Il 14 settembre 1321 la morte del poeta a Ravenna

700 anni senza Dante. L'omaggio dell'arte in sei mostre

Salvador Dalì, Dante, tavola originale per la Divina Commedia, Paradiso, canto I, 1964
 

Samantha De Martin

14/09/2021

Musicato, riscritto, tradotto in fumetto, celebrato, oggi più che mai, anche per l’attualità di quegli endecasillabi che suonano da sempre come un musicale respiro. O forse semplicemente per il fine racchiuso nella sua Commedia: “distogliere coloro che vivono in questa vita da uno stato di miseria e condurli a uno stato di felicità”.
Vanitoso com’era Dante sarebbe lieto di scrutare oggi - giorno in cui ricorre l’anniversario della morte, avvenuta a Ravenna la notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321 - gli esiti del suo intramontabile successo nelle discipline più disparate, finalmente affrancato dal mero scettro letterario e celebrato a 360 gradi, dall’archeologia al pop. 
La bellezza non poteva esimersi dal rendere omaggio al poeta che cantò l'arte in tutte le sue sfumature. Mentre fino al prossimo 31 dicembre negli spazi del Museo Abbaziale di Montecassino sarà eccezionalmente esposto, per la prima volta in anteprima mondiale, il codice 512 della Divina Commedia risalente al XIV secolo, con al margine le note di Pietro Alighieri, da nord a sud ci sono mostre che aspettano il pubblico, nel segno di Dante. Ve ne proponiamo sei da non perdere.

A Palazzo Pirelli il Dante di Dalì
Nei primi anni Cinquanta lo Stato italiano commissionò a Salvador Dalì una serie di tavole per celebrare Dante a 700 anni dalla nascita. La decisione suscitò una serie di polemiche, sia per i costi che per la scelta di un artista straniero, fino alla revoca del contratto al primo cambio di governo. Ma il maestro spagnolo continuò a lavorare alle sue immagini negli anni successivi, fino alla pubblicazione definitiva, presso l’editore Salani di Firenze, di sei voluminosi tomi, due per ogni cantica, in tiratura limitata, dove le cento litografie di Dalí intervallano il testo della Società Dantesca Italiana.
A distanza di mezzo secolo, queste tavole saranno esposte nello spazio eventi di Palazzo Pirelli, a Milano, in occasione dell'anniversario dantesco. Dal 15 settembre al 26 ottobre Il Dante di Dalì rivivrà attraverso l’inconfondibile fantasia dell’artista, tra scorci acrobatici, aspetti visionari, tonalità dominanti che accompagnano il progredire del poeta nelle tre cantiche. Con il pittore spagnolo ci addentreremo in un percorso, a cura di Andrea Kerbaker, tra corpi trasfigurati dalle pene e dai colori infiammati dal fuoco infernale, per poi completare l’ascesa visiva tra i toni cromatici di purgatorio e paradiso.
“Desidero che i miei acquerelli per Dante risultino come delle impronte leggere lasciate dall’umidità di un formaggio di natura divina” era la surreale avvertenza con la quale Dalì affidava la propria opera al pubblico, invitandolo a non dimenticare le strade del grottesco e dell’ironia.


Salvador Dalì, La cascata di Flegetonte, tavola originale per la Divina Commedia, Inferno - canto XVI, 1964

Le illustrazioni di Dante alla Biblioteca Estense di Modena
Le illustrazioni di Dante nei secoli saranno invece al centro della mostra che, dal 17 settembre all’8 gennaio, presenterà ai visitatori della Biblioteca Estense lo straordinario patrimonio relativo al poeta, conservato nella Biblioteca modenese.
La rassegna, allestita nella sala Campori, accoglierà una selezione di rari cimeli, manoscritti, opere a stampa, documenti che seguono l'intera storia del 'Dante figurato', incluso un video realizzato appositamente dall’Accademia di Belle Arti di Bologna. Le rappresentazioni di Gustave Doré, Francesco Scaramuzza, William Blake incontrano quelle di Salvador Dalí e Renato Guttuso.
In occasione della mostra Dante illustrato nei secoli. Testimonianze figurate nelle raccolte della Biblioteca Estense Universitaria sarà presentato anche un intervento di riqualificazione completa degli spazi della Biblioteca. A partire dal 17 settembre le sale storiche saranno integrate, nella loro veste rinnovata, nel percorso di visita e saranno svelate al pubblico in occasione di eventi speciali, laboratori didattici e conferenze.


Dante illustrato nei secoli. Testimonianze figurate nelle raccolte della Biblioteca Estense Universitaria | Courtesy Gallerie Estensi

Dante poeta eterno in versione digitale in Santa Croce

Dal 13 settembre al 10 gennaio la Divina Commedia si anima attraverso l’arte digitale. Il progetto culturale Dante. Il Poeta Eterno realizzato nella Cappella Pazzi in Santa Croce da Felice Limosani per celebrare l’anniversario dantesco unisce le nuove tecnologie alla raffinata estetica delle incisioni di Gustave Doré reinterpretate e rielaborate.
Dante torna Firenze grazie al linguaggio delle Digital Humanities, attraverso quel "visibile parlare" coniato dal poeta stesso nel decimo canto del Purgatorio.
Nella Cappella Pazzi, che si apre ancora una volta alla sperimentazione della contemporaneità, Limosani punta così alla ricerca di una nuova grammatica facendo dialogare, attraverso la sua opera immersiva, lo spazio architettonico del Brunelleschi con l’arte e la musica corale, scritta appositamente per l’opera attraverso la trasposizione di spartiti religiosi medioevali.
Attraverso la digitalizzazione delle 135 tavole della Divina Commedia illustrata da Doré - in altissima risoluzione - la Commedia si fa libro vivente restituendo, per la prima volta nella storia, il maestoso ciclo delle incisioni di Doré in un corpus visivo animato, musicato e sensoriale.


Allestimento della mostra Dante. Il Poeta Eterno di Felice Limosani, Firenze, Complesso Monumentale di Santa Croce, 2021

L'archeologia "Divina" in mostra al MANN
C’è un fil rouge che lega Dante a Napoli e al Museo archeologico nazionale. Il poeta fu in città due volte come ambasciatore presso Carlo II d’Angiò. Nella Commedia, come in altre sue opere, il Sommo dà conto di argomenti e personaggi che catturarono la sua attenzione, creature fantastiche come Cerbero, Medusa, Eracle, Diomede, Ulisse, ma anche personaggi storici, da Virgilio a Traiano, rappresentati nei reperti del MANN.
E Napoli non mancò di rendere omaggio al poeta con diversi spunti e itinerari a lui dedicati, dalla tomba di Virgilio ai Campi Flegrei, alla Biblioteca nazionale che conserva uno dei primi manoscritti della Commedia.
Per celebrare questa storica liaison, in occasione del 700esimo anniversario dalla morte di Dante, il MANN accoglierà, dal prossimo 29 ottobre al 10 gennaio 2022, la mostra Divina Archeologia. Mitologia e storia della Commedia di Dante nelle collezioni del MANN. Una sessantina di reperti, in parte inediti, scandiranno due sezioni espositive, tra miti legati a cinque personaggi significativi del poema dantesco e ritratti di personalità reali o fantastiche incontrate da Dante nel suo viaggio ultraterreno.


Chirone e Achille, affresco proveniente dalla Basilica di Ercolano, Napoli, MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli | Courtesy MANN

Presto alle Scuderie del Quirinale l’Inferno di Dante
Una folta schiera di demoni e caronti si appresta a insediarsi tra le sale delle Scuderie del Quirinale, avanzando tra luoghi terrificanti e laceranti visioni interpretate dai maestri del pennello, dal Medioevo ad oggi. Dal 15 ottobre al 9 gennaio, a Roma, una mostra renderà omaggio all’Alighieri arricchendo la folta agenda di celebrazioni in onore del Sommo, a 700 anni dalla morte.
Con le sue immagini spettacolari, Inferno, questo il titolo della rassegna a cura dello storico dell’arte francese Jean Clair, trascinerà il pubblico in un turbine di scene medievali e invenzioni rinascimentali e barocche, facendolo vacillare tra le tormentate visioni dei Romantici e le interpretazioni psicoanalitiche del Novecento. Oltre duecento opere d’arte prestate da oltre ottanta istituzioni vedranno dialogare l’Inferno descritto da Pieter Huys con il manoscritto La città di Dio di Sant’Agostino, o ancora Le tentazioni di Sant’Antonio Abate di Jan Brueghel con la Costellazione di Gerhard Richter del 1969.


Pieter Huys, Inferno, 1570, Olio su tavola, 86 x 82 cm, Madrid, Museo Nacional del Prado, Inv. P002095 © Photographic Archive | Courtesy Museo Nacional del Prado, Madrid

La Biblioteca di Dante si svela a Palazzo Corsini
Restiamo nella capitale dove, dal 7 ottobre al 16 gennaio, Palazzo Corsini svelerà al pubblico le opere e gli autori che affollarono la Biblioteca dantesca. Un percorso espositivo, articolato in sei grandi sezioni, accoglierà per la prima volta esposte tutte le opere esplicitamente citate e presumibilmente lette dal Sommo, parte di una sua biblioteca “virtuale”.
Codici dei secoli XIII e XIV ne affiancheranno altri provenienti dal fondo duecentesco della biblioteca di Santa Croce, il convento fiorentino che potrebbe aver ospitato la prima formazione del poeta. 

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