In corso la perizia
Un Caravaggio in soffitta?
Caravaggio, Giuditta e Oloferne. Roma, Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini. Olio su tela.
L. Sanfelice
12/04/2016
Una versione del dipinto di "Giuditta e Oloferne" che molto somiglia al capolavoro di Caravaggio custodito nella Galleria d'Arte Antica di Palazzo Barberini è stata ritrovata nella sofitta di una vecchia casa di Tolosa in Francia in seguito ad una perdita d'acqua. Presumibilmente era ricoverata li da 150 anni Immediatamente sono scattate misure protettive da parte del Ministero della Cultura che ha affibiato all'opera il titolo provvisorio di Tesoro Nazionale imponendo il divieto di esportazione della tela che misura 144 x173,5 centimetri e gode di ottima salute.
L'opera come si legge nel decreto pubblicato in gazzetta ufficiale, "potrebbe essere identificata come una composizione scomparsa di Caravaggio", in tal caso il suo valore si aggirerebbe attorno ai 120 milioni di euro.
Agli esperti del Centro di ricerche e restauri dei Musei di Francia il compito di stabilire entro trenta mesi se si tratti di un'originale o di un'ottima copia.
In attesa della super perizia, il quadro è stato mostrato per la prima volta alla stampa francese. Secondo Eric Turquin, a capo del team che sta compiendo le indagini sulla tela, l'opera potrebbe essere stata realizzata dal Merisi in età matura e potrebbe corrispondere alla versione dipinta a Napoli e scomparsa nel XVII secolo.
Il Louvre, a quanto si apprende, avrebbe già manifestato interesse per l'acquisizione attraverso una cordata di mecenati.
L'opera come si legge nel decreto pubblicato in gazzetta ufficiale, "potrebbe essere identificata come una composizione scomparsa di Caravaggio", in tal caso il suo valore si aggirerebbe attorno ai 120 milioni di euro.
Agli esperti del Centro di ricerche e restauri dei Musei di Francia il compito di stabilire entro trenta mesi se si tratti di un'originale o di un'ottima copia.
In attesa della super perizia, il quadro è stato mostrato per la prima volta alla stampa francese. Secondo Eric Turquin, a capo del team che sta compiendo le indagini sulla tela, l'opera potrebbe essere stata realizzata dal Merisi in età matura e potrebbe corrispondere alla versione dipinta a Napoli e scomparsa nel XVII secolo.
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