Lo sviluppo del talento
Dal 22 Marzo 2024 al 15 Giugno 2024
Bologna
Luogo: Fondazione Collegio Artistico Venturoli
Indirizzo: Via Centotrecento 4
Orari: abato 14-19; da lunedì a venerdì su appuntamento
Costo del biglietto: intero € 5 | ridotto € 3 (presentando il biglietto di ingresso a una delle altre mostre della rassegna La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915)
E-Mail info: info@fondazionecollegioventuroli.org
Sito ufficiale: http://www.fondazionecollegioventuroli.org
Giovedì 21 marzo 2024, alle ore 17, la Fondazione Collegio Artistico Venturoli di Bologna inaugura la mostra Lo sviluppo del talento progetto espositivo ed editoriale che riunisce opere eseguite nel corso dell’Ottocento dagli artisti bolognesi Cesare Bacchi (1881-1971), Ettore Buttazzoni (1855-1932), Filippo Buriani (1846-1862), Luigi Busi (1837-1883), Cleto Capri (1873-1965), Raffaele Faccioli (1845-1916), Ermenegildo Giorgi (1855-1880), Giovanni Masotti (1973-1915), Giuseppe Romagnoli (1872-1966) e Luigi Serra (1846-1888), durante il loro periodo di residenza presso il Collegio Venturoli.
La mostra rientra all’interno della più rassegna espositiva La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915 (21 marzo - 30 giugno 2024), promossa da Settore Musei Civici Bologna | Museo civico del Risorgimento, a cura di Roberto Martorelli e Isabella Stancari, che vede coinvolte quattordici sedi oltre a quella della Fondazione Collegio Venturoli. Il progetto diffuso prevede inoltre un ricco programma di visite, laboratori, conferenze, concerti e rievocazioni storiche.
Il Collegio Venturoli nasce nel dicembre 1825 grazie al lascito dell’architetto Angelo Venturoli (1749-1821), prendendo sede in un palazzo del XVII secolo a pochi passi dall'Accademia di Belle Arti di Bologna, e nel 1826 inizia ad accogliere e assistere giovani bolognesi inclini alle arti che, a causa del loro stato sociale, non avrebbero potuto intraprendere studi artistici. Fino al 1929, l’istituto si configura come un vero e proprio istituto d’arte, in cui era possibile ricevere gratuitamente – dai 12 fino ai 20 anni – vitto, alloggio e insegnamenti artistici, oltre a una profonda cultura umanistica e scientifica, una formazione a tutto tondo che comprendeva l’esercizio ginnico e lo studio delle lingue.
La mostra comprende circa 150 tra disegni e dipinti e si suddivide in due sezioni. La prima, allestita nella sala affrescata del Collegio, include i disegni e le iniziali esercitazioni di pittura dei giovani artisti con indicata l’età di esecuzione. La seconda, all’interno della nuova galleria espositiva, riunisce le opere della maturità donate al Collegio dagli stessi artisti in segno di gratitudine, tradizione proseguita fino ai giorni nostri, che ha permesso la creazione di una collezione che conta attualmente oltre trecento opere. L’esposizione intende evidenziare e seguire il percorso evolutivo della formazione dei dieci artisti selezionati, sottolineando la precocità nell’apprendimento e le conquiste conseguite, che data la loro giovane età risultano spesso sorprendenti.
Nei primi tre anni di collegio i giovani si applicavano intensamente al disegno, passando poi alle sperimentazioni delle tecniche pittoriche, alla scultura e al disegno architettonico, al fine di chiarire la propria vocazione e la disciplina a cui dedicarsi. Per questa ragione, all’interno della rassegna dedicata alla pittura bolognese, è stato deciso di inserire anche i disegni e i dipinti di Giuseppe Romagnoli, la cui fama, dopo diverse partecipazioni alla Biennale di Venezia, è legata principalmente all’attività di scultore, medaglista e incisore di monete dello stato Italiano dal 1909 al 1954.
La mostra è accompagnata dal catalogo Lo sviluppo del talento (Casa Editrice Persiani, 2024) che sarà presentato sabato 4 maggio 2024, alle ore 17 presso il Collegio Venturoli.
La mostra rientra all’interno della più rassegna espositiva La pittura a Bologna nel lungo Ottocento | 1796 – 1915 (21 marzo - 30 giugno 2024), promossa da Settore Musei Civici Bologna | Museo civico del Risorgimento, a cura di Roberto Martorelli e Isabella Stancari, che vede coinvolte quattordici sedi oltre a quella della Fondazione Collegio Venturoli. Il progetto diffuso prevede inoltre un ricco programma di visite, laboratori, conferenze, concerti e rievocazioni storiche.
Il Collegio Venturoli nasce nel dicembre 1825 grazie al lascito dell’architetto Angelo Venturoli (1749-1821), prendendo sede in un palazzo del XVII secolo a pochi passi dall'Accademia di Belle Arti di Bologna, e nel 1826 inizia ad accogliere e assistere giovani bolognesi inclini alle arti che, a causa del loro stato sociale, non avrebbero potuto intraprendere studi artistici. Fino al 1929, l’istituto si configura come un vero e proprio istituto d’arte, in cui era possibile ricevere gratuitamente – dai 12 fino ai 20 anni – vitto, alloggio e insegnamenti artistici, oltre a una profonda cultura umanistica e scientifica, una formazione a tutto tondo che comprendeva l’esercizio ginnico e lo studio delle lingue.
La mostra comprende circa 150 tra disegni e dipinti e si suddivide in due sezioni. La prima, allestita nella sala affrescata del Collegio, include i disegni e le iniziali esercitazioni di pittura dei giovani artisti con indicata l’età di esecuzione. La seconda, all’interno della nuova galleria espositiva, riunisce le opere della maturità donate al Collegio dagli stessi artisti in segno di gratitudine, tradizione proseguita fino ai giorni nostri, che ha permesso la creazione di una collezione che conta attualmente oltre trecento opere. L’esposizione intende evidenziare e seguire il percorso evolutivo della formazione dei dieci artisti selezionati, sottolineando la precocità nell’apprendimento e le conquiste conseguite, che data la loro giovane età risultano spesso sorprendenti.
Nei primi tre anni di collegio i giovani si applicavano intensamente al disegno, passando poi alle sperimentazioni delle tecniche pittoriche, alla scultura e al disegno architettonico, al fine di chiarire la propria vocazione e la disciplina a cui dedicarsi. Per questa ragione, all’interno della rassegna dedicata alla pittura bolognese, è stato deciso di inserire anche i disegni e i dipinti di Giuseppe Romagnoli, la cui fama, dopo diverse partecipazioni alla Biennale di Venezia, è legata principalmente all’attività di scultore, medaglista e incisore di monete dello stato Italiano dal 1909 al 1954.
La mostra è accompagnata dal catalogo Lo sviluppo del talento (Casa Editrice Persiani, 2024) che sarà presentato sabato 4 maggio 2024, alle ore 17 presso il Collegio Venturoli.
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