Da Frida Kahlo a Andy Warhol, un viaggio tra sogni diventati realtà

I 10 musei d’artista da vedere almeno una volta nella vita

Yayoi Kusama, PUMPKINS SCREAMING ABOUT LOVE BEYOND INFINITY, 2017, Dimensioni variabili | © YAYOI KUSAMA
 

Francesca Grego

01/04/2020

Lo spazio, si sa, è tutt’altro che neutrale. Ne sono consapevoli tutti i grandi artisti, che spesso hanno messo lo zampino nella costruzione dei musei a loro dedicati: luoghi dove ogni dettaglio riflette la creatività e il carattere di un maestro, presentandone i capolavori in un contesto unico. Architetture rigorose e allestimenti teatrali, immerse nel verde o nelle suggestioni della storia, raccontano il legame dei protagonisti dell’arte con le città più amate o testimoniano attimi di vita vissuta, in un viaggio affascinante nell’universo della creazione. 
Dal Giappone alla Spagna, dal Messico alla Costa Azzurra, ecco i 10 musei d’artista da visitare nel mondo. 

1 • Yayoi Kusama Museum, Tokyo 
Dal 2017 c’è un indirizzo per entrare nella fantasia visionaria di Yayoi Kusama. Si trova a Tokyo, nel quartiere di Shinjuku, dove l’artista ha commissionato al rinomato studio Kume Sekkei una torre bianca squarciata da enormi vetrate. Se l’esterno è improntato al rigore minimalista, all’interno un’area espositiva di cinque piani svela dipinti coloratissimi, sculture sorprendenti, installazioni dall’appeal pop-psichedelico. Ogni anno mostre temporanee sviluppano i temi più cari alla principessa dal caschetto rosso, accanto ad una collezione permanente che spazia dagli esordi alle ultime creazioni dell’inesauribile Kusama. Ma l’attrazione più gettonata è senza dubbio l’Infinity Room, dove lo sguardo si perde in un mare sconfinato di zucche a pois.


Casa Azul - Museo Frida Kahlo, Città del Messico | Foto: Kyle Magnuson via Flickr

2Casa Azul - Museo Frida Kahlo, Città del Messico
Il blu intenso dei Maya e l’esuberanza della natura messicana danno il benvenuto ai visitatori di Casa Azul, la dimora nei dintorni di Città del Messico dove Frida Kahlo nacque e visse la sua travolgente storia d’amore con il pittore Diego Rivera. Fu proprio lui, dopo la morte di Frida, a trasformare la casa in museo. Quadri, lettere, foto d’epoca, oggetti personali e stravaganti manufatti precolombiani riportano in vita l’universo creativo della pittrice più popolare di sempre. Ma soprattutto qui sono conservati fondamentali dipinti della Kahlo, a partire dal celeberrimo Viva la Vida. Insieme a loro, le opere di Rivera e di illustri amici, come Paul Klee e Marcel Duchamp, aprono uno scorcio su una stagione indimenticabile. 

3Teatro-Museo Dalì, Figueres 
Nel 1961 Salvador Dalì decide di mettere tutto il suo genio in un’opera d’arte totale. Come sede sceglie la sua città natale, Figueres, in Catalogna. Sulle rovine di un teatro distrutto da un incendio, dà forma al più grande oggetto surrealista della storia: un museo di sé stesso dove ogni sala è un’installazione di straordinario impatto scenografico, oltre a presentare sorprendenti capolavori. Dall’iconica cupola alla famosa Stanza di Mae West, lo spirito eccentrico del pittore e la sua vulcanica creatività si riflettono in ogni dettaglio. All’interno del Teatro-Museo si trovano alcuni dei più noti dipinti di Dalì, come l’Autoritratto molle con pancetta fritta e le più belle tele dedicate a Gala, musa e moglie dell’artista. 

4Museo Picasso, Barcellona
Più di 4000 opere fanno del Museo Picasso di Barcellona una meta imperdibile per i fan del Maestro del Novecento. Fu lui stesso a volerne la nascita per celebrare il rapporto che lo legava alla città: qui Picasso si trasferì a 14 anni e coltivò i propri talenti in un ambiente culturale estremamente vivace, tornando a più riprese fino alla morte per sentirsi ogni volta a casa. Nel “suo” quartiere, La Ribera, i cinque palazzi del museo ne presentano l’intera parabola, con una particolare attenzione per le opere della giovinezza. Tra i capolavori da non perdere, Margot, l’Arlecchino del 1917 e Las Meninas, omaggio al grande Velàsquez


Zentrum Paul Klee, Berna | Foto: Martin Abegglen via Flickr

5Zentrum Paul Klee, Berna
La più vasta collezione di opere di Paul Klee esistente al mondo si trova a Berna, tra le “onde” di un edificio progettato da Renzo Piano: un’architettura nata in dialogo con lo spirito dell’artista e con l’armonia della natura locale, all’interno di un parco verdissimo. Mostre a tema presentano a rotazione una parte delle raccolte di casa: dipinti, acquerelli e disegni, ma anche oggetti privati in grado di raccontare chi era veramente Paul Klee, come le originalissime marionette che costruì con le sue mani per il figlio Felix. Attività di ricerca ed esposizioni temporanee rileggono l’opera di Klee in modo dinamico, mentre i più piccoli potranno apprezzarlo nel museo Creaviva e, nel parco, 18 sentieri si ispirano ai suoi capolavori.  

6Fundació Joan Miró, Barcellona
Non un museo celebrativo, ma un luogo a disposizione del pubblico, dove l’opera di un artista vive nel confronto con il contemporaneo: il sogno di Joan Mirò è diventato realtà a Barcellona, sulle pendici del Montjuic, con la complicità dell’amico architetto Josep Lluìs Sert. Diecimila dipinti, sculture, disegni, ceramiche e arazzi raccontano la creatività poliedrica ed esuberante del pittore spagnolo nella più ampia collezione a lui dedicata. La struttura progettata da Sert funziona come un vero e proprio centro culturale: mostre temporanee, eventi e concerti ne animano gli spazi, tra terrazze e cortili verdi voluti dal padrone di casa. 

7Musée Magritte, Bruxelles
Quando, nel 1984, i Musei Reali di Belle Arti del Belgio inaugurarono la Sala Magritte, nessuno poteva immaginare che la raccolta a lui dedicata si sarebbe espansa fino ad invadere gli altri piani del palazzo. Oggi la collezione conta più di 200 opere e nella nuova sede di Place Royale rappresenta un punto di riferimento mondiale per ammirare o studiare i capolavori del pittore surrealista. Qui è possibile lasciarsi intrigare da icone come Golconda o Uomo con bombetta e pipa, o conoscere Magritte nei suoi volti meno noti. Dipinti, disegni, guaches, grafiche e oggetti decorati ci guidano nei meandri dell’immaginario onirico dell’artista belga. E per i più curiosi, l’archivio del museo mette a disposizione manoscritti, fotografie e video originali. 


René Magritte, La page blanche, 1969, Olio su tela, Inv. 10711, MRBAB, Bruxelles, Museo Magritte | Foto: J. Geleyns / Ro scan © Ch. Herscovici, avec son aimable autorisation c/o SABAM Belgium

8Andy Warhol Museum, Pittsburgh
Sette piani di spazi espositivi per immergersi nell’universo pop di Andy Warhol: la Zuppa Campbell , Marylin e l’Ultima Cena si incontrano a Pittsburgh, città natale del guru della Factory. Porta il suo nome, naturalmente, il più grande museo del Nord America dedicato ad un singolo artista. Qui è possibile rivivere l’avventura rivoluzionaria di Warhol dai lavori di studente alle collaborazioni degli anni Ottanta con Jean-Michel Basquiat. Circa 900 dipinti, 100 sculture, quasi 2000 opere su carta, 4000 fotografie e 1000 stampe compongono una collezione davvero imponente. E se ancora non siete soddisfatti, ecco una galleria di video e lungometraggi per esplorare gli esperimenti condotti da Warhol sull’immagine in movimento. 

9Musée Matisse, Nizza
Matisse giunse a Nizza per la prima volta nel 1917, per curarsi da una bronchite al calore del Mediterraneo. La luce dorata della Costa Azzurra lo affascinò al punto che finì per trascorrervi gran parte della sua vita. Qui il fondatore dei Fauve decise di stabilire il suo studio e, in seguito, donò alla città un significativo gruppo di lavori, tra cui la celebre Nature morte aux Grenades e la Danceuse creole. È questa l’origine del museo, che oggi riflette la produzione del maestro in tutta la sua varietà: dipinti, sculture, collages, fotografie più una collezione di oltre 400 disegni ne ripercorrono l’intera carriera nella seicentesca Villa des Arènes, accanto agli oggetti, ai mobili e ai tessuti che Matisse ritrasse nei suoi quadri. Tra i capolavori da non perdere, il collage Nu Bleu IV e il dipinto Madame Matisse, emblematico del periodo Fauve.

10Museo Nazionale Marc Chagall, Nizza
Nel 1966 Chagall donò allo Stato francese un vero e proprio tesoro: 17 coloratissime tele a tema biblico, che spaziano dal racconto della Creazione al Cantico dei Cantici. Un nuovo museo fu costruito per ospitarle e la scelta cadde sul Midi, caro al pittore di origine bielorussa al punto da farsi seppellire a Saint-Paul-de-Vence. Oggi il museo sfoggia la più grande collezione pubblica di opere di Chagall e un allestimento messo a punto in stretta collaborazione con l’artista, che ne animò le attività fino alla morte. Nella struttura sobria e luminosa progettata da André Hernant, allievo di Le Corbusier, possiamo ammirare l’arte immaginifica di Chagall in tutta la sua ricchezza, con più di 400 dipinti, tempere, pastelli e disegni, nonché la sua capacità di lavorare ogni materiale, dal vetro alla ceramica. Intorno si stende un giardino d’autore in stile mediterraneo, dove ogni estate agapanthus bianchi e blu festeggiano il compleanno dell’artista.


Musée National Marc Chagall, Nizza | Foto: Janet McKnight via Flickr

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