immersivo firmato Zignago Vetro, che rappresenta il capitolo moderno della timeline e anticipa la parte più antica del resto della mostra. Questo momento di apertura avvolge il pubblico in un’esperienza sinestetica, conducendolo attraverso proiezioni suggestive e paesaggi sonori, dal calore delle moderne produzioni alla storia millenaria del vetro, quella 'pietra liquida' che ha da sempre custodito fragranze e memorie. Al visitatore viene offerta una narrazione evocativa in cui vista e udito si fondono, restituendo la poesia e la potenza del vetro, materiale scrigno per eccellenza dei profumi.
«La sezione dedicata alla storia del profumo è per Fondazione Musei Civici un’ulteriore opportunità per raccontare l’intenso legame tra l’accessorio invisibile - il profumo - e il virtuosismo estetico di abili mani che nei secoli hanno creato gli scrigni di queste preziose essenze. Oggi leggiamo la storia attraverso queste incredibili creazioni, riflesso di contesti diversi e risultato di innumerevoli suggestioni - artistiche, sociali ed economiche. Un’occasione, quindi, per ammirare i preziosi esemplari della collezione Storp che ringraziamo per la generosa concessione», Chiara Squarcina, Direttrice Scientifica Fondazione Musei Civici di Venezia.
«In questo progetto la storia millenaria del profumo si intreccia in modo straordinario con quella del suo contenitore, il vetro, che da sempre è il materiale per eccellenza per preservare le fragranze. È affascinante vedere come il vetro, dalle sue origini nell'antichità fino alla produzione moderna, continui a raccontare una storia di innovazione e bellezza, mostrando l'evoluzione del nostro rapporto con il profumo attraverso i secoli. In questa mostra l'arte incontra l'industria, che si dimostra capace di dare forma alla creatività e alla bellezza», Biagio Costantini, Amministratore Delegato di Zignago Vetro.
«La cosa affascinante di questi tesori racchiusi nei flaconi di profumo è che ancora oggi raccontano la stessa storia che il loro contenuto raccontava un tempo. La fragranza potrebbe essere evaporata centinaia di anni fa sulla pelle vellutata di una donna bellissima, ma osservando il flacone possiamo ancora immaginarne la storia - un parallelismo perfetto con Venezia, dove ogni edificio, ogni angolo e ogni pietra custodisce una storia e un passato da narrare», Ferdinand Storp, Collezionista e proprietario della Collezione Storp.
«Il mio sogno era creare una timeline espositiva che percorresse oltre 6000 anni di storia del profumo per dimostrare che la cosmetica è sempre stata al centro della vita dell’uomo e della donna, ci siamo riusciti grazie alla straordinaria Collezione Storp e alla imprescindibile collaborazione con Fondazione Musei Civici. Ciò ci permette di affermare che la profumeria è un fatto culturale ed antropologico oltre che un settore sempre più rilevante per l’economia dell’Italia e dell’Europa», Marco Vidal, Amministratore Delegato di Mavive S.p.A.
«Givaudan riconosce l'importanza delle tradizioni in questa industria, in quanto riflettono la ricchezza e la varietà del nostro patrimonio olfattivo. Questa esposizione mette in evidenza la nostra expertise attraverso la selezione di ricette iconiche, permettendo ai visitatori di riscoprire profumi dimenticati con straordinaria autenticità. La collaborazione su questo progetto eccezionale sottolinea anche l'importanza della storia della profumeria, celebrando al contempo l'arte olfattiva in tutto il suo splendore e creatività», Maurizio Volpi, Presidente Fragrance&Beauty Givaudan.
Attraverso una timeline dal forte impatto scenografico, il visitatore scopre oltre cinquecento flaconi - custoditi come scrigni sotto campane di vetro - che ripercorrono più di seimila anni di cultura olfattiva. Ai reperti originali è affiancata la ricostruzione contemporanea di sette fragranze storiche realizzate partendo dalle formule originali dalla casa essenziera Givaudan.
Il percorso curatoriale nel Portego - coordinato dalla Direttrice Scientifica di Fondazione Musei Civici di Venezia Chiara Squarcina, dal conservatore del museo Luigi Zanini e affidato ai docenti Monica Baggio, Barbara Savy e Massimo Vidale dell’Università degli studi di Padova e a Marco Vidal, Amministratore Delegato di Mavive e Co-Curatore del Percorso del Profumo del Museo di Palazzo Mocenigo - si snoda in diverse sezioni cronologiche suddivise in trentadue moduli espositivi che vanno dall’Antico Egitto fino alla modernità industriale.
Il file rouge che collega tutto l’allestimento è un messaggio specifico “il profumo può svanire, ma il flacone ne conserva la memoria”. E ciò è evidente nelle diverse forme, nella molteplicità dei materiali e nei segni del tempo attraverso cui si leggono seimila anni di creatività umana. Dall’Antico Egitto ai brand contemporanei, la fragranza ha accompagnato ogni sfera della vita - dal sacro al profano, dal rimedio medicinale al gesto cosmetico e la mostra ne rivela l’evoluzione. Reperti rarissimi, dagli unguentari ai flaconi in porcellana di Meissen, fino ai capolavori d’oreficeria ottocenteschi e ai contenitori industriali del dopoguerra, raccontano come la profumeria rifletta le civiltà che l’hanno prodotta.
Le collezioni di flaconi di profumo sono rare in tutto il mondo. L'imponente collezione attuale, nota come Collezione Storp, risale al 1911, anno della fondazione dell'azienda Drom. Nel corso del tempo, Bruno Storp (nonno del Dr. Ferdinand e del Dr. Andreas Storp) e sua moglie Dora, entrambi appassionati di flaconi di profumo, crearono una delle collezioni più belle e significative mai viste, che abbraccia tutte le epoche, dall'antichità ai giorni nostri. Nel 1921, Dora Storp riuscì ad accumulare una vasta gamma di flaconi di profumo. Nel 1967, Ursula Storp (madre del Dr. Ferdinand e del Dr. Andreas Storp) rilevò la collezione e dedicò la sua vita alla sua manutenzione e valorizzazione. La collezione oggi comprende oltre 3.000 pezzi rari, alcuni dei quali risalenti a quasi 6.000 anni fa. I pezzi esposti sono una testimonianza eccezionale della raffinata arte della profumeria nel corso dei secoli.
Per la prima volta, la maestosa Collezione Storp, che è custodita presso il museo di Palazzo Mocenigo grazie a un accordo tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e la famiglia Storp, viene presentata per raccontare un arco cronologico tanto ampio e coerente, offrendo al pubblico un viaggio unico nella memoria estetica ed olfattiva dell’umanità.
Il viaggio nella storia del profumo inizia nella White Room al piano terra del Museo di Palazzo Mocenigo, con un videomapping immersivo firmato Zignago Vetro, che rappresenta il capitolo moderno della timeline e anticipa la parte più antica del resto della mostra. Questo momento di apertura avvolge il pubblico in un’esperienza sinestetica, conducendolo attraverso proiezioni suggestive e paesaggi sonori, dal calore delle moderne produzioni alla storia millenaria del vetro, quella 'pietra liquida' che ha da sempre custodito fragranze e memorie. Al visitatore viene offerta una narrazione evocativa in cui vista e udito si fondono, restituendo la poesia e la potenza del vetro, materiale scrigno per eccellenza dei profumi.
«La sezione dedicata alla storia del profumo è per Fondazione Musei Civici un’ulteriore opportunità per raccontare l’intenso legame tra l’accessorio invisibile - il profumo - e il virtuosismo estetico di abili mani che nei secoli hanno creato gli scrigni di queste preziose essenze. Oggi leggiamo la storia attraverso queste incredibili creazioni, riflesso di contesti diversi e risultato di innumerevoli suggestioni - artistiche, sociali ed economiche. Un’occasione, quindi, per ammirare i preziosi esemplari della collezione Storp che ringraziamo per la generosa concessione», Chiara Squarcina, Direttrice Scientifica Fondazione Musei Civici di Venezia.
«In questo progetto la storia millenaria del profumo si intreccia in modo straordinario con quella del suo contenitore, il vetro, che da sempre è il materiale per eccellenza per preservare le fragranze. È affascinante vedere come il vetro, dalle sue origini nell'antichità fino alla produzione moderna, continui a raccontare una storia di innovazione e bellezza, mostrando l'evoluzione del nostro rapporto con il profumo attraverso i secoli. In questa mostra l'arte incontra l'industria, che si dimostra capace di dare forma alla creatività e alla bellezza», Biagio Costantini, Amministratore Delegato di Zignago Vetro.
«La cosa affascinante di questi tesori racchiusi nei flaconi di profumo è che ancora oggi raccontano la stessa storia che il loro contenuto raccontava un tempo. La fragranza potrebbe essere evaporata centinaia di anni fa sulla pelle vellutata di una donna bellissima, ma osservando il flacone possiamo ancora immaginarne la storia - un parallelismo perfetto con Venezia, dove ogni edificio, ogni angolo e ogni pietra custodisce una storia e un passato da narrare», Ferdinand Storp, Collezionista e proprietario della Collezione Storp.
«Il mio sogno era creare una timeline espositiva che percorresse oltre 6000 anni di storia del profumo per dimostrare che la cosmetica è sempre stata al centro della vita dell’uomo e della donna, ci siamo riusciti grazie alla straordinaria Collezione Storp e alla imprescindibile collaborazione con Fondazione Musei Civici. Ciò ci permette di affermare che la profumeria è un fatto culturale ed antropologico oltre che un settore sempre più rilevante per l’economia dell’Italia e dell’Europa», Marco Vidal, Amministratore Delegato di Mavive S.p.A.
«Givaudan riconosce l'importanza delle tradizioni in questa industria, in quanto riflettono la ricchezza e la varietà del nostro patrimonio olfattivo. Questa esposizione mette in evidenza la nostra expertise attraverso la selezione di ricette iconiche, permettendo ai visitatori di riscoprire profumi dimenticati con straordinaria autenticità. La collaborazione su questo progetto eccezionale sottolinea anche l'importanza della storia della profumeria, celebrando al contempo l'arte olfattiva in tutto il suo splendore e creatività», Maurizio Volpi, Presidente Fragrance&Beauty Givaudan.
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