La tela catturata dal paesaggio

Il dipinto Nell'Acqua di Graziella Da Gioz
 

09/04/2003

Il 21 marzo, a Roma, nello splendido Palazzo Colonna, si è aperto TA MATETE, spazio dedicato ad arte e sentimenti, che ospiterà varie mostre monografiche. Ha dato il via, il 3 aprile, Graziella Da Gioz con una esposizione intitolata "Dopo il paesaggio", presentata dal critico d'arte Marco Di Capua e dal direttore artistico editoriale di ART'E' Fabio Lazzari. La mostra, che si conclude il 14 maggio, raccoglie 27 tele dell'artista bellunese da qualche tempo legata al tema del paesaggio. Precisamente lo ha scoperto, come un'illuminazione, nel 1987, vivendo ad Asolo. Dopo aver percorso il suggestivo "viaggio"di Ta matete che ci guida attraverso stimoli visivi (filmati), uditivi (voci in sottofondo), olfattivi (profumo nell'aria) e tattili (cassetti da aprire con una chiave magnetica) capaci di suscitare meraviglia e forti emozioni, si apre ai nostri occhi la personale di Graziella Da Gioz. Una serie di paesaggi, dai titoli suggestivi di "Collina in ombra", "Luci nel porto", "Ombre d'autunno"; sono boschi visti nelle varie stagioni, fiumi tortuosi visti da varie angolazioni e così le montagne. In tele diverse é lo stesso soggetto, ripetuto più volte, che in realtà è qualcos'altro: diventa presto evidente che l'artista è riuscita a cogliere ogni volta un aspetto diverso, che le era sfuggito la volta precedente. Olio su tela e pastello, queste le due tecniche usate, efficacissime per raggiungere lo scopo che la Da Gioz si è prefissata: non rappresentare un paesaggio nel senso classico del termine, non riprodurre la realtà come si presenta ai nostri occhi ma andare oltre… ricreare le innumerevoli vibrazioni della luce che rappresentano quello che percepisce la nostra anima, nel profondo. L'artista vuole catturare l'essenza del paesaggio, l'infinito leopardiano, e raggiunge il suo scopo dipingendo soprattutto i luoghi intimi della sua infanzia, sorprendendoci con un tocco delicato e affascinante . Ecco perché la sua mostra si intitola "Dopo il paesaggio". La sua pittura si pone senza dubbio tra il figurativo, visto il soggetto delle sue tele, e l'informale conosciuto grazie ad Emilio Vedova, suo insegnante all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Nata a Belluno nel 1957, vive e lavora a Crespano del Grappa (TV) e insegna Discipline Pittoriche all'Istituto d'Arte di Nove (VI). In Accademia oltre all'informale, approfondisce gli studi sul simbolismo di Odilon Redon. L'incontro con il poeta Andrea Zanzotto è stata fonte di ispirazione di alcune sue opere, poi nel 1987 ad Asolo la folgorazione per il paesaggio. Sviluppa il tema sperimentando le tecniche dell'acquatinta e della puntasecca, dipinge i cicli pittorici "Cielitudine" e "Montagna" del 1988, nel 1993 il ciclo delle "Finestre", nel 1999-2000 una serie di dipinti sul tema del fiume presentati nella mostra itinerante "Acqua". Living Gallery TA MATETE via IV novembre 140 (angolo via della Pilotta), Roma Aperta tutti i giorni, dalle 11.00 alle 21.00 Ingresso gratuito, è preferibile prenotare al n° 06/6791107